Courtesy of Mubo
Martedì 23 settembre 2014 è stata presentata a Venezia la app per i Google Glass “OK Venice!”, un’innovativa guida turistica per la visita della leggendaria città lagunare.
Tramite una mappa interattiva e geolocalizzata a tappe, grazie all'app il visitatore potrà infatti riscoprire nelle calli di Venezia esperienze fatte di esplorazione e curiosità; un’agile user interface consentirà infatti di catapultarsi in una dimensione che trasformerà ogni tappa in una meravigliosa occasione di apprendimento.
“Un itinerario attraverso luoghi e monumenti insoliti alla scoperta della storia, dell’arte e dell’artigianato che hanno reso Venezia famosa nel mondo”
E' questo è il payoff che ha introdotto “Ok Venice!” all’evento inaugurale nella Sala dei Mercanti nella Chiesa della Madonna dell’Orto.
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Attraverso la “metafora esplorativa”, ovvero grazie alla costruzione di un percorso guidato in una porzione del Sestiere di Cannaregio a Venezia, l’utente verrà invitato a intraprendere un percorso a tappe per le calli, abbinando per ciascuna un gruppo di contenuti aggiuntivi e multimediali che si potranno scoprire solo tramite lo schermo dei Glass.
Lo storytelling invece giocherà un ruolo fondamentale per raccontare le 6 tappe sulla base di ciò che ha reso famosa Venezia nel mondo: l’arte, la storia e l’artigianato d’eccellenza, dal vetro di Murano, al Tintoretto e agli squeri dove si fabbricano le gondole, sinonimi e icone nel mondo di Italia e Venezia.
L’applicazione supporta sia la navigazione sul percorso predefinito che i meccanismi di interazione. Quando in prossimità di ciascuna tappa, l'utente viene avvisato della presenza di un contenuto Glass-friendly nelle immediate vicinanze e può andare alla ricerca del luogo/opera d’arte/edificio su cui posizionare il proprio sguardo sulla base degli indizi forniti. Un puntatore rosso facilita l’esplorazione dell’area e una volta individuato il target, sarà possibile fruire dei contenuti aggiuntivi e interattivi, specifici per ogni tappa.
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Una volta che l’utente raggiunge un punto di interesse (POI o point of interest) i contenuti sono attivati hands-free. Grazie al giroscopio, è sufficiente che l’utente focalizzi il proprio sguardo sul punto reale di cui vuole avere le informazioni, affinché i Glass “riconoscano” in automatico il POI e scatenino l’esperienza “aumentata”.
In ogni “tappa” si possono scoprire uno o più contenuti multimediali ed interattivi, in modalità slideshow o interrogabili secondo un approccio guidato di domande-risposte.
Il tutorial iniziale guida dunque l’utente nell’apprendimento dei pochi e basilari gesti necessari per utilizzare l’app e il resto viene in totale naturalezza, grazie all’interfaccia ottimizzata per una user experience amichevole e che ben si presta ai meccanismi di interazione tipici dei Google Glass.
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La possibilità di indossare il device, anziché tenerlo in mano, rende la visita più immediata e coinvolgente; non è necessario distogliere lo sguardo, ma il monumento può essere fruito nella sua bellezza e contemporaneamente arricchito da informazioni aggiuntive in sovrapposizione, che permettono la riscoperta del suo vero valore storico.
Dopo l’intervento del partner editoriale del progetto Irene Angelopulos, Co-founder di Mubo, e del Partner tecnologico Giulio Caperdoni, Head of Innovation di Vidiemme Consulting, i presenti sono stati invitati per un tour con i Google Glass nelle Calli di Venezia. A proposito, nei prossimi giorni vi proporremo una loro intervista esclusiva. Stay tuned!