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Vi state chiedendo se il content marketing possa essere utile per la vostra azienda?
In questo articolo esaminiamo un recente studio di Content Marketing Institute e Marketingprofs che ha coinvolto 1.416 B2B marketers del Nord America.
Scoprirete come hanno utilizzato il content marketing nel 2012 e dove concentreranno la loro attenzione nell'anno appena cominciato.
Negli anni passati, la più grande sfida per i marketers è stata la creazione di contenuti accattivanti. Ma questa tendenza è cambiata nel 2012: il 64% dei marketers ha dichiarato che il primo obiettivo è quello di produrre un numero sufficiente di contenuti.
Questa necessità contribuirà a creare maggiori opportunità di business e di occupazione per gli sviluppatori di contenuto.
Se il vostro piano è quello di produrre più contenuti il prossimo anno, pensate a come riciclare ciò che già avete.
Ad esempio:
Lo studio ha rivelato che le aziende di grandi dimensioni (con oltre 10.000 dipendenti) utilizzano in media 18 tattiche di content marketing, mentre le aziende di piccole dimensioni ne utilizzano 11.
Mentre è chiaro che le risorse stabiliscono il numero di tattiche di marketing impiegate, è una buona idea per voi valutare il vostro budget e capire in quante tattiche è possibile impegnarsi per il prossimo anno. Ricordate che più strategie utilizzate, tanto maggiori saranno le possibilità di amplificare la vostra voce ed estendere il vostro pubblico.
Trovate il modo di distribuire i contenuti non solo attraverso il web, ma anche altre piattaforme tra cui la stampa. Ad esempio, utilizzate white paper o omaggi gratuiti per riunioni con i clienti, seminari o conferenze.
Lo studio ha rivelato che l'87% dei marketers utilizza i social media per distribuire contenuti più di quanto utilizzi articoli, newsletter, blog e altre strategie. Ciò ha senso perché il loro pubblico (clienti attuali e potenziali) in genere utilizza i social media per motivi personali – è un tipico caso di pesca dove ci sono i pesci.
Così come pensate quale sia la strategia più efficace da utilizzare per la distribuzione di contenuti, pensate a dove raggiungere il vostro pubblico e concentratevi sui canali social.
Se Facebook e Pinterest si rivelano i canali di distribuzione più importanti per il vostro marchio, ricordate che questo è il momento giusto per basare la vostra strategia di content marketing sulle immagini.
Questa è stata una scoperta interessante. LinkedIn è il canale social più utilizzato per la distribuzione di contenuti B2B. Sempre più marketers (83%) lo stanno utilizzando rispetto a Twitter (80%), Facebook (80%) e YouTube (61%). Anche se la differenza di utilizzo tra Twitter e LinkedIn è molto sottile, è interessante notare il successo di un canale che non è considerato affascinante come gli altri.
I marketers dovrebbero imparare a sfruttare LinkedIn perché è qui che troveranno i decision makers.
Uno dei modi migliori per farlo è quello di diventare più attivi sui gruppi di LinkedIn. Trovate le discussioni a cui potete contribuire con l'aggiunta di qualcosa di utile e prezioso. Poi, una volta ogni tanto, lanciate un a proposito io faccio questo, allegando contenuti intelligenti e attinenti.
Al contrario di quanto si possa pensare, l'obiettivo prioritario del content marketing B2B non è l’aumento del traffico web, bensì quello della brand awareness (la riconoscibilità del brand). Lo studio ha individuato che la notorietà del brand è stata la priorità per il 79% dei marketers, seguita dall’ acquisizione di nuovi clienti (74%) e dalla generazione di lead (71%).
Tuttavia, il traffico del sito web resta l’indicatore principale del successo di una strategia di content marketing.
Le aziende che cercano di aumentare la brand awareness dovranno tenere traccia di indicatori specifici del traffico del sito web, come il numero di visitatori unici, visualizzazioni della pagina, la quantità di traffico che è indirizzato al sito da motori di ricerca e anche quanto tempo i visitatori restano sul sito. Google Analytics fornisce una grande quantità di dati per analizzare le tendenze e gli insights del vostro sito web.
Lo studio ha dimostrato che il 56% delle aziende crea contenuti internamente, mentre l'1% si affida esclusivamente a contenuti provenienti dall’esterno. C'è però un 43% che produce contenuti sia in-house che in outsourcing.
Il dilemma esternalizzazione vs assunzione diventa ancor più difficile quando si tratta di content marketing. Il marketing dei contenuti è qualcosa che deve essere coltivato regolarmente. Se l'azienda ha delle risorse capaci di produrre contenuti a sufficienza, allora l'outsourcing può non essere necessario.
Più della metà dei marketers B2B prevede di aumentare il budget destinato al marketing dei contenuti per il 2013.
Anche se il report non ha specificato in quali aree il budget di aumenterebbe, abbiamo appreso che attualmente, l'importo medio del budget speso in content marketing è del 33%, , mentre era del 26% nel 2011. Questo è un altro indicatore che il futuro del content marketing per il B2B è luminoso.
Lo studio ha anche scoperto che i marketers più efficaci sono quelli che hanno speso una percentuale maggiore del loro budget per il marketing di contenuto.
I content marketers più efficaci:
Si tratta di una rivelazione per coloro che non sono ancora pratici. I marketers di maggior successo sono quelli che hanno investito più risorse per cercare nuove tattiche per la produzione di contenuti interessanti.