
La cultura skater sin dai suoi albori, alla fine degli anni ’80, ha sempre vissuto in simbiosi con quella punk, combinadosi molto spesso con lo spirito writers degli street artist. Il principale fattor comune di queste differenti correnti di pensiero è sicuramente la strada, il quartiere, il suburb: la città.
“Take back your city” è infatti il claim di Nomad, famoso brand di abbigliamento per skaters , che rivendica la possibiltà di praticare questo sport di strada liberamente, e vivere la propria città in tutti gli open space tramite una campagna di ambient marketing, realizzando delle Invisible Ramps che si mimetizzano con gli edifici circostanti.
Il colpo d’occhio è forte, le half pipe sono nascoste e camuffate abilmente con stickers, e qui torna la street art, che riproducono gli edifici circostanti rende armonica la condivisione delle rampe con lo spazio.
Iniziativa di street marketing esemplare dell’agenzia Lola Madrid che si rivolge nel modo migliore alla sua nicchia di clienti, regalando loro degli spazi per praticare skate tricks in luoghi dove solitamente è proibito e comunicando un claim che li invita a "riprendersi la loro città", a suon di acrobazie sulle loro rampe per skateboard.