Sono davvero pochissimi i posti ancora disponibili per partecipare alla Ninja Academy in Social Media & Mobile Marketing che si terrà a Milano il 21 e 22 gennaio!

Il Ninja Candy, come sapete è terminato. In attesa di sapere il risultato della giuria, ecco la candidatura di Francesco Astolfi! ;-)

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Social Media e Mobile Marketing: il ninja candy di Francesco Astolfi #Ninjacademy

Sono davvero pochissimi i posti ancora disponibili per partecipare al corso di specializzazione in Social Media & Mobile Marketing powered by Ninja Academy che si terrà a Milano il 21 e 22 gennaio! Il corso sarà tenuto da tre Ninja Master d’eccezione: Mauro Rubin (CEO di Joinpad), Simone Tornabene (CMO di Viralbeat) e Alex Giordano (Strategic Planner di Ninja LAB).

Come sapete il Ninja Candy è terminato: la candidatura più bella/interessante/creativa vincerà un ingresso gratuito al Corso, ma tutte verranno pubblicate nella home page di Ninja Marketing e nella sezione Mobile di Ninja Marketing.

In attesa di sapere chi sarà il vincitore di questo Ninja Candy, ecco la candidatura che Francesco Astolfi ha pubblicato sul blog Web Copywriter!

To iPhone or not to iPhone?

Dubbi amletici. Crisi esistenziali. Dolori dei giovani Werther del terzo millennio. Paranoie psichedeliche alla Dostoevskij. Paure dell’ignoto che lacerano le coscienze delle nuove generazioni.

Di cosa sto parlando? Non della recente e controversa campagna sull’energia nucleare. E nemmeno della difficile scelta che spetta ai giovani d’oggi: se sia più giusto (per sè e per il Paese) lasciare l’Italia per un futuro migliore all’Estero o rimanere nel Bel Paese per tentare di ricostruirlo.

No. Sto parlando di una decisione molto più tormentata e straziante, che attanaglia centinaia di migliaia di giovani in tutto il mondo. Che riempie migliaia di forum e blog in tutte le lingue. Che arrovella e alambicca i cervelli più acuti del millennio. Acquistare o no l’iPhone?

Ci decine di ragioni per possedere questo smartphone. Ma che dico!, migliaia di ragioni, almeno tante quante sono le sue apps.

Molti dicono che è un oggetto fantastico per le Mappe, altri per iPod integrato, altri per il web browsing in mobilità. Certamente ci sono molti altri buoni motivi per usarlo (tipo per guardare al buio e/o per giocare a nascondino). Ecco quelle che secondo me sono davvero le vere ragioni per le quali dovresti correre in questo istante nell’Apple Store più vicino ad acquistarne uno.

toilet iphone

L’iPhone ha rivoluzionato per sempre l’utilizzo del WC

  1. Avere in calce alle email Inviato da iPhone è un segno di inestimabile valore. Tanti, compreso io, l’hanno acquistato solo per quello. In fondo, acquistare è un atto sociale: e perchè non dirlo al mondo? (Vantandosene!)
  2. Non essere emarginato dal gruppo: quando ero teenager io, il segno distintivo era lo scooter truccato e le Dr. Martens. Oggi è l’Iphone. Essere senza iPhone è come non avere il cellulare. Se non hai un iPhone tanto vale fare controtendenza telefonando dalle cabine a gettoni.
  3. Tecnologia al cesso. Esiste una fenomenologia della defecazione pre e post-iPhone. La prima è costituita da letture più o meno alte, da Kant a Topolino passando per Oggi. L’avvento dell’iPhone ha rivoluzionato tutto il rito dell’evacuazione, trasformandolo in un atto estetico-tecnologico e sociale (Twittare e andare su Facebook sono le attività più ricorrenti).
  4. L’iPhone è very fashion. Il Nokia è così maledettamente indistruttibile! Il Samsung è così finto-fighetto. E l’Lg è così ridicolmente fuori moda! Vuoi mettere con l’iPhone e con le cuffiette bianche che stanno bene con il tuo abbigliamente metrosexual e con le sneakers di Bikkembergs?
  5. L’iPhone allunga la vita. Se fumi, avrai una buona ragione per smettere di fumare: il costo esorbitante dell’iPhone (compreso ricariche o abbonamento) ti indurrà a smettere di fumare: la medesima cifra di permetterebbe di acquistare 300 pacchetti di sigarette. Che equivalgono a 6.000 sigarette. Considerando che ogni sigaretta significa 10 minuti di vita in meno, vivrai come minimo 41 giorni in più.
  6. Puoi finalmente tornare bambino. Giocare con le migliaia di games disponibili nell’Apple Store è terribilmente divertente. Può creare dipendenza, insonnia e disturbi alimentari. Prima o poi ti ritroverai in treno a giocare per ore, compulsando il vetrino con le dite come un ossesso. E magari dimenticandoti di scendere alla tua fermata. Ma ti permette di regredire all’infanzia senza sensi di colpa. Anzi, con stile.

Ti ho convinto, vero? La vita è troppo breve per avere un cellulare sfigato!

PS: Vuoi vincere un ingresso gratuito per il Corso Ninja Academy in Social Media & Mobile Marketing? Io si. :)

***

In bocca al lupo Francesco! 😉
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6 motivi per cui Apple comunicherà meglio nel 2011 [ADVERTISING]

Il 2010 è stato un anno interessante per Apple. Ma cosa potrebbe – o dovrebbe! – succedere alla sua comunicazione nel 2011? Traduciamo un articolo tratto da Ideaswilltravel.

“Fa male dirlo, ma la campagna Ipad 2010 è l’esempio più noioso e banale di consumer communication che possa esserci. Quasi un infinito demo di prodotto, per di più con protagonisti felicemente pigri e privi di qualsiasi lato interessante. Dopo il rilancio del brand con la campagna “Crazy Ones” nel 1998, il marketing di Apple pare ora essere agli antipodi.

Questa campagna rischia di mettere a dura prova la passione dei fan per il mondo Apple. Ecco perché ci sono 6 ragioni per le quali gli spot Apple nel 2011 saranno migliori dell’anno appena concluso. Magari non si toccheranno i livelli gloriosi di “1984“, ma almeno non si raschierà il fondo come nel 2010.

1- Niente prodotti buzz-worthy

Per la prima volta dopo anni, la linea di prodotto sarà caratterizzata per lo più da aggiornamenti sul lato hardware: iPad 2, iPhone 5,  iPod Nano 7. Ricordate il buzz sovrumano ad inizio 2010? Non ci sarà quest’anno. Se i prodotti maturi sono belli per il mercato, Apple non dovrà affrontare un altro round di “Steve Jobs presenta iQualcosa”. Ma ci sarà bisogno di glamour.

2 – La creatività di TBWA/Chiat/Day

Immaginate di assumere i migliori storyteller creativi del mondo e di chieder loro di inventare un demo di prodotto di 2 minuti… e poi ancora un altro… e un altro. Alla fine, scatterà l’intuizione giusta e presenteranno a Steve Jobs una raffica di fantastiche idee… e lui a sua volta non potrà fare altro che scegliere qualcosa di assolutamente geniale.

3- Ormai tutti sanno toccare

Apple ha dimostrato nel 2003 che essere smart non significa necessariamente essere complessi, almeno per i telefoni. Da allora, la competizione è stata una partita di recuperi incessanti, e anzi molti si stanno avvicinando pericolosamente al leader. Nonostante le guerre di proprietà intellettuale sulle interfacce, Samsung, HTC, HP, Blackberry, Motorola, Dell ed Asus stanno trasformando le interfacce Fingertouch in elementi mainstream. Con sempre più gadget comparabili, limitarsi a mostrare il funzionamento di iPad e iPhone non basterà più ai fini della differenziazione.

La storia non mente mai. Vi ricordate la prima campagna per iPod? No, quella è la seconda. Ecco la prima:

Prima che i ballerini-silhouette divenissero delle icone culturali, Apple spiegava il funzionamento dell’iPod. Ed oggi siamo esattamente a quello stesso punto con l’iPad!

4- Lo tsunami di investimenti per Windows Phone 7

Nonostante Microsoft abbia perso la battaglia per il dominio nel segmento smartphone, Apple rischia comunque di incassare un brutto colpo da Windows Phone 7. Microsoft è arrivata tardi sulla pista da ballo, ma ha ancora abbastanza denaro per inondare il mercato televisivo; ha già speso 500 milioni di USD per il lancio di Windows Phone e gli investimenti si manterranno ancora alti, per evitare di fare un buco nell’acqua! Quindi, per tenerle testa, Apple dovrà proprio darsi una scossa di stile.

3 – Il possente Android

Nel 2010 Google Android OS ha superato Apple IOS. Nei prossimi 3-4 anni, diventerà il leader mondiale dei mobile OS . Già oggi i dispositivi Android fanno tranquillamente tutto ciò che un iPhone o un iPad può fare, e lo fanno altrettanto bene. Ma quello che dovrebbe davvero far riflettere Apple è che Google sta iniziando a rilasciare le sue innovazioni prima su Android. Come il nuovo 3D abilitato per Google Maps che funziona anche offline: uno straordinario vantaggio di usabilità. Questo dovrebbe rendere i ragazzi di Cupertino alquanto nervosi… e la comunicazione Apple migliore.

6- Steve Jobs deve essersi annoiato

Nel corso degli anni Steve Jobs ha informato, influenzato e firmato molte campagne pubblicitarie memorabili. Tuttavia, Apple non mette a punto una campagna iconica dal 2006 (Mac vs PC). Steve, direi che è ora! O no?”

Ted Williams, da senzatetto a “voce d'oro” d'America grazie a YouTube

E’ proprio il caso di dirlo: Ted Williams, un homeless come tanti, è passato dalle stalle alle stelle, e tutto questo grazie ad un video pubblicato su Youtube che ha mostrato a tutto il mondo le sue performance di “ugola d’oro”.

Siamo a Columbus, in Ohio. Tutto comincia quando un giornalista del “The Columbus Dispatch registra un video ad un senza tetto di nome Ted Williams (con problemi di droga e alcol alle spalle) che abitualmente si ‘esibisce’ su una delle strade più trafficate della sua città.

Ted è un ‘barbone’ come tanti ma ha un grande dono, la sua voce sembra uscita direttamente da una radio o da un film, e per racimolare qualche dollaro inscena dei finti spezzoni di radio per gli automobilisti fermi al semaforo.

Il 4 gennaio 2011 il video girato dal giornalista finisce in rete, in particolare su Youtube, e nel giro di pochi giorni la commuovente storia di Ted impazza su internet. Il clochard non si droga e non beve da anni, e la sua voglia di rinascita ha colpito gli utenti del web (ad oggi oltre 6 milioni di visualizzazioni!!), che chiedono per lui una nuova opportunità nel mondo radiofonico.

Con quel video la vita di Ted è completamente cambiata. Ora ha un contratto di lavoro con una radio locale, dozzine di interviste nelle prossime settimane per radio e tv nazionali e un’offerta di lavoro come speakers per i Cleveland Cavaliers (squadra dell’NBA).

Anche questa volta Il potere di internet si è mostrato con tutta la sua efficacia e velocità.  Possiamo dire che il 2011 è iniziato in maniera particolarmente virale..quali saranno i prossimi video cult dell’anno??

Lo sapremo presto.
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Micropagamenti e redistribuzione: donate un po' del vostro Flattr-Love con un solo click

Donate ai Ninja un po' del vostro Flattr-LoveDalla mente del fondatore di Pirate Bay, Peter Sunde, è nato nel 2010 Flattr, il primo sistema di micro-donazioni che vi permette di sostenere i vostri siti o blog preferiti con un semplice click!

Le feste natalizie sono ormai passate, ma se vi sentite particolarmente buoni oppure semplicemente volete dare una mano a chi ogni giorno vi fa scoprire tante cose nuove e interessanti, non potete perdere quest’occasione.

Insomma un sistema democratico e meritocratico per premiare coloro che offrono i contenuti migliori in un’ottica di condivisione e collaborazione. Il sistema somiglia molto a quello di Digg o OKNotizie, ma al posto di un semplice “thumbs up”, verranno messi in circolo dei soldi veri.

Per festeggiare il traguardo dei 4000 articoli, anche noi di Ninja Marketing abbiamo deciso di aprire un account su Flattr! D’ora in poi ogni volta che vi piacerà un nostro articolo potete regalarci un po’ del vostro Flattr-Love cliccando qui oppure sull’apposito Flattr-pulsante!

Esempio pulsante Flattr

Ecco i passi che dovete seguire se volete sostenere i vostri prediletti:
– Iscrivetevi al sito http://flattr.com
– Caricate il vostro conto con un minimo di 2€
– Decidete quale parte del vostro budget utilizzare ogni mese
– Cliccate sul pulsante Flattr riferito al vostro sito preferito

Alla fine del mese la somma da voi decisa viene divisa tra tutti coloro che avete deciso di aiutare. Se invece non cliccate su nessun sito, la quota mensile verrà data in beneficenza.

Se invece volete ricevere delle microdonazioni per i contenuti da voi prodotti bastano due semplici passaggi:
– Cliccate su “Add a thing” dal vostro profilo
– Aggiungete il pulsante Flattr sui vostri contenuti

Ecco il video che spiega come funziona:

Di chi è Facebook? Di Bono Vox!

Si è tanto parlato dell’investimento di 450 milioni di dollari da parte di Goldman Sachs, che intanto fa sapere ai propri clienti che Facebook ha superato i 600 milioni di utenti.

Ma con chi spartirà il resto della torta? Secondo thenexweb.com, tra i proprietari del social network per eccellenza ci sono Mark Zuckerberg, alcuni membri dello staff di Facebook,  il fondatore di Napster Sean Parker, i due co-fondatori di Facebook Dustin Moskovitz e Eduardo Saverin (nomi che vi ricorderanno sicuramente qualcosa se avete visto The social network) e a sorpresa troviamo Bono Vox che possiede, attraverso la sua società d’investimenti Elevation Partners, una fetta persino maggiore di quella di Goldman Sachs.

Trovato qui.

ItaliaCamp non si ferma: il 4 febbraio sarà a Bruxelles [EVENTO]

In partenza per Bruxelles senza valigia?
Certo, per partecipare al Barcamp servono solo le idee.

Originali, costruttive, ingegnose, semplici, rivoluzionarie, geniali, risolutive, uniche, condivisibili, realizzabili, vere. Questi e molti altri ancora potrebbero essere gli attributi delle idee che stanno correndo in Rete per arrivare puntuali il 4 febbraio.

L’appuntamento internazionale del concorso “La Tua idea per il paese” promossa dall’Associazione ItaliaCamp, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, arriva dopo quelli di Roma e Lecce. Come nelle precedenti, anche in questa occasione un qualificato comitato scientifico sarà chiamato a selezionare le dieci idee migliori tra tutte quelle proposte.

Il processo di raccolta delle idee avviene virtualmente sulla Rete (compilando l’apposito form d’iscrizione).

I partecipanti possono presentare la propria idea secondo le seguenti aree di interesse: Ricerca, Scienza e Tecnologia; Energia, Infrastrutture e Ambiente; Economia, Finanza e Mercati; Politica, Istituzioni e Pubblica Amministrazione; lavoro e Impresa; Cultura e Società.

Sei uno studente, un ricercatore, un imprenditore, un professionista o giovani in cerca di occupazione? Chi sei tu? Non importa, chiunque tu sia potresti avere in tasca una buona idea: un’idea di valore per l’Italia.
Non lasciarti sfuggire l’occasione di esprimerla ad alta voce, il Barcamp di Bruxelles potrebbe darti questa opportunità. Coglila.
Regolamento, modalità d’iscrizione e di partecipazione al concorso si trovano sul sito www.italiacamp.it

GROM: quando il gelato non è solo il più buono del mondo, ma anche il più bravo.

Ho mangiato il mio primo ed unico gelato Grom nell’aprile 2008, a Torino. Non ho mai smesso di dire che fosse il più buono del mondo, e credetemi, io di gelati ne mangio tanti.

Grom significa responsabilità sociale. Non si tratta solo di gelato. Ma partiamo dall’inizio.

L’azienda Grom nasce a Torino nel 2003, con la prima gelateria in centro. L’idea è di due trentenni italiani,  Federico Grom, economista, e Guido Martinetti, enologo, i quali hanno dato il via, in meno di 10 anni, ad una azienda dalla filosofia così robusta da conquistare il mondo.

Il laboratorio è sempre lo stesso, a Torino. Lì vengono mescolate le materie prime, prive di emulsionanti, che lo rendono quindi più duro dei gelati comuni, e i composti vengono distribuiti 3 volte a settimana nei punti vendita, una quarantina in Italia e in alcune grandi città nel mondo: New York, Malibu, Tokyo e Parigi. Il gelato è il più buono del mondo, in qualsiasi punto vendita Grom lo mangerai.

Tutto qui? No, c’è dell’altro. Le materie prime sono tutte di altissima qualità. Ai limoni di Amalfi e alle fragoline di Ribera, carissime e coltivate solo in Sicilia, si affiancano i frutti di MuraMura, progetto nato nel 2007 che prevede la coltivazione, in 10 ettari a Castiglione d’Asti, di frutta, ovviamente bio, attraverso la rotazione delle colture tipiche del Medioevo. Il tutto circondato da api, le quali impollinano le piante e producono un miele completamente bio, che viene regalato agli amici e ai clienti più fedeli. Insomma, l’eccellenza è un ossessione, ed è il segreto del successo.

Ma ciò che rende Grom una azienda moderna è la responsabilità sociale. Per essere una grande impresa oggi devi curarti del mondo, tutelare il territorio che ti circonda, le persone che lavorano con te e i consumatori. Grom l’ha capito subito, e ha dato il via al progetto: Grom loves world. E questo mondo lo ama davvero. Durante la coltivazione non viene utilizzata nessuna materia plastica, ma solo materiali biodegradabili. La carta utilizzata, per esempio, proviene esclusivamente da foreste gestite in modo responsabile. In tutti i negozi è attiva la raccolta differenziata e tutta la plastica è stata eliminata a favore del Mater Bi, un materiale straordinario. Biodegradabile, riciclabile e contenente fonti rinnovabili di origine agricola, esso viene utilizzato per i cucchiaini e il rivestimento interno delle coppette.

È importante sottolineare un’iniziativa, l’ennesima, che rende questa azienda una dei fiori all’occhiello del business italiano. Grom collabora con l’Associazione Italiana Celiachia. Tutti i gusti, tranne quelli contrassegnati da una spiga, sono gluten free e quindi idonei per la dieta dei clienti celiaci.

Il prezzo è poco più della media: 2,50 euro per il cono piccolo e 3,50 per quello grande. 1kg, invece, costa 24 euro. Insomma, non resta che cercare la gelateria Grom più vicina e provare il gusto del mese, che per inciso è Tiramisù, uno dei miei preferiti.

Questo è il primo articolo che scrivo in quanto membro del clan. Cosa aspettarsi? Non sono mai stata la prima della classe e ciò che mi spinge è la curiosità, motore della mia vita. Spero, semplicemente, di raccontarvi storie di business interessanti e particolari, che appassionano me e spero appassionino voi.

Oggi è l'ultimo giorno sia per partecipare al Ninja Candy e vincere un ingresso gratuito che per iscrivervi alla Ninja Academy in Social Media & Mobile Marketing con lo sconto dell’early booking!

A proposito di Ninja Candy, ecco la candidatura di Paolo Simonetta! ;-)

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Social Media e Mobile Marketing: il ninja candy di Paolo Simonetta #Ninjacademy

Manca davvero pochissimo al primo corso di specializzazione in Social Media & Mobile Marketing powered by Ninja Academy, che si svolgerà il 21 e 22 gennaioMilano! Come sapete il corso sarà tenuto da tre Ninja Master d’eccezione: Mauro Rubin (CEO di Joinpad), Simone Tornabene (CMO di Viralbeat) e Alex Giordano (Strategic Planner di Ninja LAB).

Oggi è l’ultimo giorno sia per partecipare al Ninja Candy e vincere un ingresso gratuito che per iscrivervi con lo sconto dell’early booking!

A proposito di Ninja Candy, la recensione più bella/interessante/creativa vincerà un ingresso gratuito al Corso, ma tutte verranno pubblicate nella home page di Ninja Marketing e nella sezione Mobile di Ninja Marketing.

Ecco la candidatura che Paolo Simonetta ci ha inviato nella pagina fan di Ninja Academy su Facebook!

Come mi sono convertito all’Iphonoteismo senza accorgermene

Alla base di tutte le religioni esiste una fase di incubazione, che molto spesso passa attraverso un percorso di patimento fisico. Al termine di una lunga e tortuosa via di dolore, il soggetto giunge alle nuove conoscenze. Esattamente così, dopo l’acquisto del mio Iphone è iniziata la mia strada di sintomi.
Un percorso che, applicazione dopo applicazione, mi ha svelato la verità dell’Iphonotesimo.

Ecco il mio calvario in 5 rigorosi punti:

Stadio 1: Diminuzione della capacità di concentrazione
Inizi a leggere le news da Safari, a smanettare con Skype e gestire il tuo Calendario. Fin qui sei ancora a posto. Poi un giorno scopri che la tua concentrazione su Angry Birds non ti permette di sentire i rumori esterni. Al lavoro ti è sembrato di vedere un collega vestito come il protagonista di Assassins Creed: il percorso è iniziato

Stadio 2: Difficoltà di deambulazione
“Ti muovi che facciamo tardi per il teatro!”. La tua ragazza inizia ad avere qualche sospetto perchè mentre camminate insieme fai passare ogni volta due rossi prima di attraversare: devi controllare le notifiche di Facebook. Da un incrocio all’altro potrebbe esserci qualcosa di importante. Pensi che sia il peggio? Aspetta di arrivare al punto in cui controlli su Fuorsquare se puoi diventare Mayor di un semaforo.

Stadio 3: Disfasia linguistica
“Ti ho uozzappato il retweet che ho letto su Osfoora. Forse il DevTeam fa uscire il jail a breve. Controllo su Hootsuite e questa volta spero sia untethered. Non so se ho l’ecid ma confido in Cydia. Stasera metto su IBlacklist e mi trovi solo su IM+”
Hai capito tutto? Se sì sei spacciato.

Stadio 4: Allucinazioni
Sei alla frutta. Non riesci più nemmeno a stare a cena con gli amici. Ti hanno sorpreso più volte a fotografare i cibi prima di mangiarli. Blateri qualcosa su Foodspotting, e vedi volti che ti compatiscono. Quando guardi le nuvole ci vedi le icone delle applicazioni. In questo esatto istante fuori dalla tua finestra sta passando una nuvoletta che sembra proprio il logo di Gowalla.

Stadio 5: Elaborazione della religione
In auto segui il navigatore al posto che guardare la strada, anche se la conosci. Perchè è lui che fa la strada. Non si limita a indirizzarti. Se anche ti costringe a tagliare per un campo di patate non hai nulla da obiettare. Anzi, magari ti ha aumentato il punteggio di Waze. I ristoranti? Nascono su Tripadvisor. Gli orari delle ferrovie? Li fa ProntoTreno. La tv? Una replica di YouTube.
Quando anche le cartoline postali le mandi dal tuo Iphone ci sei! Non ti devi più nascondere, puoi rivelare al mondo la tua illuminazione.
L’Iphone non è un mezzo, ma è la sorgente della conoscenza.
Hai un’unica speranza: il corso della Ninja Academy. O ti salva o fai adepti.

***

In bocca al lupo Paolo! 😉
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Per chi avesse pensato che l'Apps Economy non toccava anche i piccoli consumi di ogni giorno eccovi Square e Bump. Questa notiza nasce dalla Settimana del Mobile Marketing, che promuove il primo corso in “Social Media & Mobile Marketing”. Square promette la futura prossima rivoluzione nei pagamenti con carta di credito. Disponibile solo sul mercato americano si appresta alla sfida con Bump, appoggiato dagli investitori e dalla recente partnership con Paypal.  Che si tratti davvero dell'inizio di una nuova era senza più il "profumato" contante?

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L’Apps Revolutions farà scomparire i contanti? Eccovi Square e Bump! [Ninja Shot]

Questa notiza nasce dalla forza e dall’impegno di tutti noi Ninja, in occasione di questa Settimana del Mobile Marketing, di scovare le notizie più interessanti e  innovative della Rivoluzione della Apps Economy e per introdurvi a presentarvi al meglio il primo corso in “Social Media & Mobile Marketing”.

ninja shot mobile marketing kunai

Square lanciato nel febbraio del 2009, è  un nuovo metodo di pagamento promosso da Jack Dorsey (cofondatore di Twitter) e Kevin Rose. Questo servizio promette una prossima rivoluzione nei pagamenti con carta di credito.

L’applicazione al momento è disponibile solo sul mercato americano e su: iPhone, iPad o iPod touch e viene valutata oltre i 50 millioni di dollari, scaricabile gratuitamente dall’App Store e ti arriva a casa il piccolo lettore di carte di credito.

Vediamo come funziona

Il pagamento avviene tramite lo “square”, il cubo che vedete nell’immagine, cioè un lettore di carte di credito viene inserito nell’uscita jack del vostro smartphone (ora solo disponibile per iPhone, domani altri modelli). Questo lettore ci permetterà di processare le carte di credito e in seguito potremo inserire l’importo, il codice di protezione e la firma direttamente sul display.

Una volta pagato, otterrai la tua ricevuta tramite e-mail o nel telefono con possibilità di accedere direttamente tramite internet. Eccovi un esempio di ricevuta:

Se ti stai chiedendo quanto costa tutto questo marchingegno, la risposta è niente. O quasi. Square tratterrà il 2,75% più 15 centesimi di dollaro per transazione, contro 2,90% più 30 centesimi dei POS.

Con la diffusione di questa tecnologia, chiunque è registrato sulla piattaforma e ha Square potrà ricevere pagamenti da chiunque abbia una carta di credito. Quindi ad esempio anche i piccoli commercianti o liberi professionisti hanno la possibilità di far utilizzare ai loro clienti la carta di credito come metodo di pagamento e con spese davvero minime.

Una cosa e’ certa: Square potrebbe cambiare il mondo del commercio in maniera sostanziale – anche se sicuramente dovremo attendere il suo arrivo sul mercato europeo.

Un temibile rivale

Non dimentichiamoci che qui, in Europa, troverà un osso duro: Bump, la tecnologia che permette di scambiare dati tra due dispositivi mobile “scontrandoli” tra di loro e che nel 2010 ha visto i suoi numeri triplicati.

– L’applicazione è stata scaricata 25 milioni di volte e ha raggiunto 7 milioni di utenti attivi.

– Negli ultimi cinque mesi il traffico giornaliero diretto al suo sito è quintuplicato

– Il giorno di Natale gli utenti dell’app hanno scambiato in media 20 foto al secondo

Il successo ha attirato l’attenzione degli investitori e permesso di raccogliere un totale di 20 milioni: tra gli investitori l’ultimo è Andreessen Horowitz (lo stesso che ha partecipato all’ultimo round di investimenti che ha fatto raccogliere a Groupon 950 milioni di dollari).

Gli investitori credono in questa tecnologia e infatti, dopo l’esordio con i dati dell’agenda, le foto e i file musicali, oggi permette anche di trasferire denaro attraverso PayPal App che ha ottenuto in licenza la tecnologia.

Per PayPal è una grande occasione, per Bump è un passo di importanza unica. Per il mondo dei pagamenti in mobilità potrebbe essere una piccola svolta, e lo stesso meccanismo di Jack Dorsey potrebbe soffocare sul nascere.

Ecco le Apps 😉

SquareBumpPayPal

McDonald's e la sua campagna di guerrilla: Fiammiferi a forma di patatine e porta vivande oversize!

USA– Per ricordare che McDonald’s è aperto 24/24h, pronto a soddisfare ogni improvviso peccatuccio di gola, la famosa catena di fastfood ha organizzato una divertente operazione di guerilla.

Scatoline di fiammiferi a forma di sacchettino di patatine hanno riempito bar e altri luoghi ricreativi e di svago,mentre all’interno e ben in vista è stata affissa la scritta “24 ore” e il famoso slogan “I’m loving it”; stickers adesivi con il medesimo messaggio sono stati appiccicati ai parabrezza posteriori e agli specchietti retrovisori di moltissime autovetture. Infine, un cartellone gigante ricorda che a qualsiasi ora della notte McDonald’s è sempre aperto .

Ma quando si tratta di guerilla, quella vera, non ci si può fermare davanti a nulla e così McDonald’s attraversa l’oceano per approdare in Nuova Zelanda dove con un concept semplice e diretto: per promuovere il nuovo Mcmuffin Massive B, uomini e donne vanno in giro con un sacchetto porta vivande oversize su cui a lettere cubitali è scritto “Massive McMuffin Breakfast è servito”. Che sia a Wellingthon o negli Stati Uniti il messaggio è chiarissimo: dove c’è McDonald’s c’è guerrilla!

trovato qui e qui.

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