Oggi conosciamo un altro speaker de La Battaglia delle Idee: Diego Orzalesi - web marketing strategist e social media manager, founder di Fritumuv e HootSuite Italian ambassador. A proposito del suo speech "Hashtag: strumenti e tecniche di performance", programmato per il 5 luglio alla #BattleSA, gli abbiamo posto alcune domande sul tema.
Se vuoi partecipare all'evento, prenota il tuo ticket gratuito qui!
Quali sono i pregiudizi più comuni sulla performance degli hashtag?
Spesso, sempre meno fortunatamente, le aziende non hanno ben chiaro che cosa sia un hashtag, quindi ancor meno come possa essere usato in maniera propria. Probabilmente il # è considerato ancora un carattere strano, poco comune nella quotidianità comunicativa, specie tra i non nativi digitali, mentre ad esempio la @ risulta oramai sdoganata :)
Chi non ne conosce le potenzialità tende a minimizzarne l'importanza, mentre è un elemento fresco ed attuale, importante per il branding, per la stimolazione delle conversazioni, per l'ascolto, specie ora che può essere usato su molti social. Ogni azienda dovrebbe avere un hashtag ufficiale così come ha un logo e crearne di specifici per specifiche campagne o eventi, integrandoli nelle propria strategia comunicativa crossmediale. Talvolta invece si teme che possano svilupparsi filoni di conversazioni fuori luogo o ironiche che se associate ad un hashtag risultano naturalmente meglio individuabili, quindi peggiori per la reputazione.
Quali aziende citeresti come modelli nel social media listening?
Non ti farò dei nomi :) Sicuramente le aziende del settore turistico spiccano tra le pmi per le attività di ascolto: sono abituate al fatto che i loro clienti parlino di loro post soggiorno e sanno benissimo quanto la reputazione, quindi il proprio branding e quello della destinazione influisca sulle scelte del turista e determini in parte le strategie di pricing. Questo porta ad utilizzare le tecniche di ascolto (per topic e/o in base alla posizione) per monitorare i competitors, per integrare le strategie di content curation focalizzandosi sull'amplificazione di contenuto esperienziale generato dagli utenti o per fare innovazione di prodotto. In altri settori il social media listening è più maturo nelle grandi realtà con forte vocazione al B2C, sia per monitorare il sentiment di mercato che per seguire/amplificare campagne o eventi specifici.
Qual è il tuo hashtag preferito? :)
Beh.. qui sono di parte. Probabilmente il mio hashtag preferito è #tuscanygram, coniato circa 2 anni fa su Instagram per un mio personale progetto di valorizzazione territoriale della terra che tanto amo, la Toscana, e veicolato dall'omonimo account. Ad oggi le foto taggate #tuscanygram sono oltre 80k. Può essere un semplice esempio di come da un lato si possa invogliare l'utilizzo di un hashtag e dall'altro utilizzare l'ascolto per individuare il contenuto taggato, in questo caso per veicolare e amplificare i contenuti all'esterno di Instagram.