Cari Ninja, riproponiamo un appello lanciato da Donald Draper di Bad Avenue a due importanti rappresentanti della creatività pubblicitaria italiana.
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Cari Peter e Massimo,
vi scrivo con la stessa ingenuità e speranza di un bambino che crede ancora in Babbo Natale. Il regalo che vi chiedo è semplice: parlatevi, perché secondo me avete molte cose in comune.
Tu, Massimo, hai scritto più volte di essere contrario alle gare non retribuite.
Tu, Peter, lo hai dichiarato instancabilmente e hai dato vita a un'operazione intelligente e dissacrante come quella di Crap. E quando il boiardo Masi ti lascerà il comando di AssoComunicazione, tu e Massimo sarete i principali rappresentanti dei creativi e delle agenzie.
Insieme potete fare molto, da soli combinerete ben poco.
L'Adci non può battersi per la dignità dei creativi senza coinvolgere le agenzie. Non in un settore in cui la maggioranza dei creativi sono ancora dipendenti. AssoComunicazione non può vincere una battaglia senza di noi, che siamo il cuore di questo ambiente. Specialmente adesso che all'orizzonte si staglia quell'inutile creatura nata già morta che porta il nome di Federazione Italiana della Comunicazione.
Stabilite delle regole da rispettare e poi presentatevi insieme, coesi, da UPA. Allora qualcosa potrebbe cambiare davvero.
Ecco 3 semplici regole che mi permetto di suggerirvi.
1) Niente più gare non retribuite. Chi non rispetta questa regola non è che riceve una bacchettata sulle dita ma è proprio fuori da AssoComunicazione. Pubblicate poi un rating delle agenzie e delle aziende più virtuose: non è questione di fare i delatori ma di premiare le realtà più virtuose.
2) Niente più stagisti al macello. Obbligare le agenzie a pagare un rimborso spese di almeno 400 euro e i creativi a insegnare davvero il mestiere ai ragazzi appena usciti dalle scuole. I direttori creativi che sfruttano i giovani e basta devono essere radiati dall'Adci.
3) Niente più dumping. Istituire un listino condiviso con prezzi di minima e di massima (l'ultimo era stato redatto proprio da Assap, nel 1996 se non ricordo male). Chi va sotto la soglia minima è sbattuto fuori dalle due associazioni: da AssoComunicazione se è un'agenzia, dall'Adci se è un freelance.
Abbiamo bisogno della passione e della voglia di cambiamento che state già dimostrando di avere, ma soprattuto abbiamo bisogno di regole da rispettare. Perché solo dopo che avremo dimostrato di rispettare noi stessi i clienti cominceranno a rispettarci.
Tanti saluti da Bad Avenue.
D. D.