Appassionati di cucina, chef, esperti ai fornelli, “buone forchette“, attenti alle linea, o lavoratori con poco tempo per preparare pranzi e cene, ognuno di loro ha sempre tenuto almeno un foglio in cui annotare ricette di tutti i tipi, da quelle più particolari, a quelle della “tradizione” tramandate da nonne e zie, ai ritagli raccolti qua e là tra le pagine dei giornali.
Internet permette di risolvere un dubbio sulla preparazione, trovare un’idea per una cena o uno spunto per un dessert particolare con pochi click e Google, che indovina sempre i trends, ha infatti dedicato un’apposita area alla ricerca di ricette. Il web 2.0, però, non poteva lasciare fuori gli amanti della cucina e così, tra i vari social network, spunta Recipefy, un’idea “made in Italy”, figlia di Extendi, famosa anche per altri progetti sviluppati con Ruby on Nails.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Pierajkhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPierajk2011-04-12 11:00:272011-04-12 11:00:27Recipefy, il Social Network che ti prende per la gola
In ritardo di alcuni giorni rispetto a quanto preventivato dal programma, a causa dell’elevato numero di progetti pervenuti, H-Farmventures annuncia i risultati del suo primo round di investimenti per questo 2011, senza però scoprire troppo le carte.
Cinque startup sono state quindi selezionate per l’accesso al Seed Program Q/2 2011, che prevede un periodo di incubazione e finanziamento di tre mesi, finalizzato allo sviluppo della versione Alpha dei progetti incubati. Le aree di investimento previste dal programma sono: il Green-Tech, l’Health-Care, le City/Local News ed il Social Gaming.
Eccovi lo screenshot della news tratto dal loro sito.
L’incubatore e venture capital di Roncade ha inoltre annunciato un aumento di capitale per 10 milioni di euro registrando anche l’ingresso di nuovi soci finanziatori. I capitali stanziati verranno utilizzati per sostenere il Seed Program dei prossimi 5 anni con l’obiettivo di lanciare una media di 10 startup internet-based all’anno e di sviluppare circa 500 nuovi posti di lavoro.
Con questi presupposti c’è da aspettarsi un 2011 ricco di sorprese e noi di Ninja Marketing non vediamo l’ora di goderci lo spettacolo!! Stay Tuned.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/04/prime_anticipazioni_dal_seedcamp_1.jpeg205245Shuriken Strikehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngShuriken Strike2011-04-12 10:30:282011-04-12 10:30:28[BREAKING NEWS] Prime anticipazioni dal Seed Camp Q2/2011 di H-Farmventures
Motivetto accattivante, video anni ’80, testo banal-popolare: ingredienti piuttosto comuni di un caso discografico al contrario.
Una ragazzina tredicenne, Rebecca Black, narra le gesta ripetitive della sua settimana scolastica: la scuola è tutto sommato l’occupazione principale dei tredicenni, fatta di sveglia, autobus, routine, aspirazioni da venerdì; finalmente arriva l’osannato venerdì, ultimo giorno della settimana lavorativa (scolastica) e come nel più classico Sabato del Villaggio di leopardiana memoria (che il sommo vate non ci fulmini) ecco che il pensiero va al sabato sera (i tempi moderni hanno spostato indietro di un giorno il calendario della settimana) ed all’uscita con un ragazzo che sia almeno sedicenne e possa, secondo le regole degli Stati Uniti, guidare un’auto da sballo.
Insomma il classico del classico abbinato ad un’adolescente assolutamente nella norma, carina ma non eccezionale, con un video ed un look anche un po’ low profile.
Al punto che… che il video e la canzoncina sono un successone, sono al top delle visualizzazioni su You Tube (98 milioni!) e tutti vogliono la suoneria del brano sul cellulare.
Insomma il frutto del passaparola della pubblicità negativa, tutti visualizzano una canzone pop un po’ insulsa, anche solo per criticarla, e il singolo diventa un hit singolo. In fondo poi la maggior parte degli adolescenti un po’si identificano nella ragazzina a caccia di un bel week end, ed il gioco è fatto.
Ovviamente nulla è casuale, andando un po’ più a fondo nel caso di Rebecca Black, troviamo la Ark Music Factory, azienda hollywoodiana che si fa pagare dai genitori benestanti americani per trasformare i loro figli in star, con tanto di strategia di marketing discografico e virale. Pare che l’investimento iniziale dei genitori di Rebecca abbia ammontato a scarsi 2000 dollari.
Anche la rivista Rolling Stone si è interessata alla Black e ha definito il testo della canzone “straordinariamente stupido” con un avverbio che la prestigiosa rivista americana non utilizza spesso.
Riguardo agli insulti piovuti come tempesta sulle pagine web della ragazza da parte degli ascoltatori, lei risponde: “Questi commenti pieni di odio mi hanno davvero scioccata. Mi sento una vittima di cyber bullismo” e anche questa risposta della teenager è alquanto ben studiata.
Insomma per la radio un flop, per la critica un caso di trash music ma tutti si accalcano su I-tunes per scaricare il brano ed il pezzo entra già nel novero delle meraviglie del web marketing o del marketing in genere: come rendere indispensabile un prodotto, discografico in questo caso, inutile, piacevole perché di moda, cool perché scaricato da tutti, insomma di moda, di moda, di moda.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Stefania Melehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngStefania Mele2011-04-12 09:00:542011-04-12 09:00:54Friday di Rebecca Black: il virale trash che fa impazzire gli USA [CASE STUDY]
Facebook conta. I fan contano. Così il New Yorker con circa un milione di abbonati ma solo 200.000 fan su Facebook ha deciso di fare del proprio meglio per conquistarli. Come? Attraverso dei contenuti speciali che vengono postati sulla pagina di Facebook del settimanale e che possono essere visibili solo ai fan per un periodo di tempo limitato, in questo caso una settimana.
Una mossa che fa riflettere, in termini di brand image, sull’importanza di essere su Facebook e di avere un numero considerevole di fan, persino per un colosso come il New Yorker.
Vediamo come funziona.
Poche ore fa il New Yorker ha postato sulla pagina di Facebook questo:
Se siete fan, come me, sarà possibile vedere l’articolo di Jonathan Franzen, a cui corrisponde la tab “Fans only”:
A mio parere l’aneddoto curioso in tutta questa storia è che un giovane giornalista, Simon Owens, che dice di scrivere per la Harvard’s Nieman Lab, commenta al post, lascia una sua mail e a quanto pare una PR del New Yorker gli risponde. In meno di un’ora infatti è uscito il post di Owens sul suo blog personale (e non sulla Harvard’s Nieman Lab) con una breve intervista alla PR. Sempre che questa volta abbia scritto il vero…
Insomma un esempio al quadrato del potere di Facebook.
Complimenti al New Yorker per l’iniziativa e a Simon Owens per lo spirito di iniziativa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martha Burnshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartha Burns2011-04-11 18:42:132011-04-11 18:42:13Il New Yorker lancia i contenuti solo per i fan di Facebook
In questi giorni il mondo maschile è in lutto. La pornostar Sasha Grey ha annunciato lo scorso venerdì il ritiro dal mondo dei film per adulti. Per farlo si è servita di un post nella sua pagina di Facebook e di un tweet che rimanda al post di Facebook.
Sasha Grey è molto attiva sui social. Non si limita infatti a postare e tweettare ma anche a rispondere ai suoi fan. Ed è certo che i fan abbiano apprezzato questa maniera così onesta di annunciare il ritiro direttamente a loro attraverso Facebook e Twitter, dando loro anche modo di commentare e RT.
L’annuncio del suo ritiro coincide con il lancio del suo libro NEÜ SEX, come a dire “compratevi il libro, visto che non mi vedrete più svestita”. Insomma un timing promozionale perfetto.
Ecco che i social media si riconfermano degli ottimi strumenti di personal branding e promozione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martha Burnshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartha Burns2011-04-11 17:29:162011-04-11 17:29:16Sasha Grey lascia il porno, l'annuncio su Facebook e Twitter
"Take some time to get together"! L'invito di Colectivo de Arte a rallentare il ritmo di vita. Tutto in un video virale.
Attraversare il centro della cittadina di Jerez (in Spagna, a sud di Siviglia) per ritrovarsi con gli amici. Cosa c’è di strano se non il fatto di averci impiegato 11 ore? E’ questo quello che hanno fatto i ragazzi di Ace Colectivo de Arte dalle 7.45 alle 18.45 del 12 marzo 2011. Per sincronizzarsi hanno scelto il nuovo Samsung Galaxy Ace, sponsor del viral video. Il risultato? Un palese invito a prendersi il tempo di stare insieme alle persone che contano; e in un mondo frenetico e sempre in movimento come quello in cui viviamo non è affatto cosa da poco! ¡bien hecho chicos!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kiokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKioko2011-04-11 17:00:022011-04-11 17:00:02Il mondo "Super Slow-Motion" di Colectivo de Arte [VIRAL VIDEO]
Per i fan più "sfegatati" della Mela morsicata arriva anche il cuscino a forma di iPhone! '>
Appassionati della Apple, vi mancava il morbido giaciglio dove fare i sogni d’oro pensando alle nuove app? 🙂
Bene, ora potrete davvero stringere forte a voi il cuscino a forma di iPhone: è l’iPhone Cushion (disponibile nelle versioni 3G e 4) ed è una riproduzione di peluche 25x20x13.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-04-11 15:30:512011-04-11 15:30:51Sogni d'oro con il cuscino a forma di iPhone
Ben & Jerry's a Firenze in piazza Duomo partecipa alla prima giornata mondiale "Free Cone Day", ovvero gelati gratis per tutti. Da non perdere. '>
La volete fare una scorpacciata di un gelato buonissimo? Noi Ninja ne stiamo già mangiando a chili da qualche giorno (grazie Ben & Jerry!) e non possiamo nascondervi che siamo diventati dei fan di questa marca folle che fa gelati pazzescamente buoni.
Chocolate Fudge Brownie, Chocolate Chip Cookie Dough, New York Super Fudge Chunk, Chunkie Monkey sono solo alcuni dei particolarissimi gusti di cui sarà possibile fare scorpacciata, in occasione del Free Cone Day promosso da Ben & Jerry’s, per la prima volta in contemporanea in tutto il mondo!
Non avete mai sentito parlare dei gelati Ben & Jerry’s? La bontà di questi gelati è data dalla loro cremosità (contengono pochissima aria, il che rende più denso il gelato) e dalla presenza di squisiti pezzi di frutta e biscotto, gocce di cioccolato e variegature con il latte prodotto solo da mucche libere di pascolare.
La storia di un brand “social minded”
Per i fondatori dell’azienda infatti, Ben Cohen e Jerry Greenfield, la priorità è sempre stata sin dal 1978 la qualità del prodotto e la responsabilità sociale.
Ecco come tutto ebbe inizio: Nel 1966, durante una lezione di ginnastica, i due scoprirono di odiare la corsa ma di avere una grande passione per il cibo. Anni dopo, nel ‘78, Ben aveva già alle spalle una serie di esperienze lavorative poco piacevoli conclusesi, per altro, con il suo licenziamento, mentre Jerry era già al secondo rifiuto per l’ammissione alla facoltà di medicina.
Perciò, visto che mangiare continuava ad essere la loro grande passione, con pochi dollari decisero di seguire un corso per corrispondenza su come fare gelati e aprirono così il loro primo punto vendita in una sgangherata stazione di servizio a Burlington, nel Vermont.
Ben presto i due diventarono famosi nella zona grazie alla loro bravura nel fare gelati di ottima qualità utilizzando prodotti naturali, panna e latte freschi, autentici del Vermont. Ben inizialmente non aveva alcun senso del gusto e si affidava essenzialmente a quella che lui chiamava la “prova consistenza“: nel gelato non potevano mai mancare grossi pezzi di cioccolato e frutta sia fresca che secca, facendo diventare il loro marchio di fabbrica la presenza di grossi pezzettoni.
E, pur non essendo a volte d’accordo sulla grandezza dei pezzi, i due soci non dimenticavano mai che il loro lavoro doveva anche essere fonte di divertimento perché, come diceva Jerry: “se non è divertente, che lo facciamo a fare?”.
I primi tempi i due ragazzi avevano problemi a far “quadrare i conti” e dopo due mesi decisero di chiudere il negozio appendendo un cartello che diceva: “siamo chiusi per cercare di capire se ci stiamo guadagnando”. Ed effettivamente non ci stavano guadagnando. Ma con l’andare del tempo impararono e nel 1979 cominciarono a vendere gelati all’ingrosso in contenitori di fortuna dal furgone-roulotte di Ben.
Le origini social del “Free Cone Day”
Il Free Cone Day si ispira alla giornata che nel 1979 celebrò il primo anno di attività dei due gelatai fondatori, che aprirono le loro porte a tutti i clienti e offrirono gratuitamente coppette e coni come ringraziamento per l’affetto ed il sostegno dimostrati nei loro confronti dall’inaugurazione della gelateria. Un’iniziativa così apprezzata che l’appuntamento si è fatto annuale e globale e nel solo 2010 le diverse catene Ben & Jerry’s sparse per il mondo hanno distribuito nel Free Cone Day circa due milioni di gelati! Questi eventi sono stati spesso costellati dalla presenza di celebrities e organizzazioni benefiche, divenendo un vero e proprio appuntamento rituale.
E quest’anno quanti saranno i coni e le coppette serviti ai clienti nel Free Cone Day del 12 aprile? Per scoprirlo e magari contribuire personalmente ad un nuovo record, venite anche voi dalle 17 alle 20 in Piazza Duomo 4R a Firenze nella gelateria Ben & Jerry’s: scoprite come il gelato può essere davvero buono con tutti!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Aikohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAiko2011-04-11 15:25:522011-04-11 15:25:52Ben & Jerry's festeggia domani a Firenze la giornata mondiale del gelato gratis [EVENTO]!
L’artista Adam Long ha realizzato queste divertenti vignette che raccontano l’evoluzione dei social media dal 1930 ad oggi, in occasione del 75° anniversario della fondazione dell’Advertising Research Foundation e dell’apertura della sede di San Francisco di PeopleBrowsr. Ecco a voi la presentazione!
2004 – Viene lanciato The Facebook per aiutare gli studenti del campus a socializzare. Nel 2005 il nome viene cambiato in Facebook… suonava più “figo”.
Gli amici di Facebook cominciano a mandarsi poke in tutto il paese… e poi in tutto il mondo.
2005 – Sul suo blog “The Buzz Machine” Jeff Jarvis si lamenta del servizio (di customer care della Dell n.d.t.) parlando di “Dell Hell”
2006 – Viene lanciato Twitter
2007 – Taggare foto. Condividerle con gli amici. Dal maggio 2007, più di 3 miliardi di immagini vengono caricate giornalmente dagli utenti. Da luglio 2010 il numero sale a 50 miliardi.
SXSW 2007 – Twitter tiene banco al festival. I tweet passano da 20.000 a 60.000 al giorno.
Agosto 2008 – Il video virale di Burger King. Un impiegato che fa il bagno nel lavello da la sveglia alle aziende sul tema del potere dei social media.
Giugno 2009 – Brüno viene stroncato in 3 giorni da tweet negativi. donotfold: Sono totalmente d’accordo. Il film Brüno fa schifo. aliciamk: Il film Brüno è morto per passaparola.
Giugno 2009 – Elezioni in Iran: il dipartimendo di Stato chiede a Twitter di ritardare la manutenzione programmata in modo che i cittadini “più tecnologici” possano continuare a protestare contro la rielezione del presidente Mohamad Ahmadinejad
6 luglio 2009 – “United breaks guitar”, canzone di Dave Carroll sul servizio clienti dell’American Airlines diventa viral. Ha avuto 150.000 visualizzazioni il primo giorno.
22 gennaio 2010 – L’astronauta della NASA T.J. Creamer manda il primo tweet dallo spazio
13 febbraio 2010 – Troppo grasso per volare. Kevin West viene invitato a lasciare un volo della Southwest. Twitta l’accaduto in tempo reale, facendo diventare la notizia di rilevanza nazionale.
Giugno 2010 – Dopo che la vittoria del Giappone sulla Danimarca ai Mondiali, viene inviato il numero record di 3283 tweet.
21 luglio 2010 – Facebook raggiunge i 500 milioni di utenti
Dicembre 2010 – People Browsr lancia ReSearchly
People Browsr = tanti dati per “piccoli fratelli” ” Grande fratello, chi ti sta guardando?”
Marzo 2011 – Dopo 25 ore e 17 minuti su Twitter, Charlie Sheen raggiunge un milione di follower (un nuovo record). Seguirà il successo del prodotto o sarà un fallimento?
Marzo 2011 – 18 milioni di persone in una settimana guardano su YouTube il video della 13enne Rebecca Black… e concordano sul fatto che sia terribile. La canzone diventa una hit, confermando una volta per tutte il potere dei social media.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kahimi Shimahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKahimi Shima2011-04-11 15:00:502011-04-11 15:00:50Social Networking, la storia in vignette
In poche parole si tratta di investitori privati che si sono affermati nel passato come imprenditori e che decidono ad un certo punto della loro vita di mettere a disposizione il loro capitale e le loro competenze a favore di imprenditori promettenti e con buone probabilità di successo. Tra le varie tipologie di investimenti, quella degli “angel” è per le sue caratteristiche la meno conosciuta, ma allo stesso tempo possiede alcune caratteristiche davvero interessanti.
Solitamente gli angel investono in imprese con potenziale medio-alto (dimostrabile anche da un numero seppur piccolo di clienti e da una squadra di startupper solida e competente), ma difficilmente entrano in gioco quando il business è già affermato o si tratta di un settore particolarmente in crescita. Questo perché spesso in questi casi i venture capital avranno già preso possesso di quelle società e non è più conveniente per un angel entrare nell’investimento. Il fatto di essere investitori privati (che quindi mettono in gioco tutta la loro reputazione come persone e come imprenditori) è il motivo per cui queste persone sono molto attente a scegliere la startup su cui investire. D’altra parte però un buon business angel ha la capacità di riconoscere molto velocemente non solo un progetto che può arrivare al successo grazie alla sua esperienza da imprenditore accumulata negli anni, ma soprattutto agisce come un vero e proprio mentor in quanto si stabilisce tra i soggetti coinvolti un rapporto molto stretto.
Solitamente si tratta di investimenti che vanno dai 10.000 € ai 300.000€ a seconda di quanto viene richiesto dagli imprenditori, dal valore stimato della startup o dal grado di coinvolgimento del business angel nello sviluppo dell’impresa. In alcuni casi i business angel fanno parte (come vedremo tra un po’) di network che permettono loro sia di avere a disposizione più capitali sia di individuare più facilmente le startup migliori su cui investire.
Per chi volesse approfondire il tema dei business angel vi passo un paio di suggerimenti di Marco Magnocavallo (di cui abbiamo anche parlato qualche giorno fa). Gli articoli spiegano più che altro come diventare un buon “business angel”, ma allo stesso tempo aiutano a comprendere il loro punto di vista e come entrare in contatto con loro.
Sebbene in Italia non siano ancora molto diffusi questo tipo di investimenti esiste da qualche anno IAG (Italian Angels for Growth, di cui qui potete vedere il portfolio di investimenti), ovvero un’associazione di business angel molto attiva che si presenta con le seguenti parole: la nostra è un’associazione senza scopo di lucro il cui compito è di promuovere l’imprenditorialità come motore di crescita economica e strumento di democrazia in Italia.
Oltre a loro esistono altre persone che in maniera indipendente operano come business angel. Per citare qualche nome: Paolo Barberis (fondatore @ Dada.net), Pietro Bezza (mentor @ SeedCamp), Andrea Di Camillo (consigliere delegato @ BanzaiGroup), Massimiliano Magrini (fondatore @ AnnaPurna Ventures), Marco Magnocavallo (che ringrazio per avermi dato alcune dritte per scrivere l’articolo) e Gianluca D’Agostino (CEO @ Neomobile). Quest’ultimo tra l’altro ha contribuito all’investimento su Soundtrackr, una startup che ha appena passato il mezzo milione di utenti registrati e di cui sentiremo molto parlare in futuro.
(Questa prima parte è stata scritta da Fulvio Rubini, editor della sezione startup)
ANGEL LIST: IL SOCIAL NETWORK CHE FA INCONTRARE STARTUPPER E BUSINESS ANGEL
Dopo un social sulla politica, uno suoi libri, un altro sulla chirurgia estetica non poteva mancare il social network per gli sturtupper: Angel List. Dopo essere diventato un punto fermo negli Stati Uniti, il social network per i business man e gli investor si apre al resto del mondo.
Dave McClure, Jeff Clavier, Aaron Patzer, Rob Hayes, Brad Feld, sono solo alcuni dei nomi che si possono trovare in Angel List, ed insieme rappresentano circa 80 milioni di dollari che saranno investiti in start-up nei primi sei mesi del 2011.
Quello che si può vedere, approdando sul sito, è una sempice e se vogliamo spartana schermata di registrazione. L’accesso per coloro che si dichiarano startupper è gratuito, mentre per coloro che vorranno iscriversi come Business Angel bisogna dimostrare di aver fatto due investimenti della somma complessiva di 50 mila dollari negli corso degli ultimi due anni.
Una volta effettuata la registrazione, l’utente avrà la posibilità di vedere i profili degli Business Angel e gli investimenti aperti. Cliccando su un profilo si ha accesso agli investimenti che il Business Angel si aspetta di fare nell’anno corrente, all’importo totale, ai mercati che benificieranno dei loro investimenti, e molte altre informazioni che sarebbe difficile reperire altrove.
Il social network dunque rappresenta una fonte smisurata di informazioni sia per le Startup che per gli investor che potranno consultare i profili dei Business Angel, capire in quale mercato si stanno muovendo, a quali progetti stanno dando il loro appoggio economico e la loro fiducia e avere la possibilità di entrare in contatto diretto con loro.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Yukihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngYuki2011-04-11 14:00:092011-04-11 14:00:09Business angel, opportunità di investimento e startup si incontrano su Angel List
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