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Quello della progettazione di una user experience di valore per l'utente delle piattaforme digitali - siti web ed eCommerce in primis - è un tema molto attuale e 'caldo', che impatta con forza nelle digital media strategy aziendali. In un contesto saturo di 'luoghi' e contenuti digitali, infatti, le persone diventano sempre più diffidenti ed esigenti nei confronti dell'esperienza di navigazione e fruizione online.
A proposito, è stato recentemente pubblicato da Hoepli "Web Usability - Guida completa alla User Experience e all'Usabilità per Comunicare e Vendere Online". Come anticipa lo stesso nome dell'opera, si tratta di un manuale molto pratico, utilizzabile già durante la lettura da Manager e professionisti di Digital Marketing per migliorare le performance delle web properties. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Jacopo Pasquini (aka Doctor Brand) e Simone Giomi, co-autori del libro nonché professionisti molto apprezzati in Italia. Ne abbiamo approfittato per chiedere loro qualche tips & tricks in fatto di UX e usabilità ;-) Curiosi?
Buongiorno a voi ed ai lettori di Ninja Marketing! La storia inizia dai documenti utilizzati nelle nostre consulenze e dalle oltre 1.000 slide sull’usabilità web e sulla user experience che avevamo preparato, negli anni, per i corsi di formazione. Dopo quasi dodici mesi di lavoro siamo riusciti a sbobinare, a razionalizzare e a impacchettare una mini-enciclopedia che si è trasformata nelle 248 pagine del libro.
Volevamo, infatti, creare una guida esaustiva e pragmatica sul mondo dell’esperienza d’uso nella quale spiegare come progettare siti web piacevoli, facili da usare e che funzionano meglio di altri in termini di marketing digitale. Sì perché, a nostro avviso, su questi temi c’era la duplice necessità di 'rinfrescare' il panorama italiano e di estendere la divulgazione della disciplina ai non addetti ai lavori: anche la migliore campagna creativa online diventerà budget sprecato se ad attendere l’utente sarà un’interfaccia inadeguata rispetto agli obiettivi di navigazione, disordinata nell’organizzazione informativa oppure addirittura ostile nella resa visiva.
Proprio per questo, il lettore del nostro "Web Usability" si porta a casa una cassetta degli attrezzi, costituita da consigli semplici e pronta per essere applicata sul campo; tramite le indicazioni e gli esempi, oltre agli approfondimenti di tanti esperti coinvolti, chiunque potrà svolgere un checkup del proprio sito web oppure un’analisi dei concorrenti e capire come migliorare le conversioni o la comunicazione più in generale.
Domanda complessa. La UX è una disciplina centrata sull’ascolto, sullo studio e sul coinvolgimento diretto delle persone durante lo svolgimento dei loro compiti, nel loro contesto d’uso. Pertanto, se vogliamo disegnare un e-commerce o una qualsiasi pagina web usabile, occorre progettare con e per gli utenti seguendo un processo ciclico suddiviso principalmente in tre parti e relative principali tecniche:
L’errore frequente è, di conseguenza, quello di partire dalla scelta del tema grafico della UI.
Qui ci sarebbe bisogno di un’intervista a parte ;-) ma facciamo lo stesso un tentativo:
Nel nostro blog "Nel sito più brutto del mondo…" abbiamo stilato in questi giorni un ”Bignami della Web Usability” alla portata di tutti: se il sito supera l’esame del nostro decalogo allora è sicuramente minimale, intuitivo e, perché no, piacevole da vedere. Dateci un'occhiata!
Come strumento analogico non c’è dubbio: carta e penna!
Su Internet invece esistono una marea di software che coprono le diverse esigenze… Il nostro must have è Balsamiq Mockups.
Non sta “incidendo”, sta “rivoluzionando” la user experience, così come ha già concretamente stravolto tutti gli altri aspetti della strategia digitale. In modo particolare si sono elevati gli standard di usabilità necessari per offrire un’interazione di qualità. Ma occorre fare attenzione all’esperienza complessiva, perché la componente di piacevolezza estetica non basta più a soddisfare le esigenze delle persone, soprattutto mentre consultano un dispositivo in mobilità piuttosto che in multi-screening.
Domanda difficile e lasciamo volentieri ad altri la predizione del futuro. Siamo però molto curiosi di approfondire l’impatto, in termini di UX, del mondo wearable per ciò che concerne le nuove convezioni di design e di usability.
Grazie a Jacopo Pasquini e Simone Giomi per l'intervista davvero interessante! Come vi suggerivamo già alcune settimane fa nell'articolo "3 libri su social e digital media da leggere al rientro dalle ferie estive", non vi resta che correre ad acquistarlo... ne rimarrete molto soddisfatti, parola di Ninja! ;-)