Un mini robot in grado di sterilizzare gli ambienti e di uccidere il virus Ebola: è questa la novità hi-tech della compagnia Xenex di San Antonio (USA) riportata da TechCrunch. Little Moe, questo il nome del macchinario, funziona a raggi ultravioletti: posizionandolo in una stanza dove può essere presente il virus, i suoi raggi allo xeno - un gas non tossico - sono in grado di danneggiare il DNA di ebola.
Il robot è attualmente usato in circa 250 ospedali degli Stati Uniti, uno dei primi paesi in cui il virus si è diffuso dopo il focolaio africano e dove è da poco deceduto il paziente ‘zero’, Thomas Eric Duncan. Afferma un portavoce di Xenex:
“Il nostro robot garantisce la stanza al sicuro per il paziente successivo distruggendo germi su superfici e in angoli e fessure difficili da pulire.”
Con 1500 impulsi al secondo emanati fino a 3 metri in ogni direzione, Little Moe rende sicuro un ambiente contaminato da Ebola. La tecnologia dei raggi UV per sterilizzare è praticata da tempo ma la novità del robot made USA è l’accelerazione del processo utilizzando lo xeno al posto del mercurio. Little Moe impiega solo due minuti per distruggere Ebola su una superficie, mentre altri virus possono essere eliminati in cinque minuti e il costo di ogni unità è di 104 mila dollari.
Come funziona Little Moe?
“La nostra missione è sempre stata quella di eliminare gli agenti patogeni che causano le infezioni che influenzano la salute e la vita di milioni di pazienti e le loro famiglie, Ebola non è diverso” si legge in un comunicato di Xenex."
L' ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica al 5 Ottobre 3.879 morti di Ebola e 8.033 contagiati. E’ inoltre recente la notizia della diffusione di Ebola in Europa: il primo caso è l’infermiera spagnola Maria Teresa Romero che aveva curato il missionario Manuel García Viejo, morto a settembre.
"L'epidemia di Ebola è la più vasta e la più grave mai vista negli ultimi 40 anni. È una minaccia globale che richiede risposta globale e coordinata", ha dichiarato Margaret Chan, direttore generale dell'Oms.
A parte i vaccini e i farmaci sperimentali, Little Moe può essere uno degli strumenti che - almeno nei paesi industrializzati - può contenere la diffusione del virus che si trasmette solo con contatto diretto o indiretto con soggetti infetti, ma non per via aerea: secondo l’ONU entro la fine dell’anno potrebbero esserci fino a 20 mila casi nel mondo.