Sony presenta i suoi nuovi smartphones Xperia con la campagna globale Made of Imagination, che segna il ritorno del colosso giapponese sul mercato degli smartphones.
L’ispirazione arriva da una serie di interviste condotte a dei bambini, ai quali è stato chiesto cosa, secondo loro, fa funzionare gli smartphones e, soprattutto, cosa rende quelli della Sony così speciali.
Dalle risposte creative nasce uno spot diretto dal regista Wes Anderson in collaborazione con lo studio di animazione Laika House e con la colonna sonora di Jonsi del gruppo islandese Sigur Ros.
La tecnica utilizzata è lo stop-motion, reso famoso dai blockbusters Coraline e Fantastic Mr Fox, diretto proprio da Anderson. La sceneggiatura dello spot si basa sull’idea di un bambino di otto anni, secondo cui a far funzionare il telefono ci sarebbero dei piccoli robots.
La campagna a mezzo stampa riflette l’idea di intrattenimento si basa su 4 concetti: Play, Watch, Listen, Create. Ogni concetto viene espresso con immagini uniche costruite sempre sull’idea di cosa c’è dentro lo smartphone. Ad esempio, per il concetto ‘Listen’ è stata presentata l’immagine di una chitarra dalla forma di uno smartphone Xperia.
La campagna Made of Imagination vuole dimostrare che gli smartphones Xperia sono fatti non solo da microprocessori e memory chips, ma che sono stati creati per permettere ai consumatori di usare la propria creatività ed immaginazione.
Steve Walker, responsabile del reparto marketing di Sony Mobile Communications, ha affermato: "lo scopo era quello di creare una campagna globale unica, memorabile e capace di innescare nei consumatori curiosità". Walker ha anche dichiarato che questo è solo il primo episodio della nuova campagna Sony Mobile, che includerà oltre alle piattaforme tradizionali anche quella digitale e il viral marketing. Ci saranno, inoltre, altri spot televisivi, ma non ha confermato la presenza di Anderson alla regia.
La campagna è stata sviluppata da McCann Worldgroup, dai direttori creativi Thomas Murphy and Sean Bryan, Jason Schmall, Mat Bisher, dall’art director Richard Kluver, dal copywriter Ryan Montanti, dal produttore Greg Lotus, dall’account Pip Shepherd.