Nel secondo capitolo del mio Ninja Diario, voglio parlarvi degli incubatori in Brasile. Io stessa sono stata ospitata ed accolta all'interno di uno di essi, Habits Incubadora-Escola, che fa capo della USP (Universidade de Sao Paulo). Il clima all'interno di un incubatore tecnologico è giovane e stimolante, le startup al loro interno lavorano con passione per raggiungere i loro obiettivi.
Cos'è un incubatore?
Secondo la definizione fornita dalla National Business Incubators Association (NBIA), per incubatore si intende uno strumento di sviluppo economico realizzato con il fine di accelerare la crescita e il successo di startup e progetti imprenditoriali. Un incubatore mette a disposizione risorse, conoscenze e servizi utili per le giovani imprese al suo interno. Lo scopo di un incubatore è la possibilità di creare nuove aziende, economicamente stabili che possano realizzare con successo i loro obiettivi. Queste società, una volta terminato il periodo di supporto offerto dall'incubatore, devono infatti essere in grado di portare avanti autonomamente il proprio business. Se desiderate maggiori informazioni vi consiglio di leggere un articolo pubblicato da Alessia Gambi, intitolato "Incubatori aziendali: le grandi imprese sostengono le startup", dove sono stati forniti i pro e contro dell'incubazione aziendale.
Il Brasile, gli incubatori e la cultura imprenditoriale
I primi incubatori furono realizzati in Brasile verso la fine degli anni '80, anni in cui la scienza e la tecnologia brasiliana stavano vivendo un contesto di cambiamenti. Gli incubatori, nati nella maggior parte dei casi all'interno delle università, sono considerati come uno strumento utile per diffondere la cultura imprenditoriale e favorire la più ampia partecipazione delle università nello sviluppo socio-economico del Paese. In questo modo è possibile stringere legami più stretti tra il mondo accademico, l'industria e il governo. Gli incubatori operanti in Brasile sono di diverse tipologie, come quelli tecnologici, sociali, tradizionali, misti, e for-profit. Il decollo dell'incubatozione in Brasile è il risultato di una serie di iniziative adottate dalle università, dalle industrie e dal governo.
La storia degli incubatori brasiliani
I primi incubatori sono stati fondati in Brasile per iniziativa dell'allora presidente della CNPq , Prof. Lynaldo Cavalcanti in cinque poli tecnologici: a Campina Grande (PB), Manaus (AM), São Carlos (SP), Porto Alegre (RS) e Florianópolis (SC). Dopo la creazione del ParqTec - Fundação Parque de Alta Tecnologia di São Carlos, nel dicembre 1984, è stato realizzato il primo incubatore di imprese in Brasile, il più antico, con quattro aziende all'interno. Nonostante questi eventi, gli incubatori brasiliani si affermarono realmente nel 1987 a seguito del Seminario Internazionale sui Parchi Tecnologici a Rio de Janeiro . Quello stesso anno , nacque l' Associação Nacional de Entidades Promotoras de Empreendimentos de Tecnologias Avançadas (ANPROTEC), che rappresenta non solo gli incubatori di imprese , ma qualsiasi impresa che utilizza il processo di incubazione per generare innovazione in Brasile . Secondo un sondaggio del 2007 , in Brasile ci sono circa 400 incubatori di imprese e 50 progetti di Parchi Tecnologici di cui 10 operativi.
Il programma "Start up Brasil"
Il Brasile sta investendo molto in iniziative governative che possano permettere agli incubatori e ai centri tecnologici locali di competere con quelli internazionali. Un esempio è il programma "Start up Brasil ", un'iniziativa nazionale di accelerazione di Start up tecnologiche. Tra gli obiettivi del programma c'è anche quello di attirare e coinvolgere non solo talenti nazionali, ma anche cervelli stranieri per fondare imprese hi-tech nel mercato consumer brasiliano e creare posti di lavoro locali.