Una nuova tecnologia sviluppata dagli ingegneri della Rice University promette di rivoluzionare le reti wireless. Pronti a vedere sfrecciare i dati sulle vostre reti telematiche? '>
Gli ingegneri della Rice University pare abbiano dato un sostanziale contributo allo sviluppo dell’attuale tecnologia su cui si poggiano le connessioni dati senza fili (wifi e cellular network). Invece di aumentare la velocità di trasferimento dati, i ricercatori hanno pensato di aggiunge un ulteriore canale di comunicazione in modo da avere una doppia via di trasmissione equivalente. In pratica, su una connessione da 15Mbps la nuova tecnologia permette di avere due canali da 15Mbps l’uno da cui ricevere e trasmettere dati contemporaneamente.
Un bel vantaggio, no?
Siamo di fronte a una piccola rivoluzione che dopo la messa a punto potrà aprire la strada a una nuovo standard (4.5G o 5G network technology) su cui gli operatori mobile saranno ben felici di puntare.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ketto Shihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKetto Shi2011-09-13 15:00:532011-09-13 15:00:53Full-duplex wifi: un nuovo standard per la connessione wireless?
In occasione dell’Absolut Fringe 2011, festival che si sta svolgendo a Dublino in questi giorni e terminerà il 25 del mese, Absolut Vodka ha voluto esagerare. Il progetto Absolut Vis10ns, che è stato in mostra dall’8 al 12 settembre al The Laundry Room di Dublino, ha coinvolto un gruppo di artisti (fotografi, pittori e writers) del calibro di Ben Newman o Linda Brownlee, chiedendo loro di decorare una gigantesca bottiglia di vodka Absolut, alta circa due metri e mezzo.
Ne sono venuti fuori dei gran pezzi d’arte, ma meglio lasciar parlare le immagini e i video…
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Luigi Ferrarahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuigi Ferrara2011-09-13 14:00:122011-09-13 14:00:12Visions by Absolut Vodka: le bottiglie alte due metri e mezzo
Samsung lancia una nuova tipologia di device e torna al pennino. Quanto convince il nuovo ibrido fra smartphone e tablet?
La scommessa di Samsung
Devo sottolinearlo in apertura: sono molto contento di vedere un’azienda come Samsung che decide di innovare un settore che sembra vivere solo su brevetti e piccole modifiche allo stesso concept di prodotto. Siamo davanti a una scommessa, come se ne sono viste poche ultimamente. Mentre tutti sono in attesa che Apple ci stupisca sul serio con iPad 3 e iPhone 5, Samsung propone un nuovo prodotto che ha poco a che fare con quelli già sul mercato. Questa la frase di Andrew Coughlin (samsung europe) che riassume l’idea dietro il nuovo device
“Negli ultimi mesi abbiamo condotto estensive ricerche di mercato e abbiamo individuato la necessità per un dispositivo che racchiudesse in sé le funzioni di smartphone e tablet, ma anche del tradizionale blocco di carta e penna”
User Experience
Presentato all’ IFA 2011 Galaxy note è proprio questo. Un dispostivo poco più grande di uno smartphone ma molto lontano dall’essere considerato un tablet. E’ in grado di effettuare chiamate e di eseguire tutte le funzionalità classiche di cui sono capaci i prodotti della gamma Galaxy. Potente, veloce e versatile (nei link di approfondimento trovate tutte le specifiche tecniche) siamo davanti un ottimo prodotto dal punto di vista tecnico, ma la vera particolarità il ritorno a un grande classico del touch, il pennino.
Galaxy note è infatti equipaggiato di diverse applicazioni gestibili attraverso lo stilo. Un esempio forse scontato è l’applicazione che consente di prendere delle note: sarà proprio come avere fra le mani un taccuino sul quale potremo disegnare e scrivere senza usare le dita e potendo variare la pressione del tratto. Lo schermo super Amoled consente un’esperienza molto vicina a quella “reale”. Da qui un ulteriore possibilità di innovare: Samsung sta rilasciando i tool di sviluppo per creare applicazioni che sfruttino tutte le potenzialità del pennino, cosa ci proporranno gli sviluppatori?
Convince, oppure no?
Secondo Samsung, questo prodotto dovrebbe rendersi unico, sostituendo sia i tablet che gli smartphone. Come si può vedere dal video qui sopra, ci sono diverse potenzialità, per andare a coprire quella parte di clienti che vuole le funzioni di entrambi i tipi di device. Si nota come Samsung spinga molto sul livello aziendale, mostrando anche nella presentazione i vantaggi di avere uno strumento capace di presentare velocemente molti dati e molte funzioni grafiche, quasi a voler stuzzicare gli artisti più tecnologici.
C’è da dire però, che il primo Galaxy Tab non fu un gran successo, proprio perchè considerato solamente un “grosso smartphone”, non ci fu confronto con iPad. Galaxy Note non è esattamente un ibrido ma ci vorrà tempo per capirlo. Il device dunque, non riuscendo a distaccarsi da quel sapore quasi vintage dato dal pennino avrà molto da dimostrare per convincere.
Lo comprereste per lasciare da parte Tablet e Smartphone? O lo aggiungereste alla borsa avendo così un terzo device?
La giusta via
Come avevamo detto all’inizio, questo prodotto è una scommessa. Ma vi confesso che spero abbia successo: Samsung ha tirato fuori dal cassetto un’idea innovativa, apportando un nuovo contributo al mondo mobile. Mentre la guerra dei brevetti sembra essersi conclusa con una beffa per Apple, vedendo il bando dei prodotti denunciati valido solo per quelli costruiti in Germania ma non per quelli di importazione, l’azienda Coreana continua a produrre Device di ottima qualità tecnica e innovativi.
Apple, sbrigati perché questa volta dovrai veramente stupirci, e Samsung non ti renderà le cose facili.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Fukibarihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFukibari2011-09-13 13:30:092011-09-13 13:30:09Samsung scommette sul Galaxy Note
E’ sulle note di una reinterpretazione del celebre cantautore Willie Nelson , di “ The scientist ” dei Coldplay, che Johnny Kelly ha prodotto questo video per la Chipotle Cultivate Foundation.
L’azienda messicana votata alla sensibilizzazione su questioni alimentari ,è impegnata a creare un approvvigionamento alimentare più sostenibile e sano. Oltre al suo programma e alla rete capillare di famiglie e produttori, si è recentemente avvalsa dell’aiuto del film-maker e animatore irlandese, commissionandogli questo video.
Il video, raffigura la vita di un contadino mentre trasforma la sua fattoria di famiglia in una fabbrica industriale. Forte e delicato allo stesso tempo, arriva dritto al cuore del problema e lo fa con una dichiarazione d’affetto rivolta a lei, alla terra.
Il desiderio di “tornare all’inizio”, per ritrovarsi. Proprio come in una vera storia d’amore che si desideri recuperare, questo video ci mette davanti ad uno specchio. L’incuria, la speculazione non ha portato a nulla di buono ne a lei ne a noi, a quanto pare. Ammettere i propri errori e ripartire dunque; “lets go back to the start”. Buon inizio a tutti….
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Yokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngYoko2011-09-13 13:00:482011-09-13 13:00:48Back to the start: per un mondo più sano. [VIRAL VIDEO]
Che ci siano investitori VIP in grandi aziende Tech non è una novità. La nostra ninja Martha ci spiegava che Bono Vox, noto cantante del gruppo rock U2, è addirittura proprietario del 1,5% di Facebook, attraverso la sua società di investimenti Elevation Partners.
Le moderne startup si nutrono degli investimenti di angels. Ma se l’angel è VIP? Ovviamente con i soldi arriva anche un po’ di pubblicità!
Da un po’ di giorni, infatti, alcuni rumors sostengono che il 17enne cantante pop e idolo delle teenager Justin Bieber stia investendo in startup tech.
La notizia si è diffusa dopo che il cantante originario del Canada è stato filmato mentre giocava a basketball con Steve Nash, giocatore del Phoenix Suns e l’investitore Michael Duda, i quali sono entrambi co-fondatori di una società di investimenti e marketing chiamata Consigliere. Il rumor al momento resta tale, senza nessuna conferma da parte dei rappresentati sia della società e di Bieber, ma viene confermato da business insider.
Come già affermato, però, non è una novità che un VIP si dedichi ad attività di investimento in ambito startup.
Noto sia per le sue doti di attore che per il suo matrimonio con la famosa Dami Moore, Ashton Kutcher negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé anche per i suoi investimenti in alcune startup. Ad esempio, nei mesi scorsi ha investito in una nuova startup made in Berlino, Amen, di cui si sa ben poco.
Kutcher, oltre che in Foursquare, ha però investito una quantità notevole di denaro anche nella nota startup americana Airbnb, partecipando non solo come investitore, ma anche come consigliere strategico per l’espansione internazionale della stessa.
Insomma, avere un investitore famoso può essere una buona tecnica per una nascente e crescente startup tech, sconfinando oltre il mondo imprenditoriale e toccando anche le note del gossip, aumentando quindi la visibilità dell’idea.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00keirahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngkeira2011-09-13 12:00:472011-09-13 12:00:47Se chi investe è vip. Justin Bieber sulle orme di Ashton Kutcher?
Che cosa fa un instagramer l’avevamo già raccontato qui!
Milano si prepara all’invasione degli Instagramer di tutta Italia pronti ad emulare le funamboliche imprese del photojogging del miglior “Yes Man”. Eh si, proprio come nel film di Carrey, il 24 settembre la community di Instagramers Italia invade la città lombarda armata di iPhone.
L’appuntamento è fissato per le ore 15.00 in p.zza Duomo e poi via con la passeggiata a suon di photoclick per le vie del centro. L’InstaWalk si concluderà con un insta-aperitivo in cui andrà in scena la premiazione dei migliori insta-scatti della giornata (ok, ci siamo capiti niente più suffissi!) Ma torniamo seri perchè non è tutto….suonino le trombe e rullino i tamburi: ospite d’onore di questo speciale InstaMeet sarà nientepopodimenoche il madrileno Philippe Gonzalez, fondatore del movimento (www.instagramers.com).
Prima della premiazione finale, quindi, si avrà l’occasione di prendere parte a brevi speech, in cui, oltre al creatore della community mondiale Instagramers (che conta ormai i 60.000 iscritti), parteciperanno Orazio Spoto, creatore di Instagramers Milano, Daniela Cerrato, Head of Donnamoderna.com e Ilaria Barbotti, creatrice della community Instagramers Italia.
L’aperitivo / premiazione si svolgerà dalle ore 18:30 alle 22, al piano superiore del beauty store Sephorain Corso Vittorio Emanuele 24/28 sede, durante la settimana della moda, di Donnamoderna.com, media partner del primo InstaMeet Italia.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00VixKirik�https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngVixKirik�2011-09-13 11:30:152011-09-13 11:30:15Cosa c'è il 24 settembre a Milano? Il primo InstaMeet italiano! [EVENTO]
Quante cose si possono fare in 100 secondi? Quante storie possono essere raccontate in un minuto e quaranta secondi? In questo video non viene raccontata la storia di un eroe, né una storia avvincente, né una storia divertente o entusiasmante. In cento secondi vengono mostrate ( e ancora una volta la tecnica utilizzata è quella dello slow motion) 1500 fotografie che ritraggono i volti di altrettante persone. Tutte le foto sono state realizzate da 500 ragazzi, “sguinzagliati” in giro per Israele.
In pochi secondi ci accorgiamo di come venga raccontata una storia di tutti i giorni, fatta di persone comuni, accomunate dal fatto di stare nello stesso territorio, nella stessa nazione, insomma dal condividere la stessa patria!
La storia ripresa da questo video è una favola che oggi giorno si racconta sempre meno, che parla di tolleranza e pace. Il video offre diverse interpretazioni; a me personalmente ha fatto pensare a come, in questo periodo più che mai, sia necessario raccontarsi queste storie, per rendere migliore la nostra storia, quella che quotidianamente viviamo.
Con la speranza, ovvia ma non scontata, che sia a lieto fine! 🙂 Quindi complimenti ai ragazzi che hanno collaborato al progetto e alla Max Weber Orkestar che ha composto il “Malinkovec valzer” che accompagna il video.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kiokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKioko2011-09-13 10:00:292011-09-13 10:00:29100 secondi per 500 persone [VIRAL VIDEO]
Possono i Ninja trascurare la comunicazione creativa del Sol Levante? Certo che no! E allora ecco una chicca in anteprimadallo Spikes Asia Advertising Festival.
Lo Spikes Asia, che si terrà a Singapore dal 18 al 20 settembre, è il risultato della collaborazione tra International Advertising Festival (gli organizzatori dei Cannes Lions) e Haymarket. Quest’anno, lo Spike soffierà sulle sue prime 25 candeline: un quarto di secolo in cui ha premiato le migliori menti creative orientali e le aziende del continente asiatico che si sono impegnate per lo sviluppo dell’advertising.
Vi sveliamo che tra i premiati del 2011 ci sarà anche Samsonite International, che con la campagna Heaven and Hell, ideata da JWT Shanghai, ha già vinto cinque premi agli ultimi Cannes Lions, tra cui il Cannes Lions Press Grand Prix. L’azienda, nel corso dello scorso anno, ha sensibilmente aumentato gli investimenti pubblicitari, concentrandosi sul marketing locale e multi-piattaforma. Di fatto, i risultati di questa scelta non sono tardati ad arrivare, e il 20 settembre, Ramesh Tainwala, presidente di Samsonite Asia-Pacifico e Medio Oriente, sarà premiato come Advertiser of the Year all’Esplanade Theatre di Shangai:
“A nome di Samsonite Asia, siamo onorati di ricevere questo riconoscimento. È il frutto della passione e dell’impegno che noi e i nostri partner mettiamo nella creazione di pubblicità innovative, a sostegno del nostro marchio e per coinvolgere i consumatori”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kojiro Sasakihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKojiro Sasaki2011-09-13 09:00:402011-09-13 09:00:40Spikes Asia 2011, Samsonite premiato Advertiser of the Year
Twitter fa sempre più parte delle nostre vite e, ad accorgersene è stato anche un settore generalmente sordo rispetto all’innovazione tecnologica – ovvero la politica e il mondo delle istituzioni in generale. Ma, se dopo Obama, i politici su Twitter quasi non si contano più, adesso è il turno delle istituzioni.
In questo senso, è interessantissimo il tweet contest #Itagnoles, promosso dalle rappresentanze del Parlamento europeo in Spagna e Italia, che vogliono stimolare la condivisione di esperienze da parte di italiani e spagnoli che si sono trasferiti nel Paese “cugino”. E Twitter è lo strumento fondamentale dell’iniziativa.
Il contest
Partecipare è semplicissimo. Basta inviare un tweet con l’hashtag #itagnoles: ogni mese vengono scelti dei vincitori, annunciati sul blog dedicato all’iniziativa, partita nel luglio scorso. I tweet migliori vengono illustrati e saranno pubblicati nel primo libro del Parlamento Europeo dedicato alla cittadinanza fatto interamente di “cinguettii 2.0”
Chi sono gli #Itagnoles e cosa hanno da raccontare? Amori, viaggi, la ricerca di un lavoro, l’esperienza da Erasmus, la voglia di tornare prima possibile in quella che è diventata una seconda nazione, quantomeno nell’anima. E il discorso vale in entrambi i sensi. Leggendo i tweet, colpisce l’incredibile somiglianza nel raccontare ed esprimere sentimenti, tutti positivi, che gli spagnoli provano nei confronti dell’Italia con quelli degli italiani in Spagna.
Non si vince nulla, se non la soddisfazione di aver contribuito con un piccolo pezzo di sè alla costruzione di una cittadinanza europea che – almeno nelle intenzioni di questa iniziativa – include anche tratti “unconventional” e – finalmente – il web 2.0 come risorsa preziosa per lo scambio di culture.
Se volete partecipare, avete tempo fino al 31 dicembre 2011.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kahimi Shimahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKahimi Shima2011-09-13 08:34:542011-09-13 08:34:54Itagnoles, il contest su Twitter del Parlamento Europeo
Quando non si conosce qualcosa, non resta che chiedere. Domandare è infatti il modo più semplice e tradizionale per trovare risposte e lo si fa quotidianamente. Tuttavia non sempre le risposte soddisfano i nostri dubbi, probabilmente perchè non formuliamo bene la questione o ci rivolgiamo alle persone sbagliate.
Sul web, invece, trovare risposte giuste alle nostre domande è molto più semplice ed immediato grazie a Responsa, nuovo prodotto H-Farm che si propone come la risposta italiana a Quoraposizionandosi come “uno spazio collaborativo per accumulare conoscenza nel modo più semplice: chiedere“.
I motori di ricerca quasi non bastano più, e si apre una nuova era nelle ricerche on-line che, grazie al Web 2.0 ed ai contenuti user-generated, sono orientate sempre di più verso il segmento Q&A(Question&Answer). Un strada già intrapresa da alcuni big come Ask.com,Yahoo! Answer e anche Facebook, che ha implementato“Questions”da pochi mesi.
Il punto di forza di Responsa è la presenza di community qualificate, riconosciute e referenziate e l’integrazione con i social network che rende immediato l’accesso alla home page senza bisogno di dover effettuare ulteriori registrazioni, ma anche la possibilità di condividere ogni singola domanda e risposta. Ogni utente ha un profilo che riassume una serie di informazioni (descrizione e foto, follower e following, numero di domande e risposte, argomenti seguiti ed i voti ricevuti) e visualizza il proprio feed che comprende contenuti, persone, argomenti e domande d’interesse. Chiedere è semplice, come nella realtà: basta porre la domanda alla community ed aspettare le risposte: è importante scegliere l’argomento e votare la risposta migliore per renderla più evidente. E’ possibile anche inserire commenti o “ringraziare”.Una domanda tira l’altra, grazie anche alla segnalazione di domande correlate e quindi se si è esperti su un certo argomento (che si può selezionare dalla barra di navigazione laterale o attraverso tag) o si conosce la risposta, basta scrivere e condividere il proprio sapere contribuendo a questo scambio partecipativo di conoscenza. Con l’opzione “Crea riassunto risposte” si può scrivere appunto una sintesi per rendere questo scambio ancora più efficace ed efficiente.
Responsa rappresenta un’opportunità anche per il lato business attraverso profili certificati di persone ed aziende, che diventano una vera e propria garanzia di qualità e permettono alle stesse aziende di creare il profilo ufficiale e avere un dialogo diretto con i propri clienti rispondendo alle loro domande.
UN CAFFE’ CON IL FOUNDER DI RESPONSA, GABRIELE ANTONIAZZI
E ora conosciamo meglio il progetto attraverso le parole di uno dei founder di Responsa, Gabriele Antoniazzi, intervistato dal nostro Ninja Sputnik.
Ciao Gabriele, iniziamo con la prima domanda: Responsa, come altri progetti finanziati da H-Farm si ispira a progetti di successo o a trend di mercato in crescita. Puoi spiegarci dalla vostra esperienza quali sono vantaggi e svantaggi di questa scelta?
Certo, alcuni dei progetti finanziati in H-Farm si ispirano o ricalcano modelli di successo già testati in altri mercati, non è la regola ma è il caso di Responsa. Il termine “clone” a cui spesso è affiancato Responsa però non è a mio avviso corretto. Se è vero che Responsa inizialmente ha preso come modello Quora, cercando di replicarne parzialmente anche l’esperienza d’uso dell’utente, è altrettanto vero che sta acquisendo una sua identità ben distinta da quest’ultimo perché il mercato e il target di riferimento sono diversi.
Per Responsa il mercato di riferimento è l’Italia e una delle principali value propositions del progetto, oltre a quella di mettere l’utente al centro, è proprio quella di superare la barriera linguistica. Sicuramente non possiamo nemmeno basarci troppo sui numeri che ha fatto Quora dal suo lancio ad oggi, in Italia non c’è la trazione che Quora ha trovato nella Silicon Valley, e se per loro fare massa critica è stato relativamente semplice, per noi sarà più difficile e non potremmo affidarci solamente al passaparola, ma dovremo studiare una strategia di marketing mirata. Ecco, forse questo è l’unico svantaggio…ma un pò di fatica dovremo farla anche noi, no?
Parlaci del team ora: come si è composto, come vi siete incontrati e che ruolo/background ha ognuno di voi?
l team ad oggi è composto da tre persone: io, che arrivo da un’esperienza di sei anni in H-Art, web agency punta di diamante di H-Farm, in cui ho lavorato come web analyst e project manager, oggi sono founder di Responsa e seguo le parti di analisi e project management alle quali si è aggiunta la parte di business management.
Poi c’è Pilar, una ragazza con una grande passione per il web marketing e il SEO: se siete persone che girano l’Italia tra Barcamp e conferenze varie sul web sicuramente l’avrete conosciuta, è lei a seguire la parte di social media management e strategy di Responsa.
Andrea invece è il motore dello sviluppo di Responsa, un problem solver con un background tecnico che non mi dilungo a descrivere ma che è veramente difficile da racchiudere in un’unica persona.
Ci sono poi altre persone che ringrazio e che hanno collaborato allo sviluppo iniziale del progetto, e altre che continuano ad aiutarci in maniera “spot” per diversi tipi di attività, il team comunque è in espansione e stiamo cercando uno sviluppatore per dare man forte ad Andrea che al momento è quello che ne ha più bisogno.
Quali sono state le tappe principali dello sviluppo di Responsa e a che punto siete oggi? Quali sono i risultati ottenuti e cosa vi aspettate nel prossimo futuro?
Quando H-Farm ha inserito Responsa tra i 5 progetti da finanziare con il primo Seed Program del 2011 è iniziato seriamente lo sviluppo della platform. Diciamo che il primo traguardo è stato l’uscita in versione alfa privata a luglio, un mese dopo abbiamo aperto la platform al pubblico con una versione stabile e funzionale. Stiamo seguendo un piano di sviluppo molto sfidante ma allo stesso tempo entusiasmante, vogliamo migliorare ed arricchire la platform di nuove funzionalità che sicuramente la valorizzeranno. La versione attualmente online non è così ricca di funzionalità, però abbiamo già ricevuto molti feedback positivi e vediamo che gli utenti che la usano sono in crescita e la apprezzano.
Di certo le idee per il futuro non mancano, gli obiettivi che abbiamo sono molto ambiziosi e ci stiamo impegnando tutti al massimo per raggiungerli, in questo momento dobbiamo concentrarci principalmente per far scalare Responsa, tutti abbiamo delle domande e il bisogno di trovare risposte non si esaurirà mai! Sta a noi fare in modo che sempre più persone contribuiscano inserendo nuove domande e rispondendo a quelle fatte dagli altri utenti all’interno di Responsa, solo così può diventare un punto di riferimento per chi è in cerca di una risposta e non è soddisfatto dei risultati, troppi e non referenziati, di una ricerca su Google o sulle risposte, spesso poco attendibili, che può trovare su Yahoo Answers.
Per continuare nel nostro cammino dobbiamo anche trovare degli investitori che credano nel nostro progetto e ci finanzino: i fondi che ci ha inizialmente messo a disposizione H-Farm finiranno a Dicembre e per allora dovremo aver trovato altri finanziamenti (c’è qualcuno interessato che sta leggendo?).
Qual è il contributo che ha dato H-Farm alla vostra startup? Che cosa avete ricevuto dall’acceleratore di Ca’ Tron? Cosa avete dovuto cedere?
E’ inquantificabile, H-Farm ha messo i fondi per lo sviluppo di Responsa, ma non solo. Oltre ai fondi H-Farm ci ha offerto supporto logistico e amministrativo, ci ha messo a disposizione uno spazio fisico in cui lavorare a contatto con molte altre startup in un ambiente dinamico e innovativo. Un contributo fondamentale arriva anche dal mentoring e dal supporto nella fase di business planning del progetto, cosa che nella mia esperienza professionale non avevo mai avuto modo di approfondire a pieno.
Ogni mese facciamo uno o più incontri con i “senatori” di Farm per discutere l’andamento del progetto, in questi momenti c’è sempre uno scambio di opinioni molto costruttivo e spesso vengono fuori anche delle belle idee. Chiaramente H-Farm ha delle quote societarie di Responsa. Per esperienza personale credo che per un ragazzo che voglia far crescere le sue idee in ambito digitale in Italia non ci sia posto migliore migliore di questa fattoria 2.0 immersa nel verde.
Vorrei ci soffermassimo un po’ sulle strategie di marketing e promozione del vostro progetto. Qual è il mercato a cui vi rivolgete? Come state cercando di raggiungerlo? Più nel dettaglio, ci svelate qualche strategia che avete messo in atto?
Responsa non punta a una specifica nicchia del mercato. Con questo non voglio dire che vogliamo sparare a zero dappertutto, abbiamo in mente qual è il nostro target di riferimento ma non vogliamo forzare troppo la mano adesso, anche per vedere in che direzione si muove la community. La cosa certa è che vogliamo creare un’esperienza d’uso semplice e intuitiva, anche per i meno “smanettoni”.
Dal punto di vista più operativo, in questo primo periodo post-lancio stiamo esplorando la strada dell’ADV attraverso Google Adwords e Facebook Ads che almeno inizialmente ci possono aiutare ad avere visibilità, se hai un prodotto bellissimo ma non lo conosce nessuno è come se non esistesse; l’ADV però non basta ed è anche un costo importante. Oggi è dimostrato che una strategia di successo fondamentale nel nostro settore è il presidio dei canali social come Facebook e Twitter, ma anche i blog.
Dobbiamo essere presenti in maniera pro-attiva al fine di coinvolgere anche utenti al di fuori di Responsa ed acquisirne di nuovi. Se poi riusciremo a far percepire all’utente che usando Responsa, e nello specifico rispondendo alle domande poste dagli altri utenti, ne trarrà lui stesso benefici in termini di visibilità ed avrà un possibile ritorno di contatti, due elementi per esempio molto importanti per un freelance che cerca di farsi un nome ma anche per un professionista affermato, allora avremmo svolto un buon lavoro di comunicazione.
Abbiamo in mente anche di lanciare a breve un concorso, qualcosa per trasmettere alle persone il messaggio che la conoscenza premia… ma non posso svelarvi altro adesso. Per qualsiasi altra domanda… http://responsa.it 😉
Non possiamo dunque che augurare il meglio a questo bel progetto ed al team che ci sta lavorando!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Pierajkhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPierajk2011-09-12 17:00:212011-09-12 17:00:21Responsa, la piattaforma italiana per condividere domande e risposte
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