Ho mangiato il mio primo ed unico gelato Grom nell’aprile 2008, a Torino. Non ho mai smesso di dire che fosse il più buono del mondo, e credetemi, io di gelati ne mangio tanti.
Grom significa responsabilità sociale. Non si tratta solo di gelato. Ma partiamo dall’inizio.
L’azienda Grom nasce a Torino nel 2003, con la prima gelateria in centro. L’idea è di due trentenni italiani, Federico Grom, economista, e Guido Martinetti, enologo, i quali hanno dato il via, in meno di 10 anni, ad una azienda dalla filosofia così robusta da conquistare il mondo.
Il laboratorio è sempre lo stesso, a Torino. Lì vengono mescolate le materie prime, prive di emulsionanti, che lo rendono quindi più duro dei gelati comuni, e i composti vengono distribuiti 3 volte a settimana nei punti vendita, una quarantina in Italia e in alcune grandi città nel mondo: New York, Malibu, Tokyo e Parigi. Il gelato è il più buono del mondo, in qualsiasi punto vendita Grom lo mangerai.
Tutto qui? No, c’è dell’altro. Le materie prime sono tutte di altissima qualità. Ai limoni di Amalfi e alle fragoline di Ribera, carissime e coltivate solo in Sicilia, si affiancano i frutti di MuraMura, progetto nato nel 2007 che prevede la coltivazione, in 10 ettari a Castiglione d’Asti, di frutta, ovviamente bio, attraverso la rotazione delle colture tipiche del Medioevo. Il tutto circondato da api, le quali impollinano le piante e producono un miele completamente bio, che viene regalato agli amici e ai clienti più fedeli. Insomma, l’eccellenza è un ossessione, ed è il segreto del successo.
Ma ciò che rende Grom una azienda moderna è la responsabilità sociale. Per essere una grande impresa oggi devi curarti del mondo, tutelare il territorio che ti circonda, le persone che lavorano con te e i consumatori. Grom l’ha capito subito, e ha dato il via al progetto: Grom loves world. E questo mondo lo ama davvero. Durante la coltivazione non viene utilizzata nessuna materia plastica, ma solo materiali biodegradabili. La carta utilizzata, per esempio, proviene esclusivamente da foreste gestite in modo responsabile. In tutti i negozi è attiva la raccolta differenziata e tutta la plastica è stata eliminata a favore del Mater Bi, un materiale straordinario. Biodegradabile, riciclabile e contenente fonti rinnovabili di origine agricola, esso viene utilizzato per i cucchiaini e il rivestimento interno delle coppette.
È importante sottolineare un’iniziativa, l’ennesima, che rende questa azienda una dei fiori all’occhiello del business italiano. Grom collabora con l’Associazione Italiana Celiachia. Tutti i gusti, tranne quelli contrassegnati da una spiga, sono gluten free e quindi idonei per la dieta dei clienti celiaci.
Il prezzo è poco più della media: 2,50 euro per il cono piccolo e 3,50 per quello grande. 1kg, invece, costa 24 euro. Insomma, non resta che cercare la gelateria Grom più vicina e provare il gusto del mese, che per inciso è Tiramisù, uno dei miei preferiti.
Questo è il primo articolo che scrivo in quanto membro del clan. Cosa aspettarsi? Non sono mai stata la prima della classe e ciò che mi spinge è la curiosità, motore della mia vita. Spero, semplicemente, di raccontarvi storie di business interessanti e particolari, che appassionano me e spero appassionino voi.