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  • Wes Anderson arriva a Milano con una mostra (non solo per appassionati)

    La mostra curata dal regista ci fa entrare all'interno di una Wunderkammer piena di oggetti davvero particolari

    22 Agosto 2019

    Wes Anderson arriverà a Milano il 20 settembre 2019 con la mostra Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Il regista di Gran Budapest Hotel è il curatore del progetto espositivo realizzato insieme alla moglie Juman Malouf. La mostra, realizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, arriverà anche a Milano in Fondazione Prada. L’attenzione intorno alla mostra è davvero alta, il nome di Wes Anderson è infatti una calamita per appassionati d’arte e cinema. Ma è davvero interessante da vedere? Vale la pena fare ore di fila e sgomitare tra il pubblico? Al momento non si hanno informazioni dettagliate sull’esposizione, ma possiamo darvi 10 ottimi motivi per prenotare il biglietto per la mostra.

    1. Wes Anderson è un genio

    Gran Budapest Hotel, L’Isola dei cani e Moonrise Kingdom sono alcuni dei favolosi film girati da Wes Anderson. Basta vedere alcune scene per capire lo stile unico del regista: location incredibili, cura maniacale nei dettagli, composizione dell’immagine che rasenta la perfezione. Un film di Wes Anderson è un vero e proprio gioiello visivo. Sicuramente la mostra sarà all’altezza dei suoi film, una vera e propria gioia per gli occhi.

    2. La mostra di Milano avrà più opere esposte

    In occasione dell’esposizione in Fondazione Prada, la mostra Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori sarà più estesa per superficie espositiva e per numero di opere selezionate rispetto a quella del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

    3. Ci sarà una mummia di toporagno

    Ebbene sì, tra le numerose opere esposte ci sarà anche un piccolo sarcofago contenente una mummia di toporagno del IV secolo a.C. Proprio a questa deliziosa mummia rende omaggio il titolo della mostra: il Sarcofago di Spitzmaus è proprio questa piccola scatola in legno contenente un toporagno mummificato secondo gli usi dell’antico Egitto. Favoloso.

    4. Il Bar Luce di Fondazione Prada

    Durante la visita dovete assolutamente fermarvi al Bar Luce. Basterà entrare per capire il perché: l’arredamento ultra ricercato ha fatto innamorare una gran quantità di visitatori. Estetica vintage, cura nei dettagli ed elementi disposti con simmetria. Come dire, sembra un film di Wes Anderson? Forse perché è stato progettato proprio da lui. “Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato di dare forma a un luogo in cui mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi non cinematografici” dichiara il regista.

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    5. Wes Anderson ci regalerà una mostra rivoluzionaria

    Dimenticate le classiche mostre con i percorsi tematici o con le opere disposte secondo un ordine temporale. Wes Anderson non è un tipo così noioso. Ci muoveremo all’interno dell’esposizione secondo raggruppamenti di opere che vanno da “tutte quelle di colore verde” a “ritratti di bambini” passando per “ritratti di gente normale”. wes anderson Insomma, dimenticatevi le classiche regole espositive delle mostre più tradizionali, Wes Anderson ha dato un tocco artistico anche alla nostra esperienza di fruizione della mostra.

    6. Il bellissimo edificio della Fondazione Prada

    Progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, la Fondazione Prada è un gioiello architettonico. Un interessante mix tra recupero di edifici esistenti della vecchia Milano con nuovissimi spazi dalla forma futuristica. torre fondazione prada “Il progetto della Fondazione Prada non è un’opera di conservazione e nemmeno l’ideazione di una nuova architettura. Queste due dimensioni coesistono, pur rimanendo distinte, e si confrontano reciprocamente in un processo di continua interazione, quasi fossero frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita, in cui un elemento prevale sugli altri.” dichiara Rem Koolhaas.

    7. Il libro d’artista della mostra

    Collezionisti di tutto il mondo: questo messaggio è per voi. Il libro dedicato alla mostra ed edito da Fondazione Prada è un oggetto must have per tutti i collezionisti di libri e fan del regista. Anche in questo caso, dimenticatevi dei classici cataloghi. Stiamo parlando di un vero e proprio contenitore che include disegni, riproduzioni e materiali vari. La citazione al modello la Boîte en-valise di Marcel Duchamp è chiara: l’esperienza museale si trasforma, da fissa nello spazio e nel tempo diventa portatile e fruibile in ogni momento. Un oggetto portatile e fruibile in ogni momento.

    8. Wes Anderson ci fa vivere la meraviglia delle Wunderkammer

    Oggetti bizzarri, struttura non convenzionale e un libro d’artista unico nel suo genere. La mostra di Wes Anderson è il paradiso per tutti i collezionisti del mondo. E non è un caso. Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori nasce da una riflessione sulle motivazioni che ci spingono a collezionare. Su quali sono le modalità con le quali una raccolta è custodita, presentata e vissuta. wes anderson Partendo proprio dalle Wunderkammer (le camera delle meraviglie) Wes Anderson e Juman Malouf mettono in discussione l’istituzione museale sfidando i canoni tradizionali. Si crea, quindi, una nuova tipologia di esposizione nata dall’unione tra “spazio museale” e “camera delle meraviglie”. Wes Anderson crea una mostra nella mostra: l’area espositiva diviene luogo di una continua performance creativa dove poter vedere da vicino il relazionarsi dei visitatori a questo nuovo concept espositivo. Che viaggio!

    9. La torre di Fondazione Prada con i funghi a testa in giù

    Di recente costruzione, la Torre è un museo di arte contemporanea alto 60 metri e con un ristorante pazzesco nell’ultimo piano. All’interno ci sono opere di arte contemporanea tra cui i famosissimi funghi a testa in giù presenti in tutti i feed Instagram di chi ha visitato la Fondazione Prada. Un’occasione da non farsi scappare non solo per il proprio account Instagram ma anche per osservare da vicino delle opere d’arte davvero uniche e singolari.

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    10. La mostra durerà solo 5 mesi

    Come tutte le cose belle, anche la mostra di Wes Anderson durerà poco. Al momento è prevista dal 20 settembre al 13 gennaio 2020. Lasciarsi scappare quest’occasione sarebbe davvero un peccato, quindi.