6 Ottobre 2013: il celebre artista e autore di graffiti Banksy pubblica su Youtube e sul suo sito per la prima volta un video. Potrebbe trattarsi della nascita della “Street Art Animation”, un’evoluzione dell’arte di strada con il principale strumento di comunicazione di questo millennio: il video virale.
Perché di viral si tratta. Il video tocca i 5 milioni e mezzo di visualizzazioni in meno di una settimana, aiutato sicuramente dal notevole traffico del sito, ma soprattutto dalla curiosità di vedere l’approccio al mondo del videomaking di una delle più geniali menti artistiche degli ultimi 10 anni.
Il video mosta un attacco terra-aria di un gruppo di terroristi di Al quaeda, intenti ad abbattere un oggetto volante, urlando “Allahu Akbar” (Allah è grande). Tutto lascia pensare che l’obiettivo sia un mezzo delle US force, invece ad avere la peggio è un volante personaggio della Disney: un povero e ammaccato Dumbo.
Si tratta di uno dei pezzi del puzzle che compongono il nuovo progetto “Better out than in” dell’artista di Bristol: nel mese di Ottobre, infatti, Banksy ha invaso New York mostrando giorno dopo giorno, come in un diario, nuovi graffiti e installazioni in giro per la grande mela, documentando tutto sul suo sito.
Dall’inizio della sua carriera negli anni 90 i suoi graffiti hanno aperto le porte ad un nuovo movimento, trasformando i “murales” in vera e propria arte. Non si tratta solo di disegni su un muro, il messaggio peculiare dei suoi graffiti nasconde sempre una velata critica alla società e al mondo politico.
Non è la prima volta, ad esempio, che tratta il tema della guerra: nel 2005 infatti ha ricoperto di graffiti il muro issato dall’esercito israeliano in Cisgiordania con la tecnica del tompe l’oeil, dando l’illusione ai passanti di poter osservare dall’altra parte della barricata.
Banksy abbandona per una volta gli stencil e realizza un live action film in cui riporta l’attenzione sul caldo tema del conflitto in Siria. Il video vuole essere una critica ad un recente episodio del programma “Fox and Friends” in cui gli ospiti, commentando un video molto simile a quello riprodotto da Banksy, accusano di terrorismo un gruppo di rebelli Siriani solo perché ripetevano le parole Allah è grande.
Il finale humor nasconde infine un ulteriore messaggio nascosto. Probabilmente il video suggerisce la prossima location di una istallazione di Banksy: DUMBO infatti potrebbe essere l’acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass.