Un giornalista e creativo vulcanico: in attesa di ascoltare il suo speech a "La Battaglia delle Idee 2" - il 5 e 6 luglio al Teatro Ghirelli di Salerno - facciamo quattro chiacchiere con Roberto Zarriello, fondatore e vicedirettore di "Resto al Sud", il portale dei blogger del Sud.
Cosa significa per te "disruption"?
“È un termine che si collega al concetto di innovazione e che, personalmente, mi fa pensare molto alle parole di Steve Jobs (“siate folli”). Il mondo di oggi si muove molto velocemente: i media, i mercati, la politica, cambiano di continuo. E’ un processo ‘destabilizzante’ che non ha mai fine e a cui manager, politici, comunicatori, imprenditori, spesso non riescono a star dietro.
Occorrono strategie mirate per ogni obiettivo che abbiano un senso profondo ed è necessario saper agire in tempi rapidi per essere veri attori del cambiamento che l’era digitale sta apportando al nostro mondo. Ma tutta l’innovazione, la creatività e il ‘genio’ che possiamo racimolare nelle nostre vite e nelle nostre attività quotidiane, non servirà a nulla se non lo alimentiamo con la voglia concreta di impegnarci non solo per noi, ma anche per l’ambiente, per il territorio, per il nostro prossimo. Far qualcosa, nel nostro piccolo, per noi e per gli altri. Creare valore e condividere valori. Ecco, anche questo è ‘destabilizzante’, anche questo può essere innovazione”.
Su quali fattori del Mezzogiorno può contare l'innovazione?
“Il Sud, inteso come comunità, ancora non ha veramente compreso le reali potenzialità di questa terra: cultura, turismo, paesaggi, ambiente, archeologia, enogastronomia. Una terra che è al centro del Mediterraneo e che potrebbe diventare luogo di scambi strutturati con i Paesi più ricchi del Medio Oriente, come l’Arabia Saudita.
Le nuove tecnologie digitali, inoltre, sopperiscono ai problemi di infrastrutture viarie. Sulle nuove autostrade digitali viaggiano informazioni, ma anche merci. Oggi è possibile creare in ogni parte del mondo anche componenti di aerei con le stampanti 3D. Qualcosa comincia a muoversi. Nascono ogni giorno nuove start up create da giovani imprenditori pronti a raccogliere la sfida dei nuovi mercati. Ogni giorno nascono incubatori in grado di raggruppare queste realtà per creare reti sempre più competitive. Il concetto di lavoro ‘in squadra’ non è mai stato così attuale come oggi, così come quello di ‘Community’. E’ proprio quello che abbiamo voluto fare dando vita al progetto ‘Resto al Sud’, creando la Community dei Blogger del Sud, dove confrontarsi, raccontarsi e proporre idee e progetti innovativi per lo sviluppo di questo meraviglioso territorio.
A un anno di distanza dalla partenza del progetto, Resto al Sud è un magazine online con punte di 30 mila lettori unici al giorno, una community di oltre 100 blogger e ora anche un’accademia dove imprenditori e istituzioni possono investire per formare giovani professionisti, pagando loro una borsa di studio annuale. Ne abbiamo già attivate alcune in Campania e Sicilia”.
Nei prossimi 5 anni, come immagini che evolva la scena creativa del Mezzogiorno?
Immagino un territorio ricco di imprese creative guidate da giovani motivati e formati ai cambiamenti rapidi e ‘destabilizzanti’ causati dall’era digitale. Imprese il cui ‘core business’ sia la cultura, l’ambiente, le nuove tecnologie, il turismo sostenibile, l’enogastronomia di qualità. Immagino un territorio fatto di ‘reti’ di imprese che lavorino per la crescita del territorio e delle persone che ne fanno parte. Immagino un territorio sempre più collegato al web e che con il web possa colmare il gap infrastrutturale dei trasporti. Immagino un territorio dove le persone, soprattutto i giovani, utilizzino la loro creatività e le loro capacità per esaltare le eccellenze del posto, senza più commiserarsi per le presunte mancanze. Immagino un territorio guidato da una nuova generazione di persone che amino la loro terra così tanto da decidere di restare qui a realizzare la loro rivoluzione”.