Se c'è qualcuno che ancora non crede alle vendite generate dai social network, inizierà presto a cambiare idea. Oggi vi presentiamo una recente ricerca ad opera di Bizrate Insights, società di ricerca sui comportamenti dei consumatori online, e ben ripresa da Pinterest Italy. Lo studio testimonia che Pinterest, noto social network che fonda la propria attività sulla condivisione di immagini, se utilizzato correttamente può stimolare l’acquisto dei prodotti da parte degli utenti. “Pinterest is not only for window shopping”, questo è il nome della ricerca, di cui è possible scaricare un estratto sul sito ufficiale, che mira a valutare il tipo di legame esistente tra il comportamento d’acquisto dei consumatori e le piattaforme di image sharing.
In particolare, lo studio si collega alle necessità sempre maggiori dei retailers di scoprire strategie valide per manipolare la leva dell’engagement, e dunque portare così sempre più i consumatori all’acquisto. Se questo può essere un obiettivo più difficoltoso con social network che si basano esclusivamente sulle parole, come Twitter, o con piattaforme ibride come Facebook, in cui lo step di acquisto sembra ancora lontano, con Pinterest non tutto è perduto, soprattutto per quelle aziende che possono sfruttare ampiamente la "bellezza" o l'attrattività del proprio brand o prodotto.
La ricerca di Bizrate Insights: i dati
Agli intervistati è stata posta la seguente domanda: “Ha mai acquistato un prodotto o un articolo dopo averne vista l’immagine su una community di image sharing (come Pinterest)?”. Ecco come hanno risposto:
Vediamo di analizzare i dati ottenuti dalla ricerca:
- il 32% ha risposto che ha acquistato
- il 37% ha risposto che non ha acquistato, aggiungendo però che ha visto cose che vorrebbe comprare
- il 31% ha risposto di non aver visto cose che vorrebbe comprare
Scomponendo i dati nel dettaglio notiamo che: di quel 32% che ha affermato di aver effettuato un acquisto, il 26% lo ha fatto cliccando sull’immagine trovata sul social network, che lo ha rimbalzato direttamente al sito del venditore. Solo il 6% ha dovuto aprire una nuova pagina per accedere al sito di e-commerce, poichè l'immagine non si collegava direttamente al sito.
Un altro dato di rilievo riguarda il 37% di intervistati che non ha effettuato un acquisto, ma che ha visto cose che vorrebbe acquistare. Di questi, il 27% dichiara di non aver avuto tempo per comprare i prodotti. Se il tempo è la variabile che incide maggiormente sul mancato acquisto, occorre pertanto perseguire una strategia di riduzione al minimo del tempo e dei click necessari per raggiungere l’articolo desiderato - o il sito del venditore - e catturare il più possibile l’attenzione dell’utente con prezzi e call-to-action bene in evidenza.
La ricerca di Bizrate dimostra dunque come il "visual shopping", se perseguito rispettando i tradizionali canoni di usabilità, può essere redditizio. Utilizziamo questi dati per migliorare sempre più la nostra strategia social per prodotti che necessitano fortemente di un richiamo visivo, e il gioco è fatto. La componente visuale è da sempre fondamentale per convincere il consumatore ad acquistare un prodotto, e se associata a una call-to-action immediata e di facile comprensione otterrà i giusti risultati, accorciando gli step necessari a raggiungere il tanto desiderato "carrello".