Nelle scorse settimane si è tanto sentito parlare di compravendita di voti da parte dei parlamentari, tanto che su internet è nato compraunvoto.it
Ne hanno parlato anche i giornali, ma per chi ancora non lo conoscesse, Compraunvoto.it è una “nuova e rivoluzionaria piattaforma di mediazione economica dal basso che permette a tutti i cittadini di partecipare finalmente alla gestione di questo paese“.
Compraunvoto.it si rivolge a tutti coloro che si sentono vittima di un disegno di legge che li penalizza, agli studenti che rischiano di vedere il loro futuro gettato al macero, ma anche al cittadino qualunque costretto ad accettare una discarica tossica nel giardino di casa.
L’immagine che segue ci mostra il funzionamento di questa innovativa piattaforma di mediazione economica dal basso che potrebbe diventare il nuovo strumento di democrazia diretta del nostro paese:
Praticamente chiunque fosse interessato ad un particolare provvedimento, si mette d’accordo con altre persone, offrendo del denaro a un parlamentare: ognuno può avere la sua piccola legge ad personam! Se avete paura che il politico possa non mantenere la promessa, potete stare tranquilli perchè il politico verrà pagato solo dopo aver espresso la sua preferenza.
“Starà al parlamentare concordare con lo staff un modo sicuro di dimostrare il proprio voto. Basta, ad esempio, entrare ed uscire dall’aula al momento opportuno, o anche un semplice video con il cellulare”.
Attualmente il sito ha lanciato la campagna di acquisti per comprare il No al DDL Gelmini, di cui abbiamo visto un’interessante iniziativa anche da parte dei professori e degli studenti dell’Università di Alghero.
Il natale è passato, ma magari vi siete dimenticati di fare qualche regalo? Beh se siete ancora alle prese tra regali e biglietti d’auguri natalizi, potete stare tranquilli, Compra un Voto ha una soluzione anche per voi: “Per Natale, regala un soffio di democrazia! Invia il coupon che permetterà al fortunato di pilotare un voto”.
E non è finita qui, perchè il sito offre ai parlamentari l’opportunità di vendersi, arrotondando le proprie entrate con un piccolo extra direttamente contattando il form “Per chi vuole vendersi”.
Insomma come abbiamo visto su Compra Un Voto hanno pensato davvero a tutto! “Perché cercare rifugio nella contestazione o peggio nella violenza? In una cleptocrazia avanzata come la nostra bastano un po’ di soldi per decidere le sorti del paese. Rovinare le nostre belle piazze con manifestazioni e tafferugli non serve più: adesso c’è compraunvoto.it”
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-01-05 10:10:502011-01-05 10:10:50Compra un Voto di un parlamentare: il nuovo strumento di democrazia diretta! [GUERRILLA]
Spesso può essere difficile scegliere il video giusto da guardare su YouTube, capire qual’ è quello dal contenuto più interessante non è poi così semplice tra l’enorme quantità di video caricata ogni giorno…oggi ci pensa YouTube Trends, il nuovo servizio capace di individuare i video più viral del momento, filtrando i contenuti migliori.
WELCOME TO YOUTUBE TRENDS
YouTube Trends, si occuperà di segnalare agli utenti lo zeitgeist globale contenuto nella piattaforma video più grande del mondo. Questa geniale idea, nasce dal desiderio di trovare nuovi modi di identificare i contenuti più interessanti e virali tra le 35 ore di materiale audiovisivo uploadate ogni minuto sul gigantesco network, attraverso un formato facile da fruire. Individuando i video più condivisi e commentati, YouTube Trends avrebbe anche il merito di trasmettere le novità culturali e gli eventi di maggior rilievo.
Vediamo con i nostri occhi cosa realmente ci offre quest’ iniziativa..
YouTube Trends, sarà capace di offrire nuovi feed che segnalano i video più discussi e visualizzati grazie ad un nuovo particolare algoritmo; sarà disponibile una doppia collezione quotidiana di filmati, chiamata “4 a 4“, costruita sulla quantità di segnalazioni e sugli interessi dei siti web; inoltre, YouTube Trends dispone anche di un blog ufficiale in cui si discute in maniera approfondita dei contenuti più dibattuti e dei fenomeni culturali evidenziati dai dati interni. L’evoluzione di YouTube Trends rappresenterà una sorta di laboratorio per gli ingegneri del progetto che testeranno nuove modalità di scoperta, esposizione e adozione di un contenitore per le tendenze dei video più importanti e interessanti.
YOUTUBE TOP 10 VIDEOS
Un articolo molto significativo, è quello pubblicato sul blog ufficiale di YouTube riguardante la top ten 2010. Tutti i video più visti e rivisti che hanno catturato la nostra attenzione e l’immaginario collettivo di tutto il 2010, i più viral dell’anno che hanno fatto conoscere al mondo nuovi volti e nuove frasi entrate ormai nel nostro lessico comune. Rivediamo questi esilaranti momenti in pochi minuti..
Da Antonie Dodson e Dan Savage con “It Gets Better” a Justin Bieber e “The Annoying Orange”… i più cliccati, i più viral, i più visti!!
Le classifiche 2010 dei video (non musicali) e i music video più popolari le potete trovare qui.
JUSTIN BIEBER: IL PIÙ VISTO DEL 2010
Justin Bieber, soprattutto grazie al suo singolo “Baby”, non poteva non essere presente su Trends, dato che con Lady Gaga è stato l’unico artista a sorpassare un bilione di visualizzazioni. “Baby” è, tuttora, il video musicale più visto di tutti i tempi…
Differentemente dagli altri music video che hanno un picco di visualizzazioni solo iniziale, quello di Bieber si è guadagnato un pubblico vasto e soprattutto costante ogni mese.
Inoltre, come segnalato da Trends, si è notato un aumento delle visualizzazioni ogni sette giorni, precisamente ogni Sabato.
Anche se la maggiore visualizzazione durante il weekend può sembrare un fenomeno comune per i video musicali, nessuno di loro ha ottenuto lo stesso risultato di “Baby”.
Sembra che Trends sia un’ottima trovata per gli amanti del viral, per gli amanti del “passatempo utile” e anche per chi vuole essere aggiornato sulla cultura globale! E voi che ne pensate? Come vi trovate con YouTube Trends?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martina Coppolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartina Coppola2011-01-04 15:34:072011-01-04 15:34:07YouTube Trends, la piattaforma per scovare i video più VIRAL del momento!
Se volete utilizzare i social media nei vostri piani di marketing, è fondamentale che sappiate farlo nel modo giusto. Troppo spesso, in effetti, manager e responsabili della comunicazione d’impresa utilizzano i social media solo perché “è di moda” e quindi “si deve fare“, compiendo errori grossolani.
Per evitare che possiate incontrare tali problemi abbiamo allora deciso di Continua a leggere
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Alberto Maestrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAlberto Maestri2011-01-04 12:00:132011-01-04 12:00:13Wrong way! Le pratiche di social media marketing da evitare [STRATEGY]
Avrete sentito sicuramente nei giorni scorsi che l’Ipad è stato l’oggetto del desiderio del Natale 2010, non solo per i geek, ma anche per i nostri politici.
Apple non rilascia dati ufficiali delle vendite a natale e pensate che c’è chi si è inventato uno stratagemma abbastanza discutibile per capire quanti i-device (Apple iPad, iPhone 4 o l’iPod touch 4G, etc..) sono stati regalati sotto l’albero;
Il tutto si basa sull’impennata del numero di download della Facebook App nei giorni successivi al natale, nel senso che la Facebook App è la prima applicazione che tutti scaricano appena hanno un nuovo device.
Insomma le indiscrezioni su Ipad 2 e i rumor sull’uscita prevista entro febbraio, non sembrano aver ostacolato le vendite natalizie di iPad.
Questo probabilmente perchè iPad rimpiazzerà i giornali…O no? Quelli di Newsday – un sito di news con sede a New York e a Long Island, non sembrano esserne molto convinti.
😀
In realtà si tratta di un simpatico video per promuovere l’applicazione gratuita di Newsday per iPad e iPhone.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-01-04 10:00:562011-01-04 10:00:56L'iPad rimpiazzerà i giornali! O no? [MOBILE APP]
Sempre più imprese si avvicinano ad una visione “green” del mercato e cercano di adottare un atteggiamento eco-sostenibile, conquistando i consumatori con campagne al contempo attraenti.
E’ il caso questa volta della storica Volkswagen, azienda automobilistica da più di 70 anni presente sul mercato, capace di innovarsi continuamente senza perdere il suo profilo di azienda impeccabile ai desideri più nascosti dei consumatori.
La novità della casa Tedesca origina da un’attitudine tutta Alemanna legata al riciclo e all’eco-sostenibilità. Come ben sappiamo, ormai da decenni in Germania il riciclo viene incentivato, o forse è meglio dire premiato, con rimborsi in denaro che motivano la popolazione a recuperare materiale plastico e/odifficilmente smaltibile.
Questa filosofia, grazie al clima Natalizio, si è tradotta in una iniziativa molto interessante che ha visto impegnata la città di Milano con enormi contenitori blu (a richiamare il nome dell’iniziativa “Think Blue”) in cui le persone hanno gettato materiale plastico o cartaceo ricevendo in cambio un regalino di natale da aggiungere al proprio albero.
Tutti i gadget regalati sono stati realizzati con materiali ecologici e provengono dall’associazione Primarta e con essi viene allegato un opuscoletto che consiglia una serie di eco-comportamenti all’insegna della civiltà.
In questo modo Volkswagen ha avuto modo di entrare nelle case dei consumatori lasciando un ricordo di se’ più che positivo, associando alle sue già note autovetture una caratteristica prioritaria per il 2011, essere green ad ogni costo.
Per molti il passaggio al nuovo profilo si è rivelato alquanto traumatico. Tra chi ha cliccato su “Ottieni il nuovo profilo” senza sapere che non gli sarebbe stato più possibile tornare al vecchio e chi si è visto il profilo cambiato automaticamente da Facebook, le reazioni sono state piuttosto drammatiche. Basta dare un’occhiata ai commenti al post precedente sul tema. Questo post nasce per voi, facebooker insoddisfatti, compresi quelli che hanno mandato… a quel paese il social network e anche noi (che non c’entriamo nulla). Durante le vacanze abbiamo fatto un po’ di ricerche e abbiamo raccolto le segnalazioni di chi non solo è riuscito a farsene una ragione ma ha anche sfruttato il nuovo profilo per liberare la propria creatività con risultati davvero interessanti. Date un’occhiata ad esempio a questo bel profilo natalizio:
Occorre essere dei grandi artisti per farlo? Ovviamente no! Se volete lanciarvi in un art attack, Riccardo Trubiani su RTmask ci spiega come fare per stupire tutti i nostri amici di Facebook. Cliccando qui troverete le istruzioni per l’uso per rivoluzionare il vostro profilo.
Se invece preferite qualcosa del genere:
Allora sarà la Schweppes Facebook Profile App, creata dall’agenzia Super Social, a fare al vostro caso. Per provarla, potete cliccare qui. Per capire come funziona, guardate il seguente video:
Grazie a Vincenza Nigro per l’immagine del suo profilo, ad Anna Zotta per la segnalazione di RTmask e a Laurens Bianchi di Super Social per la segnalazione dell’app.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martha Burnshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartha Burns2011-01-03 17:14:492011-01-03 17:14:49Nuovi profili di Facebook: siate creativi!
Nel marzo del 2010, con l’approvazione del Decreto Legislativo sull’Audiovisivo, il product placement viene definitivamente regolamentato e liberalizzato anche in Italia. Secondo una ricerca di StageUp – Sport & Leisure Business, entro il 2012 il placement italiano varrà oltre 130 milioni di euro, con tassi di crescita annui del 30%. Un bel passo in avanti rispetto ai 35 milioni investiti nel 2005. Per capire quali direzioni di sviluppo sta già percorrendo il mercato, stiliamo su Ninjamarketing la classifica dei 10 migliori placement nazionali degli ultimi 365 giorni.
10 – Il Maestro incontra il Marketing – Labirinto Fellini & La cultura Pop degli anni ‘50
“Labirinto Fellini”, a Roma fino al 30 Gennaio, è la mostra dedicata alle opere del Maestro in concomitanza con il Festival Internazionale del Film. Tra disegni inediti, fotogrammi restaurati e testimonianze d’epoca, l’evento ripercorre anche i principali brand apparsi nelle sue pellicole: da Anita Ekberg che viaggia su Alitalia, agli enormi cartelloni pubblicitari Cinzano. Vent’anni prima di E.T. e di Spielberg.
9 – Il re incontrastato del Natale – Kuoni & Natale in Sud Africa
Il connubio tra cinema e tour operator è tra i più prolifici. Anche quest’anno, il cinepanettone muove le tende all’estero e si lega a Kuoni, inserendo all’interno del film i valori principali del brand, come la personalizzazione dell’offerta e la qualità del servizio. L’agenzia ha messo a punto inoltre attività promozionali, premi, buoni e pacchetti esclusivi con destinazione Sud Africa. Pollice su per l’iniziativa di Kuoni.
8 – Rapper in crisi di identità? Ci pensa il brand – Fabri Fibra & Adidas
Non ci sono più gli artisti di una volta. Quelli incazzosi, scostanti, ribelli. “Vip in trip” è il primo singolo tratto da “Controcultura”, ultima fatica di Fabri Fibra. Uscito a luglio e seguito da un putiferio di polemiche, è il disco in cui il cantautore marchigiano se la prende un po’ con tutti, politici, donne di spettacolo et similia. Lavoro anticonformista, dunque; tuttavia Fibra nel videoclip del brano appare inguainato in una tutina gialla Adidas – di cui il cantante è testimonial. Operazione brillantemente riuscita anche per il video del secondo singolo, “Tranne te”. Di questi tempi e con la crisi della discografia, d’altronde, come dargli torto?
7 – Le strade del Kinect sono infinite – Grande Fratello & Microsoft
Chi non ha mai guardato il Grande Fratello scagli la prima pietra! È questo che devono aver pensato in Casa Microsoft per tentare un placement proprio in uno dei programmi più seguiti del prime time. E così, tra caffettiere Bialetti, M&M e bottiglie Ferrarelle spuntate da chissà dove, i concorrenti del reality hanno dovuto superare un’improbabile prova settimanale sfidandosi a suon di coreografieDance Central. Applauso alla Microsoft, che ha trovato un bagno di notorietà con una soluzione semplice, ma efficace. Invidia per i reclusi, che si sono ritrovati XBox360 e Kinect gratis!
6 – Quando la bellezza non basta – Miss Italia & Rita Rusic
Ormai dovremmo averci fatto il callo. Miss Italia è il classico programma televisivo pieno zeppo di sponsor ufficiali, autopromozioni e quant’altro. Quest’anno, tuttavia, ci è sembrato degno di entrare nella nostra chart il caso di Miss Cinema, la cui vincitrice della fascia si è aggiudicata una prestigiosa parte nel prossimo film di Rita Rusic – guarda caso giurata dell’evento. Ad oggi, purtroppo, nessuna news sull’avvio delle riprese!
5 – Italian Style alla ribalta – Carrera & Lady Gaga
Da quando nel Novembre 2009 è uscito il video di Bad Romance, le vendite dei Carrera Champion si sono impennate. L’azienda ha saggiamente deciso di non lasciare mai sprovvista di occhiali da sole la sua star preferita: red carpet, videoclip, eventi. Tra l’altro, il legame tra LadyG e il nostro Paese sembra essere solido: non solo ha origini siciliane, ma spesso cita Donatella Versace come “musa ispiratrice” ed è diventata testimonial anche di Campari.
4 – Il marketing Gay Friendly – Fiat 500 & Ledorga
Il segmento gay è un’arma a doppio taglio: da un lato è un target in forte espansione; dall’altro, rischia di marchiare l’impresa costringendola al marketing di nicchia. Fiat si è dimostrata lungimirante e coraggiosa nel promuovere la 500 Cabrio anche in questa direzione, eletta European Gay Car 2010 dall’associazione omosessuale francese Ledorga.
3 – Un piccolo passo per l’uomo, un grande salto per il cinema: E-(Motional)
Merita il podio Armosia, una delle principali agenzie di product placement nazionali che, in partnership con Moda e Tecnologia – società che ha messo a punto la tecnologia insieme al “know how” per il product placement – ha presentato e-(motional) in anteprima quest’anno al Festival di Venezia e già menzionata qui su Ninjamarketing. L’idea è quella di puntare a rendere interattivo il trailer cinematografico, permettendo all’utente non solo di esplorare i contenuti relativi alla pellicola, ma anche di approfondire le informazioni più o meno latenti collegate ad essa: dalle location ai brand presenti al suo interno. Per ora il progetto è ancora in fase di test, ma promette di essere la nuova fase dell’interazione tra impresa e cinefili.
2 – Placement? No, grazie – Il Palio di Siena & Gran Turismo 5
Medaglia d’argento per il Consorzio per la tutela del Palio di Siena, in netta controtendenza con quanto detto finora. Nel Novembre scorso, all’uscita della nuova edizione di Gran Turismo, il celebre simulatore di guida della Sony, scoppia la diatriba tra i senesi e la casa produttrice per un utilizzo improprio e senza autorizzazione di Piazza del Campo come circuito e dei simboli delle contrade. Rinunciare ad un placement gratuito e incattivirsi una major, siamo sicuri che sia la mossa giusta?
1 – Brand cuore di mamma – Valentina Vezzali & Kinder
Le malelingue si sono accanite contro Valentina Vezzali, campionessa di scherma, che ai recenti mondiali di Parigi è salita sul podio con il figlioletto Pietro. Ai maligni è sembrato un richiamo palese al noto spot televisivo di cui madre e figlio sono protagonisti – tra l’altro, Valentina indossava cappellino e t-shirt Kinder. Malpensanti!
Dall’1 gennaio, in seguito alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Milleproroghe, sono cambiate le disposizioni in materia di wifi in Italia. Come sapete non ci sarà alcun obbligo di registrazione da parte degli utenti, mentre rimarrà l’obbligo di registrazione per gli internet point, ma non per i locali pubblici che vogliono offrire la connessione ad internet.
Il decreto è immediatamente esecutivo e sarà ri-discusso e convertito in legge in Parlamento nei prossimi mesi. Alcuni tuttavia criticano che la liberalizzazione degli accessi comporterebbe un indebolimento delle misure antimafia e antiterrorismo.
Abbiamo quindi voluto chiedere il parere di un esperto, Antonio Nicaso. Su Ninja Marketing non è la prima volta che parliamo di lui; Per chi ancora non lo conoscesse, Antonio Nicaso, è uno scrittore e giornalista nato a Caulonia in provincia di Reggio Calabria, che da anni vive in Canada, uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale. E’ docente di Storia della questione meridionale e Storia delle organizzazioni criminali al Middlebury college (Vermont, USA), nonchè autore di diversi bestseller internazionali tradotti in diverse lingue, come “Global Mafia: The New World Order of Organized Crime” e “Bloodlines: the rise and the fall of the Mafia’s Royal Family”.
Intervista ad Antonio Nicaso
Nell’immaginario collettivo quando si pensa alle mafie, si pensa al mafioso con la coppola e la lupara. Antonio, nel tuo precedente libro “La malapianta” – scritto insieme a Nicola Gratteri, avete descritto la ‘ndrangheta come “High tech e lupara”.
Le mafie si sono globalizzate. La loro principale caratteristica è l’adattabilità, cioè la capacità di coniugare vecchio e nuovo. Sono fortemente tradizionali ed estramemente innovative. Utilizzano sistemi skype per comunicare e siti internet localizzati in Paesi offshores per riciclare denaro. La ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale che utilizza di più internet per investire e riciclare i proventi delle sue tante attività illecite.
In Italia è da poco iniziato un processo di liberalizzazione del Wifi. L’articolo 7 del decreto Pisanu imponeva ai locali pubblici un farraginoso iter: dalla licenza rilasciata dal questore, alla copia cartacea di ogni documento di identità, alla conservazione di tutti i dati di navigazione per 6 mesi (da parte dell’esercente, non del fornitore del servizio), etc, etc. Tali misure sono state introdotte nel 2005 subito dopo gli attacchi terroristici di Londra. Quali implicazioni avrebbe la liberalizzazione del wifi nella lotta al terrorismo, alla mafia e alle altre forme di criminalità organizzata?
L’Hi-tech è ormai diventata una condizione imprescindibile per le mafie. Le nuove tecnologie e la globalizzazione hanno rivoluzionato il loro modo di essere e di operare.
Anche l’antimafia dovrebbe globalizzarsi, superare le barriere e sviluppare nuovi sistemi di collaborazione, altrimenti le forze dell’ordine e le magistrature dei vari Paesi continueranno a muoversi in ordine sparso, ma senza il necessario raccordo per aggredire i mafiosi, ma soprattutto i loro patrimoni.
In Francia o in Germania sarebbe inconcepibile per un gestore di un bar non mettere a disposizione dei propri clienti una connessione internet wifi. Perchè in Italia non può essere così?
In Italia, prima dell’entrata in vigore della nuova legge, i fornitori identificavano gli utenti in due modi: chiedevano il documento d’identità, la carta di credito (se la navigazione era a pagamento) oppure utilizzavano un sistema via sim. L’utente cioè telefonava o mandava sms a un numero, per avere la password con cui navigare in Wi-Fi.
Mi rifiuto di pensare che mafiosi o terroristi usassero i propri documenti d’identità o sim a loro realmente intestate. L’obbligo di identificazione dell’utente in forma preventiva non aveva senso, anche perché era già venuto meno in tantissimi altri Paesi. È opportuno, invece, registrare il traffico in forma anonima come si fa nel resto d’Europa (Francia, Germania, Regno Unito), coniugando l’esigenza di sicurezza con quella della libera navigazione. Non si può fermare la tecnologia, ma bisogna tenere alta la guardia.
***
Grazie mille Antonio per il tuo prezioso contributo!
Ora quello che possiamo augurarci è che il decreto venga presto convertito in legge, nella speranza che il 2011 sia un anno di innovazione per il nostro Paese!
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-01-03 15:31:382011-01-03 15:31:38Wifi libero in Italia: ne parliamo con Antonio Nicaso, criminologo di fama mondiale [INTERVISTA]
Martina si prepara per le vacanze natalizie, non sa ancora che resterà chiusa nella biblioteca della scuola, senza che nessuno possa accorgersi della sua assenza, perchè un’altra Martina, anzi Anitram, identica a lei, ma con gli occhi azzurri, ha preso il suo posto. '>
Conoscete L’altra – la fiction thriller in onda su Facebook? Protagonistra della storia èMartina Dego e l’altra, anzi Anitram, il nome con cui i fan hanno deciso di chiamarla.
Martina è una ragazza di 18 anni, che frequenta il quinto anno del Liceo Scientifico L. da Vinci di Castel San Giovanni, con una passione per il disegno.
Questa passione l’ha spinta a crearsi una pagina fan su cui condivide le sue creazioni e racconta, attraverso di esse, “La storia di Honami e Hoshiko”, due personaggi giapponesi creati da lei.
Nel suo status del 23 Dicembre Martina scrive “Manca poco al 23… E poi vacanze vacanze vacanze ;)”, non sa ancora che resterà chiusa per sbaglio nella biblioteca della scuola, senza che nessuno possa sentirla, nè accorgersi della sua assenza, perchè nella vita reale, un’altra Martina, anzi Anitram, identica a lei, ma con gli occhi azzurri, ha già preso il suo posto.
Comincia così L’Altra, la miniserie che fino al 30 gennaio ha raccontato la storia di Martina Dego attraverso video, immagini e aggiornamenti del suo Profilo Facebook e della sua Pagina Fan (entrambi creati settimane prima sul Social Network).
L’idea alla base di questo “Social Thriller” è di Riccardo Milanesi e della PeterPedro Produzioni Artistiche.
La serie
L’intera storia può essere rivista nella pagina fan di Martina Dego, dove oltre i video che trovate qui sotto ci sono gli status, le immagini e i commenti che hanno descritto la storia di Martina Dego.
Nonostante la diffusione di un comunicato stampa che pre-annunciava l’uscita della serie (se cercate Martina Dego su Google, trovere decine e decine di “post fotocopia” e addirittura ne hanno parlato Corriere.it, ilsole24.ore.com e Sky.it), sembra che gli oltre 2.000 fan non se ne siano resi conto: nei primi giorni si preoccupano della sua situazione (c’è chi si offre di chiamare i genitori, gli amici, il bidello, il preside, ma anche i vigili del fuoco e la polizia) e della sua salute, perchè Martina è bloccata nella biblioteca, senza poter comunicare con il mondo esterno e senza cibo.
Tra i suoi amici e fan ci sono anche diversi profili “fake” che servono pilotare la narrazione.
Beh sì, i numeri non sono enormi, ma pensate che è stata proprio la partecipazione attiva degli utenti a spingere i creatori della serie ad accellerare la storia, che inizialmente doveva “andare in onda” in undici episodi, fino al 4 Gennaio.
Infatti l’interattività e l’engagement che si sono creati attorno alla fiction hanno spinto i creatori della serie ad accellerare il racconto, anticipandone la conclusione al 30 Dicembre.
Martina Dego insomma è stato un esperimento molto interessante, probabilmente il primo in Italia nel suo genere. Volendo però fare una critica, non mi è piaciuto il fatto che per alimentare l’engagement, inizialmente le persone non sapevano che Martina era solo finzione e come ho detto prima alcuni si sono davvero preoccupati, d’altronde, come racconta la cronoca in tv, il tema di ragazzini scomparsi è sempre molto attuale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-01-03 15:00:572011-01-03 15:00:57Martina Dego e L'altra, la "social fiction" thriller in onda su Facebook
Fatta la dovuta premessa di inizio anno, restiamo in tema: le vacanze natalizie sono un periodo in cui le bevande alcoliche sono molto spesso presenti sulle nostre tavole o in generale nelle nostre serate. Quindi immagino che vi sarà capitato sicuramente di accendere il computer dopo aver bevuto un pochettino.
Il Social Media Sobriety Test
Questa situazione potrebbe essere leggermente rischiosa, poichè potreste trovarvi a scrivere delle cose che ai vostri amici/conoscenti potranno sembrare un po’ assurde, con il tanto conseguente quanto scontato “ma sei ubriaco?” da parte loro. Per evitare questi spiacevoli inconvenienti, esiste un addon per Firefox o Chrome chiamato Social Media Sobriety Test.
Dopo averlo installato, potrete configurare quali siti monitorare ed in quali fasce orarie: se proverete a scrivere su uno dei siti impostati come da controllare verrete sottoposti ad un piccolo test come un problemino di matematica, oppure riconoscere quale parte dello schermo lampeggia. Ovviamente in caso di risposta esatta non succederà nulla ed il vostro post sarà normalmente pubblicato, ma nel caso che la risposta sia sbagliata l’addon vi bloccherà, evitandovi l’imbarazzo. Nella parte destra del sito ufficiale troverete anche una serie di post evitabili, selezionati su Twitter.
Se invece state scrivendo sul vostro blog e non su un social network, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, perchè essendo amministratori potreste trovarvi a modificare anche l’aspetto delle pagine (font, colori, immagini). Per darvi un’idea di quello che potrebbe accadere, la slovacca Zaraguza Digital ha sviluppato una web app che vi mostra il vostro sito in versione “alcoolizzata”. Vi basta digitare l’URL e poi spostare il bicchiere di vino sulla barra in basso: a zero è tutto normale, aumentando il tasso alcolico invece vi ritroverete delle cose assurde, fino alla chicca finale del livello massimo, che però non vi anticipo.
Io ho provato con Ninja Marketing, ed ecco il risultato che avremmo se il nostro Emanuele si mettesse a modificare il layout del blog da ubriaco (e non dite che ci sarebbe poca differenza!), oppure noi contributor scrivessimo dopo qualche bicchiere di troppo (guardate i titoli degli articoli, i riassunti, le immagini, gli errori di battitura, la scia di bacini che segue il puntatore e gli avatar). Diciamo che i LOLcats spopolerebbero ancora di più sul web, e il Comic Sans diventerebbe ancora più usato (grandissima ironia verso dei veri e propri fenomeni virali del momento).
N.B: In tutto ciò, BEVETE RESPONSABILMENTE, e non scrivete dopo aver bevuto (ma soprattutto NON GUIDATE).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Luigi Ferrarahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuigi Ferrara2011-01-03 14:00:382011-01-03 14:00:38Buon Anno! E non postate quando siete ubriachi!
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