Mi piace, condivisioni, visualizzazioni, persone che ne parlano… se questi numeri sono diventati il vostro chiodo (e incubo) fisso vi sarete chiesti più volte quale sia il segreto per avere successo su Facebook.
Quale metodo migliore se non imparare dai migliori?
Secondo l’analisi condotta da Blogmeter sui Facebook Top Brands, ScuolaZoo si conferma per il sesto mese di fila al 1° posto nella classifica per engagement su Facebook, leadership confermata anche dal dato sugli autori unici.
Con un panel di riferimento delle Top Brands composto da più di 3.000 pagine Facebook italiane, ScuolaZoo ottiene, infatti, una media giornaliera di 256,9 attività degli utenti sulla pagina Facebook per ogni 1.000 fan e 120.560 commenti/post unici in un mese.
La pagina Facebook del network dedicato agli studenti nato nel 2007 ha superato i 1.950.000 fan, e per la fine dell'anno è previsto che arriverà alla cifra tonda.
Quali sono, quindi, i "segreti" di questo successo? Essenzialmente due, i più importanti per una strategia di social media marketing ottimale:
- Conoscenza del target
- Qualità dei contenuti
Conoscenza del target
ScuolaZoo è un canale di comunicazione per gli studenti italiani e si schiera al loro fianco nella dura lotta alla sopravvivenza – e alla crescita – durante gli anni della scuola. La community sostiene gli studenti con contenuti divertenti e irriverenti, ma non solo.
Vengono, infatti, dispensati consigli e approfondimenti utili nella vita studentesca: dalle informazioni sull’esame di maturità alla scelta del percorso scolastico più adatto ad ognuno, dallo scambio di tesine alle versioni di latino, dai sondaggi alle inchieste sulla scuola.
La community, inoltre, non si ferma solo al web: merchandising, convenzioni con le cartolerie, viaggi ed eventi targati ScuolaZoo fanno sì che il network si tramuti in veri e propri amici e compagni di scuola.
Qualità dei contenuti
Come già detto, i post pubblicati da ScuolaZoo su Facebook sono tanti e vari ma soddisfano sempre la regola d’oro: content is the King.
I contenuti condivisi hanno la duplice caratteristica di non essere mai banali ed essere altamente virali. Contenuti che gli studenti reinterpretano e condividono proprio perchè vi si riconoscono.