L'utilizzo dei dati personali in rete e la privacy sono sempre temi molto caldi e all'ordine del giorno.
Dopo la notizia del mese scorso a proposito degli americani spiati sul web dal Governo americano il popolo degli internauti ha dato il via a diverse interpretazioni del caso. Un esempio?
Il Tumblr Obama Is Checking Your Email in cui il Presidente Barack Obama sembra essere ritratto nel consultare gli indirizzi e-mail di tutti gli americani. Ah sì per garantire estrema sicurezza, un'occhiatina anche al vostro bagaglio non la nega a nessuno! :lol:
Humour a parte, i siti web collezionano infinità di dati per svariati motivi: dall'analisi e l'ascolto della rete per delineare web reputation e sentiment alla content curation relativa alla produzione di contenuti sui vari profili social, blog e siti web.
Gli allarmanti (e alle vote pomposi) titoli di articoli e post destano perplessità e sospetti negli internauti, i quali si sentono privati di quella privacy. Cosa che in realtà non viene violata, stando alla policy di utilizzo accettata tramite una spunta frettolosa.
Va ricordato inoltre che l'integrazione e il miglioramento dell'esperienza online necessitano di un'analisi delle abitudini di navigazione in rete da parte degli utenti.
Nell'infografica seguente creata da Baynote vi mostriamo come Google, Facebook, Apple, Amazon e Yahoo utilizzano i dati personali ricevuti dalla navigazione e interazione all'interno delle loro piattaforme.
Nello specifico:
Quali dati risultano d'interesse?
In che modo vengono collezionati i dati?
Come vengono utilizzati successivamente?
Per ogni compagnia viene riportato il numero di parole che formano la policy - o "termini e condizioni di utilizzo" - dei big five sopracitati, suggerendo la relativa complessità di ognuna.
Ad un primo sguardo balza subito all'occhio il fatto che Facebook (prevedibilmente?) possieda la policy più corposa, oltre ad utilizzare al completo le diverse metodologie di raccolta e rielaborazione dati. Cosa ne pensate?