Nella lotta tra sentimenti positivi e negativi, vincono i primi. 3 a 1.
Secondo una ricerca di recente pubblicazione, condotta sui messaggi postati riguardo le Olimpiadi del 2010, i messaggi positivi (contenenti parole come "amore", "gioia", "adoro") hanno più follower e tre volte più possibilità di essere retweetati rispetto a quelli negativi (contenenti parole come "odio" "detesto" "triste").
Blu vs Rossi
Nell'immagine sotto, potete vederlo graficamente: i punti blu sono le emozioni positive, quelli rossi le negative, quelli neri post emotivamente neutri; la dimensione dei punti indica il numero di follower. Come vedete i blu è più diffuso del rosso…e il nero?
La "neutralità" di Twitter
Anche il nero è molto diffuso; ciò significa che naturalmente anche i messaggi senza connotazione emotiva sono seguiti e retweetati.
Difatti già altre ricerche avevano mostrato come Twitter sia spesso un social usato per condividere opinioni e informazioni cognitive, prive cioè di connotazioni "calorose".
Content is king (ma anche la struttura del social non scherza)
L'autore dell'articolo ipotizza che non sia solo il contenuto del messaggio (emozione negativa o positiva) a spingere i follower ma anche l'architettura di Twitter. Nello specifico su Twitter sono incentivati i messaggi positivi perché:
- Twitter arriva a tutti (anche a chi non conosci): mentre su Facebook possiamo avere un certo controllo su chi visualizzerà i post, su Twitter è molto più difficile; di solito, i messaggi tristi o arrabbiati sono personali e l'audience di Twitter è latente ed indiscriminata
- Nel retweetare, a volte, è possibile confondersi sull'autore originale del tweet; questo porterebbe gli utenti a condividere meno messaggi "negativi", magari per il timore che essi siano attribuiti a loro.