Questo articolo è a cura di INWARD, osservatorio che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana (street art, urban design, graffiti), operando con un proprio modello di valorizzazione, attraverso attività di Ricerca e azioni di Sviluppo nei settori Pubblico, Privato, No profit e Internazionale
(di Francesca Cartolano)
Anche quest’anno Converse ha confermato il suo profondo legame con l’urban style grazie alla campagna “Wall of Clash”, ideata per la promozione della collezione primavera-estate 2014. Per l’occasione, la reinterpretazione, con tonalità camouflage e zebrate, dell’evergreen All Star Chuck ’70.
E allora perché non rendere energicamente ricche di colori e creatività anche le metropoli?
Partita lo scorso febbraio da Amsterdam, la campagna di street marketing ha unito il mondo in un immaginario percorso che ha attraversato l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Sono 16 le città interessate: Londra, Parigi, Barcellona, Madrid, Berlino, Praga, Varsavia, Zagabria, Belgrado, Atene, Beirut, Istanbul, Salonicco, El Cairo, Città del Capo, Johannesburg. In ognuna di queste città, importanti street artisti hanno riqualificato enormi e grigie facciate di edifici in nome della creatività urbana.
Questa è Londra: The Old Vinyl Factory, in precedenza sede della EMI e da tempo abbandonato, ospita ora il più grande murale della capitale del Regno Unito. Vari artisti coinvolti, tra cui Remi Rough e System.
A Madrid la session di live painting è stata tenuta da Okuda e Suso 33 che hanno ricoperto con i loro graffiti il Colegio Oficial de Arquitectos.
Nella Ville Lumière, gli street artisti Alëxone e Supakitch hanno impiegato due settimane per decorare gli interni e l'esterno di una abitazione storica nei pressi del Canal de l’Ourcq. Se nelle prossime settimane vi troverete nella capitale francese, fateci un salto! È aperta al pubblico fino ad Agosto.
I soggetti? Li hanno decisi gli utenti di twitter, indirizzando le opere d’arte attraverso l’hashtag #wallofclash.
Un solo tweet @Converse, esprimendo desideri, suggestioni, idee propositive. Una triangolazione, quella tra brand, consumer e creativi urbani, senza precedenti.
Il contributo di Berlino per Wall of Clash
La convergenza degli attori sociali metropolitani nella creazione di una maestosa opera d’arte collettiva e la crescita della brand awareness, nei toni audaci e unconventional di Converse. Tutto questo è il “muro di battaglia”.
Il "muro di battaglia", Amsterdam
La call to action è proseguita con il passaparola virale e con una serie di altri eventi di creatività urbana, che hanno coinvolto l’entusiasmo di street artisti emergenti in altre zone delle città interessate. Come in ogni passata occasione, Converse è riuscita nell’intento di ridistribuire valore alla sua comunità: questa volta lo ha fatto non solo arricchendo d’arte gli spazi urbani ma soprattutto grazie al coinvolgimento creativo e passionale di tutti gli amanti delle sneakers.