Le piccole e medie imprese USA investono nel mobile [INFOGRAFICA]

Parlando di mobile, spesso si pensa che siano solo le grandi imprese a investire nel settore. Da una ricerca fatta da AT&T (Small Business Technology Poll 2011) sembra invece vero il contrario. Oggi infatti gli smartphone sono diventati così fondamentali nelle operazioni di lavoro giornaliere che 2 aziende su 3 delle PMI statunitensi dicono che non sarebbero capaci di far andare avanti le loro strutture senza tecnologie mobile.

Queste compagnie utilizzano ad esempio apps come Square o Foursquare per diversi motivi, dal processare i pagamenti a condurre campagne di marketing.

Secondo la ricerca, le tecnologie mobile hanno permesso alle PMI americane di raggiungere un vantaggio competitivo aumentando produttività ed efficienza permettendo ai loro dipendenti di lavorare a distanza. Secondo i dati infatti i device mobile permetterebbero al 50% del personale di lavorare a distanza entro il 2012.
Delle aziende intervistate inoltre ben il 96% sostiene di utilizzare tecnologie mobile nelle sue operazioni e il 49% utilizza apps con funzioni di geolocalizzazione.
Seguono apps dedicate al social media marketing e al document management per il 26%.

Oltre ad utilizzare le applicazioni mobile, molte piccole e medie imprese sono interessate a sviluppare Apps personalizzate sulle loro esigenze.
Per una panoramica sui costi di sviluppo rimandiamo ad un altro articolo che tratta l’argomento nella sezione mobile di ninjamarketing.

L’interessante infografica che segue è realizzata da Intuit.

Ha vissuto mezzo secolo nell'ombra, ha sopportato ogni cambiamento della sua amata e per lei ha fatto di tutto. Ora è il momento che si parli anche un po' di lui.

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I 50 anni di Ken, lo storico compagno di Barbie

Sarà perchè i 50 anni di un uomo non sono gli stessi di quelli di una donna: ma mentre queli di Barbie due anni fa furono festeggiati da mezzo mondo, quasi tutto tace su quelli di Ken. Eppure sta lì da mezzo secolo a sopportare con il suo sorriso i cambiamenti d’abito e di mestiere della fidanzata. Non se n’è andato neppure quando lei, nel 2004, si prese una cotta per un surfista, tale Blaine.

Ha sempre vissuto all’ombra di lei anzi, con lui si sono invertiti i ruoli di Adamo ed Eva. Già, pare proprio che lui sia stato creato per dare un’immagine più ortodossa alla bionda fashion, garantendole agli occhi dell’opinione pubblica una relazione stabile. Lei nuovo Adamo; lui, come costola, nuova Eva.
Oltretutto, per stare accanto a questa oca biondo platino, il povero Ken ha dovuto fare ogni tipo di lavoro, compreso il pizza boy. Capite? Lei star delle passerelle, lui re delle mozzarelle. Ha cambiato più professioni lui che idee un politico, primo grande lavoratore precario del mondo del giocattolo.

Anche se tutti lo conoscono come “ilKendellaBarbie” il suo vero nome è Ken Carson.
Proviene da Willows, nel Wisconsin, e l’11 marzo ha festeggiato i suoi primi 50 anni. La prima apparizione in calzoncini da bagno rossi, camicia rossa, asciugamano da spiaggia e sandali è stata nel 1961 all’American Toys Fair, capello rigorosamente «plasticato» (biondo o castano) e altezza 12 pollici.
Per celebrare il suo 50° compleanno Mattel gli ha dedicato una riedizione, e nella confezione non poteva certo mancare Barbie, questa volta in versione «Happy birthday Ken». In abito blu, la «bambola» allunga la mano destra per porgere un regalo a Ken. La domanda, dopo le vicissitudini amorose intercorse tra i due, è una: cosa conterrà il misterioso pacchettino?

Per riabilitare la sua immagine perennemente in secondo piano qualcosa però è stato fatto: due mostre al museo della bambola di Parigi ne ripercorrono immagine e guardaroba dalla sua data di nascita (1961) ad oggi, e la rivista GQ Germany ha pensato di realizzare un servzio fotografico con Ken e Barbie versione primavera estate 2011. Ecco il guy di plastica indossare giacche di Tom Ford, camicie colorate, maglie di Calvin Klein, jeans e cintura di Versace.

Ma cosa ne pensa lui di tutta questa situazione? Ce lo racconta in questo video.

Premiazione Webby Awards: disponibile l’app iPhone e iPad [BREAKING NEWS]

Manca poco alla premiazione dei vincitori dei Webby Awards 2011, definiti “gli Oscar del Web”, e all’atteso spettacolo serale dal vivo all’Hammerstein Ballroom di New York.
Appuntamento fissato per Lunedì sera 13 Giugno con l’imperdibile sfilata del red carpet alle 20:00 (in Italia saranno le 2:00 del mattino di Martedì 14 Giugno) e proseguendo con l’inizio vero e proprio dello show alle 20:30.

I vincitori (annunciati nello scorso mese di Maggio)  hanno partecipato secondo le specifiche categorie di riferimento: Websites, Interactive Advertising, Online Film & Video e Mobile & Apps.
Con 2 differenti tipologie di premio di grande prestigio:

  • Webby Award: Tramite i voti degli esperti dell’International Academy of Digital Arts and Sciences, tra cui i nostri fondatori di Ninja Marketing (Mirko Pallera e Alex Giordano)
  • People’s Voice: Tramite tutti i voti del grande pubblico d’internet. In cui l’Italia, ricordiamo, ha vinto nella categoria Website – Automotive con il portale della Vespa (storico brand del Gruppo Piaggio) realizzato dall’agenzia vanGoGh.

 

L’applicazione The Webby Awards potrete subito scaricarla su App Store nella versione 1.0 da 3.3 MB per iPhone, iPod touch e iPad (pubblicato l’8 giugno 2011). Gratis.
**(Richiede l’iOS 4.0 o successivo)

Spettacolo che sarà trasmesso direttamente anche sulla pagina ufficiale Facebook.

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Tra le applicazioni educative per iPhone finaliste ai Webbys abbiamo il piacere di sottolineare che ha vinto sia come Webby Award che People’s Voice: HowStuffWorks” l’associatore di fatti, curiosità, podcast e video dell’omonimo sito.
Disponibile su App Store nella versione 1.0.5 da 11.5 MB compatibile anche per iPod touch e iPad (pubblicato l’8 giugno 2011). Gratis.
Mentre nella categoria giochi per dispositivi portatili, il celebre Angry Birds fa man bassa d’entrambi i premi.

Per tutti gli altri vincitori nella categoria Mobile & Apps, vi lasciamo la curiosità da bravi Ninja di andarvele a spulciare da soli sul sito di Webby Awards.  😉

Infine, non ci resta che aspettare con curiosità quale sarà anche quest’anno il discorso di ringraziamento con sole 5 parole dei vincitori dei vari premi.

 

Ecco di seguito, i link delle varie apps citate:

In quest’ultimo caso vi rimandiamo ad un nostro precedente articolo con tutti i link delle varie versioni di Angry Birds:

Lo stato di Internet | Jess3 [SPECIALE WEBBY AWARDS]

Jess3 è un’azienda specializzata in comunicazione sul web (fondata da Jess Thomas) che si occupa principalmente della diffusioni dei dati.
Lavora con colossi come IBM, Intel, Microsoft, MySpace, per la creazione di video interattivi.
L’ultimo capolavoro (candidato ai Webby Awards) è proprio questo video che, attraverso una serie di dati e statistiche, in un’ infografica in movimento, ci aggiorna sullo stato del tanto amato Internet.

Il position paper Federutility per i due quesiti sull'acqua [REFERENDUM]

Qualche giorno fa Federutility, l’associazione che riunisce e rappresenta le aziende di servizi pubblici locali nei settori idrico ed energetico, ha organizzato un incontro con alcuni blogger.

All’incontro eravamo presenti anche noi e da questo evento è scaturito un position paper per aiutare il cittadino ad essere informato su una materia così tecnica come la gestione della rete idrica.

Qui potete trovare un breve estratto del paper e il codice per inserire il banner della campagna “I due referendum fanno acqua? Informiamoci”, mentre qui trovate l’intero paper.

Io voto, perché è importante. E tu? [REFERENDUM]

Di informazione su questo referendum non ne abbiamo sentita e letta tanta. Ovvietà e luoghi comuni, invece, moltissimi. “Se non ci vado io ci andrà qualcun’altro“, “Il mio singolo voto non conta nulla“, “La domenica non si tocca“…
Eppure se sono state raccolte quasi un milione e mezzo di firme, qualche ragione per andare a votare deve esserci. Quali? Per costruire il nostro futuro, per dare il buon esempio, perché il risultato di una votazione è dato dalla somma di ogni singolo voto. Perché il voto è espressione di democrazia, e nella democrazia noi ci crediamo.

E se fate attenzione, noterete che nessuno di coloro che hanno partecipato a questo video suggerisce come votare. Prima di tutto conta il coraggio delle proprie idee, la voglia di metterci la faccia.
Prima di andare ai seggi, potete anche mettere metaforicamente la vostra faccia a sostegno dell’iniziativa, andando sul sito di IoVoto e scattandovi una bella foto!

Il referendum è uno strumento per noi cittadini. Usiamolo!

I dati di Facebook Places in Italia

Secondo i dati di SocialBakers elaborati da Vincos, attualmente in Italia si effettuano 15.000 check-in al giorno con Facebook Places.

I numeri sono ancora bassi rispetto agli USA (750.000 check-in), UK (tra 80-100.000), Germania (40.000) e Svezia (30.000).

I luoghi in cui si effettuano più check-in sono aeroporti, stazioni e piazze:

Mentre i luoghi che hanno più like in Italia sono le discoteche, probabilmente perché i PR sono riusciti a comprendere prima degli altri le potenzialità di Facebook, attraverso costanti messaggi informativi, la creazione di eventi e sconti per coloro che entrano in lista:

E voi che ne pensate di questi dati?

Lettera aperta di Donald Draper a Peter Grosser e Massimo Guastini

Cari Ninja, riproponiamo un appello lanciato da Donald Draper di Bad Avenue a due importanti rappresentanti della creatività pubblicitaria italiana.

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Cari Peter e Massimo,

vi scrivo con la stessa ingenuità e speranza di un bambino che crede ancora in Babbo Natale. Il regalo che vi chiedo è semplice: parlatevi, perché secondo me avete molte cose in comune.

Tu, Massimo, hai scritto più volte di essere contrario alle gare non retribuite.

Tu, Peter, lo hai dichiarato instancabilmente e hai dato vita a un’operazione intelligente e dissacrante come quella di Crap. E quando il boiardo Masi ti lascerà il comando di AssoComunicazione, tu e Massimo sarete i principali rappresentanti dei creativi e delle agenzie.

Insieme potete fare molto, da soli combinerete ben poco.

L’Adci non può battersi per la dignità dei creativi senza coinvolgere le agenzie. Non in un settore in cui la maggioranza dei creativi sono ancora dipendenti. AssoComunicazione non può vincere una battaglia senza di noi, che siamo il cuore di questo ambiente. Specialmente adesso che all’orizzonte si staglia quell’inutile creatura nata già morta che porta il nome di Federazione Italiana della Comunicazione.

Stabilite delle regole da rispettare e poi presentatevi insieme, coesi, da UPA. Allora qualcosa potrebbe cambiare davvero.

Ecco 3 semplici regole che mi permetto di suggerirvi.

1) Niente più gare non retribuite. Chi non rispetta questa regola non è che riceve una bacchettata sulle dita ma è proprio fuori da AssoComunicazione. Pubblicate poi un rating delle agenzie e delle aziende più virtuose: non è questione di fare i delatori ma di premiare le realtà più virtuose.

2) Niente più stagisti al macello. Obbligare le agenzie a pagare un rimborso spese di almeno 400 euro e i creativi a insegnare davvero il mestiere ai ragazzi appena usciti dalle scuole. I direttori creativi che sfruttano i giovani e basta devono essere radiati dall’Adci.

3) Niente più dumping. Istituire un listino condiviso con prezzi di minima e di massima (l’ultimo era stato redatto proprio da Assap, nel 1996 se non ricordo male). Chi va sotto la soglia minima è sbattuto fuori dalle due associazioni: da AssoComunicazione se è un’agenzia, dall’Adci se è un freelance.

Abbiamo bisogno della passione e della voglia di cambiamento che state già dimostrando di avere, ma soprattuto abbiamo bisogno di regole da rispettare. Perché solo dopo che avremo dimostrato di rispettare noi stessi i clienti cominceranno a rispettarci.

Tanti saluti da Bad Avenue.

D. D.

Acqua a 200 euro: guerrilla a San Severo [REFERENDUM]

Un insolito spettacolo ha sorpreso domenica 5 Giugno i cittadini di San Severo (FG) a spasso sul viale principale della città: una strana bancarella proponeva in vendita bottigliette d’acqua alla modica cifra di 200€, con tanto di cartelloni e bacinelle piene di bottigliette.

L’iniziativa di Guerrilla Marketing ha raggiunto lo scopo di sensibilizzare i cittadini in particolare sui due quesiti relativi all’acqua pubblica contenuti nel referendum del 12 e 13 Giugno. A tutti coloro che, incuriositi, si sono avvicinati allo strano gazebo è stata regalata una bottiglietta d’acqua assieme ad un volantino esplicativo.

Subito una folla di persone, tra l’incuriosito ed il divertito, si è avvicinata al Gazebo, all’interno del quale il fumettista Giancarmine Calabrese (Accademia di Belle Arti di Foggia) disegnava delle vignette che sono poi state affisse all’interno della finta bancarella.

L’azione di Guerrilla Marketing nasce dall’idea del giovane creativo pugliese Maurizio Fusillo ed è stata realizzata dal gruppo giovani del Circolo IDV “Moralità e Sviluppo” di San Severo con l’aiuto di tutto il direttivo del Circolo. Fortunatamente, molti dei curiosi che si affollavano attorno al Gazebo erano già a conoscenza dei quesiti referendari e dell’importanza di andare a votare.


Importanza che noi Ninja condividiamo, il voto è la vostra idea!

Toyota friend: il primo social network per auto

L’ultima trovata della casa automobilistica Nipponica, in collaborazione con Salesforce.com, è stata quella d’ideare Toyota Friend, il primo social network dedicato alle auto Toyota.
La piattaforma è destinata in particolar modo ai possessori della nuova auto elettrica ibrida costruita sul modello Chatter di Salesforce.

Toyota Friend connetterà tutti i clienti Toyota, fornendo loro manutenzione, assistenza programmata e integrazione con Facebook e Twitter.
A questo progetto si aggiunge la collaborazione di Microsoft, con l’intento di realizzare un ecosistema telematico globale, che prenderà il nome di Toyota Media Service e co., in cui Microsoft investirà circa 350 milioni di yen che si sommeranno ai 420 milioni di Toyota.

Il servizio entrerà in vigore nel 2012, sarà disponibile su tutte le autovetture Toyota e su tutti i dispositivi Microsoft, realizzando applicazioni per smartphone e tablet, mentre i pc tradizionali potranno accedervi tramite web.
Inizialmente il social network sarà offerto solo in Giappone, per poi espandersi in tutto il mondo, i possessori di auto Toyota potranno associare il numero di serie dell’auto con il proprio profilo, permettendo di gestire tutte le pratiche burocratiche con un semplice click.