Tutti e dico tutti, inclusa la nostra ninja Silvia Carbone (ho visto passare sul tuo wall il badge 4sq dei Webby Awards 😉 ) si sono imbattuti in punti, membership e sistemi di rewarding di varia natura. Si chiama Gamification ed è il topic più hot – per dirla come in Silicon Valley – del 2011 (e anche del 2010).
Me ne sono occupato con alcuni colleghi alla scorsa Media Mutations 3, conferenza organizzata dal Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna che ogni anno registra puntualmente le mutazioni in corso nel panorama mediale contemporaneo. E prima di me – scusate la modestia – Ian Bogost, Jane McGonigal (in Italia lo scorso maggio) e Seth Priebatsch (in infradito al TED). A Fabio Viola, esperto in materia – il suo blog e la sua storia professionale parlano chiaro – va il compito di trattare l’argomento su Ninja Marketing. Qui di seguito alcuni brevi estratti di un suo ben più approfondito articolo che potrete scaricare cliccando qui (in versione pdf).
Gamification
Il termine Gamification indica l’utilizzo di meccaniche e dinamiche tipiche dei videogiochi all’interno di contesti non gaming con l’obiettivo di creare engagement, loyalty e risolvere problemi. I brand/content owner al pari dei centri media stanno capendo la valenza di questo formidabile tool in grado di modificare le abitudini degli utenti spingendoli a muoversi da un punto A (sfera di interesse consumatore) ad un punto B (sfera di interesse produttore).
Uno strumento in grado di agire visceralmente sugli istinti umani, spingendo spesso gli utenti/giocatori a compiere azioni ed a protrarre la permanenza e fidelizzazione in un sistema reso “more fun”.
Reward: qualche esempio
Lavarsi i denti al risveglio dovrebbe essere uno di quei momenti di cura del proprio corpo e prevenzione sanitaria in grado di proteggere da disagi futuri. Per incentivare questo comportamento positivo, soprattutto nei riguardi di bambini e non pigri e riluttanti, la start up americana Green Groose ha messo in vendita un kit da 24 dollari contenente una base station RFID da collegare al proprio router ed una serie di sensori applicabili su vari oggetti.
Tra di essi, il “brush sensor” a forma di uovo applicabile sullo spazzolino, così come su medicine ed altre azioni utili per l’individuo o collettività. Il sistema è in grado di rilevare la frequenza dei lavaggi e trasmetterli all’account sul registrato sul sito web ufficiale. Più si è virtuosi e maggiori saranno i punti assegnati. Sarà poi possibile riscattarli per ottenere premi da aziende partner o semplicemente primeggiare nella classifica.
Espletati i riti mattutini è ora di recarsi al lavoro. Se siete impiegati presso il “Department of Work and Pensions” in UK avrete accesso ad Idea Street. Una piattaforma online nata con lo scopo principale di favorire la formazione di una community tra i dipendenti, il miglioramento dei processi interni, la circolazione di proposte migliorative dal basso e la valutazione dei membri secondo nuovi criteri di attivismo.
Il percorso dell’idea, dalla candidatura alla eventuale realizzazione, richiama alla mente un gioco di avventura. Ogni proposta di miglioramento passa attraverso tre livelli (Buzz, Teaming e Investment Time) cosparsi di ostacoli (almeno 50 pagine viste nella pagina di progetto, 10 voti, un team di sostenitor…) ma anche ricompense in moneta virtuale in base all’esito finale dell’idea che verrà valutata da una commissione interna.
Al via la seconda edizione del Workshop Digital Med: il laboratorio di progettazione basato sui processi di fabbricazione digitale e software di disegno parametrico. La cornice quest’anno sarà quella di Vietri sul Mare, dal 24 al 31 Luglio, e rappresenta una grandissima opportunità per esplorare le nuove tecnologie applicate alla progettazione parametrica generativa.
Ma facciamo un passetto indietro e spieghiamoci meglio…
Innanzitutto rinfreschiamoci le idee. La progettazione basata sui processi di fabbricazione digitale e i software di disegno parametrico (Rhino/Grasshopper) offre infinite possibilità nella progettazione 3d e la crescente popolarità di questo modus operandi si deve per lo più alla sua natura multidisciplinare. Se a tutto questo si affianca una produzione digitale attraverso software di interfaccia cad/cam…ecco che il processo che trasforma l’idea in prototipo diventa meno insormontabile.
Sono stata abbastanza chiara? Ancora dubbi? In parole comprensibili a tutti: hai un’idea progettuale che secondo te funziona? La tecnologia oggi ti realizza il prototipo in tre click, se sai come farli suonare!
E ora che ci siamo chiariti torniamo pure al Workshop!
Il tema di quest’anno, scelto dai responsabili scientifici Amleto Picerno Ceraso e Vangelis Moschonas con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul recupero di un’area della Costiera Amalfitana che attualmente versa in condizioni di degrado, lega il laboratorio al territorio che lo ospita già dal titolo “Vertical Seaside, Amalfi Coast Workshop”.
Vietri sul Mare insieme ad altri paesi della Costiera, infatti, ha ottenuto nel 1997 il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco e da allora numerosi sono stati gli interventi di riqualificazione urbana e ambientale volti a non alterare l’equilibrio degli elementi naturali. Quale contesto migliore per testare le possibilità offerte dai software parametrici? Ed infatti proprio un tratto di costa che versa in una situazione di degrado sarà il protagonista indiscusso delle idee progettuali che i partecipanti al workshop realizzeranno.
Un’esperienza utile e sicuramente stimolante per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alle più innovative metodologie di progettazione esistenti, ma non solo. Interessante sarà confrontarsi con il team che si occuperà della realizzazione del laboratorio. Tra gli altri Co-de-it, massimo rappresentante della digital fabrication e dell’architettura parametrica, l’Universita’ di Thessaly in Grecia, la Facoltà di Architettura di Napoli, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Come si partecipa?
Per partecipare al workshop è necessario seguire le istruzioni e compilare il modulo di preiscrizione entro il 15 luglio. I costi vanno dai 450 € + iva per i professionisti ai 300 € + iva previsti per gli studenti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00VixKirik�https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngVixKirik�2011-06-20 13:30:222011-06-20 13:30:22Workshop internazionale in Parametric Design e Digital Fabrication
Come ben sapete lo scorso 13 giugno il nostro direttore Mirko Pallera è stato ospite del programma Smart&App su La3, per raccontarci la storia dei video virali, come essi nascono e perché sono diventati un fenomeno così importante in Rete. Da quelli creati dagli utenti per puro divertimento o per personal branding, a quelli realizzati invece dalle aziende a scopo commerciale, i video virali sono davvero tanti. Cos’hanno in comune? Mirko ci ha spiegato che ciò che rende davvero forte un virale è la sua capacità di scatenare in noi una forte emozione, l’avere un finale sorprendente, ma soprattutto, il contenere una verità umana, qualcosa in cui, in chiave ironica o più realistica, possiamo riconoscerci o intravedere la realtà che ci circonda. Una corretta e “furba” distribuzione, tramite una corretta attività di seeding, fa poi il resto.
Se volete conoscere tutti i segreti e le curiosità del mondo dei filmati virali, questo è il link al video della puntata, davvero da non perdere! Qui sotto invece, potete vedere tutti i video che sono stati menzionati nel programma; alcuni brevi e sorprendenti, come il primo virale, del 1999, “Alien Song”, altri invece veri e propri mini film, come nel caso dello spot Axe…
Armatevi di pop corn e…buona visione!!!
Alien Song
Ford Sport Ka – Bird
Ravenstoke Alaska
Will It Blend? – iPhone
Old Spice | The Man Your Man Could Smell Like
The T-Mobile Royal Wedding
Evolution of Dance
The T-Mobile Dance Commercial
Mission: Facebook
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-06-20 12:30:062011-06-20 12:30:06Ninja Marketing a Smart&App racconta i video virali [VIDEO]
Partire verso mete lontane, per dimenticarsi del proprio lavoro, di tutti gli impegni e (talvolta) della propria vita personale: tra non molto partirà la corsa alle vacanze estive del 2011! Per una settimana o due gli italiani si trasformeranno in un popolo di turisti alla scoperta dell’estero o (perchè no) delle bellezze nazionali. Il mezzo preferito per partire sarà, come per gli anni scorsi, la nostra fida automobile. Nel 2010 il 64% dei vacanzieri (25 milioni su un totale di 39) ha preferito l’automobile come mezzo di trasporto per le vacanze. Ogni gruppo ha percorso in media 420 chilometri per raggiungere la propria meta, e le stime per il 2011 sono riconfermate con una variazione del ±5%.
Che voi scegliate le tranquille alpi svizzere o il movimentato litorale della costa azzurra, ricordate che la bellezza di un viaggio dipende anche da come lo si affronta: vi sentireste tranquilli se il pilota del vostro aereo si mettesse alla guida dopo aver bevuto un “bicchierino di troppo”? Noi ninja non possiamo controllare il tasso alcolemico del vostro autista, ma possiamo consigliarvi 5 applicazioni iPhone utili per tutelare la sicurezza a bordo del vostro veicolo durante dei viaggi così lunghi.
Autovelox Maps Italia
La paura principale degli automobilisti in autostrada riguarda gli autovelox: fermo restando che il limite sulle autostrade italiane è di 130 km/h (salvo diversa segnaletica) e 110 sul bagnato, i sistemi di rilevamento della velocità mettono sempre in dubbio o in ansia l’automobilista. Autovelox Maps Italia vanta un database aggiornato dagli oltre 160000 utilizzatori, con la possibilità di filtrare i rilevatori di accesso/velocità a seconda delle proprie preferenze.
Car Expenses
Un’altra grande preoccupazione per chi viaggia in auto sono i consumi dell’automobile: viaggiando a carico variabile con il serbatoio della benzina non completamente pieno, è difficile quantificare i consumi di carburante. Car Expenses, attraverso un calcolo tra il prezzo al litro della benzina, la distanza percorsa e il carburante nell’auto permette di avere una stima precisa dei soldi spesi per l’automobile. Ricordate che il consumo della benzina è rapportato allo stile di guida che adottate: meno accelerazioni e frenate brusche fate, più l’auto lavora a regime regolare e ha bisogno di meno carburante. Mantenere la distanza di sicurezza è utile anche per questo 😀
Waze GPS & Traffico
Stare al volante presuppone una prontezza di riflessi molto efficace: alle velocità autostradali, accorgersi di un ostacolo con qualche secondo di ritardo può avere brutte conseguenze per il vostro veicolo, ma soprattutto per le persone che trasportate. Waze GPS & Traffico, oltre ad essere un discreto navigatore, è anche una community sempre crescente di automobilisti che segnalano incidenti e code di auto lungo la strada che intendete percorrere. Ovviamente l’app non sostituisce la prontezza di riflessi, ma è una mano in più per affrontare il viaggio in sicurezza.
iDriveControl
iDriveControl è più di un tool per la tutela sulla strada: è una vera e propria “scatola nera” per la sicurezza passiva che, in modalità stand by, registra silenziosamente i dati sulla guida della vettura sfruttando l’accelerometro del device. Attraverso gli algoritmi preinstallati, l’app segnala se chi è al volante sta adottando uno stile di guida prudente o se, invece, crede di essere al gran premio di Montecarlo. Chi invece vuole migliorare il proprio stile di guida può affidarsi alla funzione report, che memorizza i dati delle guide passate.
Safety Rec
Ogni stagione effettuiamo il check-up della nostra vettura per sapere se è in condizioni ottimali per affrontare un lungo viaggio, ma spesso dimentichiamo di fare lo stesso controllo su chi guida l’auto. Safety Rec è un sistema di valutazione della guida che, riprendendo la strada dall’abitacolo, giudica le condizioni psico-fisiche del conducente e lo avvisa nel caso di pericoli imminenti. Non solo: quando il viaggio è terminato l’app assegna un punteggio in centesimi allo stile di guida. Un tool utile anche per chi vuole intraprendere la carriera di autista di lusso!
Ecco di seguito l’elenco delle app di cui abbiamo parlato oggi:
Ricordate: per integrare la sicurezza ed avere delle vacanze senza inconvenienti bisogna seguire le principali regole di sicurezza alla guida. In particolare:
Adotta uno stile di guida efficace ma prudente
Visto che ci sono, utilizza tutti gli strumenti per la sicurezza passiva della tua automobile (le cinture, i seggiolini per bambini, i freni)
Rispetta la distanza e la velocità di sicurezza
in generale, in autostrada cerca di avere “l’occhio lungo” (aumenta il campo focale per vedere cosa succede a 50/60 metri da te)
Buone Ninja Vacanze a tutti! 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/Ninjamarketing-top-5-sicurezza1.jpg450600Francesco Piccolohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Piccolo2011-06-20 11:30:022011-06-20 11:30:025 Top App: le migliori apps per Viaggiare Sicuri con iPhone
L’agenzia Amsterdam Worldwide ha prodotto per il marchio Intel, il primo di una serie di film blogger, dal titolo “Visual life”. L’obiettivo della serie è quello di analizzare come l’utilizzo delle tecnologie abbia trasformato il mondo del lavoro, il primo video è stato incentrato sulla storia del blogger di moda e fotografo Scott Schumann, in sole due settimane il video è stato visualizzato più di 850.000 volte sul canale Youtube di Intel, incrementando del 200% le visite sul canale.
Oggi vi proponiamo il secondo video di questa serie, che racconta la storia di Kitty e Lala, due giovani fotografi cinesi che utilizzano quotidianamente le tecnologie digitali nel loro lavoro. Tale campagna si distingue per l’approccio atipico utilizzato per un marchio tech, focalizzandosi sugli effetti che la tecnologia ha avuto sui protagonisti di questa serie, anziché elencando le principali caratteristiche dei prodotti Intel.
2. Il consiglio del secolo: utilizzare Youtube per una giusta causa
Il consiglio del secolo, organizzazione no profit che da anni si batte contro la guida in stato di ebrezza, tramite la collaborazione con 23 procuratori generali, ha realizzato un video che invoglia i ragazzi a dire “SI” ad uno stile di vita sano e a dire”NO” all’alcool.
Protagonisti di questo divertente video sono gli stessi procuratori, che hanno deciso di mettersi in gioco in nome di una giusta causa, con grande stupore da parte degli improvvisati attori, il video nel periodo della sua campagna ha raggiungo 2,5 milioni di visite, con una media giornaliera che oscilla tra le 60.000 e le 125.000 visualizzazioni.
3. Johnson’s Baby Canada: concorso fotografico per bambini
In sole tre settimana, Johnson’s Baby è riuscito a triplicare il proprio numero di fan sulla pagina ufficiale di facebook, grazie alla realizzazione di un concorso di bellezza destinato ai bambini, che offre la possibilità di vedere i propri pargoli sul sito ufficiale di Johnson’s. L’iniziativa ha riscosso molto successo, totalizzando 2.5 milioni di visualizzazioni e 500 mila voti inviati per eleggere il bambino più bello.
4. Ford Fiesta: Dietro le quinte dell’ultimo Product Placement
La casa automobilistica Ford, in collaborazione con l’ultimo film di Tom Hanks, Larry Crowne, ha realizzato un dietro le quinte dell’ultima campagna di social media, che promuove la Ford Fiesta, attraverso un product placement all’interno del film. Tutte le riprese ed immagini riguardanti la Ford Fiesta sono state pubblicate su Youtube e su Facebook, ricevendo 70.000 visualizzazioni. A colpire di questa campagna è il nuovo approccio al product placement, evidenziando l’utilità dell’automobile durante le riprese del film.
Nel video che vi proponiamo, Stevenson spiega che l’intento di questa campagna è far capire ai fan, come realmente si lavora ad Hollywood, permettendo ai telespettatori di capire cosa vuol dire svolgere tutte le mansioni per Tom Hanks.
5. Samsung televisions: win it
Samsung regala un prodotto alla settimana sulla pagina ufficiale di facebook, incentivando gli utenti a partecipare e invitare gli amici a questo concorso, infatti più amici si riesce ad invitare, maggiore sarà il numero di pixel da poter sbloccare. La campagna è stata realizzata con l’intento di fidelizzare i clienti su facebook, attualmente i risultati sono più che soddisfacenti con l’incremento di 12.000 fan in 10 giorni.
6. Mi chiamano: “Mello Yello”
Mello Yello è una bevanda che ha visto il massimo splendore negli anni 80 e che ora sta facendo di tutto per ritornare in cima alle vendite, sfruttando i social media. Tutto ha avuto inizio quando l’agenzia di marketing BFG, ha scoperto l’esistenza di una pagina fan su facebook, tramite la collaborazione con il suo creatore, essa è stata trasformata in una pagina di brand ufficiale, concentrandosi sulla pubblicazione di contenuti divertenti e rispondendo alle domande dei fan.
L’obiettivo iniziale dell’agenzia BFG era raggiungere 10.000 fan entro la fine del 2010, ma con grande stupore tale traguardo è stato raggiungo dopo solo un mese di vita . La pagina continua a crescere, oggi si contano più di 78.000 fan e circa l’80% di essi hanno meno di 24 anni, dimostrando come il prodotto sia stato abile a raggiungere una nuova generazione di consumatori.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/Mello_Yello.jpg779640Ninja LABhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja LAB2011-06-20 11:00:382016-06-17 17:01:21Top 6: le migliori campagne Social Media di inizio giugno
Vi ricordate le cene con gli amici per guardare le noiose foto del deserto dove LORO erano stati in safari mentre VOI ancora continuavate a cacciare sudore davanti al pc in ufficio, con l’aria condizionata anche lei in ferie?
Bene …ora per spararsi le pose i tuoi amici (e anche tu ..dai dai ..stiamo diventando artisti del photoshop) le foto le postano direttamente sui social ( e diciamocela tutta questo permette anche di saltare a piè pari milioni di foto considerate solo da chi ha premuto il clik come arte moderna in formato tascabile!).
Ma torniamo alle foto sui social…. Mai sentito parlare di instagram? E’ un’applicazione di foto sharing per iPhone, nata per condividere le proprie “instantanee” via mobile con i principali social networks online …e fino a qui tutto più o meno nella norma …cos’ha di speciale? Bhè il suo largo successo gli ha permesso in breve tempo di uscire dagli schermi e dagli obiettivi delle macchine fotografiche per piombare nella realtà!
Dopo aver vestito comodamente i panni di social network mobile, con tanto di commenti e hashtag, come un fenomeno di massa che si rispetti anche gli instagramer hanno cominciato ad organizzare “Instameet” in lungo e in largo dando il via alla creazione di una community che si incontra in varie città per scambiare idee, opinioni sulla fotografia e sulla sua evoluzione digitale.
E chi poteva portare l’evento in Italia se non le Geek Girls in collaborazione con Instagramers Modena?
Sabato 25 giugno, dunque, anche l’Italia avrà il suo Instameet. L’appuntamento è a Modena presso il Buscapè in Via Antonio Scarpa, 8 a aprtire dalle 20.00.
Ci si confronterà su temi quali l’evoluzione della fotografia e dei suoi passi da gigante che l’ha traghettata dalla pellicola a Instagram, si presenterà l’applicazione iPhone di photo sharing Instagram e l’ iPrint di Epson. E ancora tutti insieme si volgerà un occhio, in questo caso un obiettivo, al futuro e si cercherà di scrutare quali saranno le nuove frontiere della fotografia e quali le influenze dei mobile.
Per partecipare basta iscriversi all’evento su Eventbrite!
..e come si dice in questi casi allora buon click’n’share!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/instagramerIta.jpg236213VixKirik�https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngVixKirik�2011-06-20 10:30:112011-06-20 10:30:11Instagramer di tutta Italia pronti per il click'n'share collettivo? [EVENTO]
Oggi torniamo a parlare dei freelance esplorando gli aspetti che un professionista deve tenere in considerazione prima di iniziare un nuovo progetto per evitare di trovarsi in situazioni scomode o difficili da gestire. Soprattutto quando si inizia l’attività di freelance le persone possono avere qualche timore riguardo l’affidabilità e l’attendibilità dei propri potenziali clienti e questi sono senza dubbio aspetti fondamentali nel business. In particolare non è sempre sempre facile trovare queste caratteristiche tra chi opera on line oppure è difficile mantenerle vive nel corso del tempo.
Il più delle volte ciò accade a causa della mancanza di un contatto diretto con i clienti. In alcuni casi non c’è la possibilità di incontrarli di persona e di conoscere esattamente chi essi siano e se effettivamente possano essere delle persone affidabili (per esempio se alla fine del progetto verranno pagati i servizi offerti). Tutte queste incertezze possono rendere la vita del freelance che opera on line davvero complicata.
In generale il consiglio che vi diamo è molto semplice: applicare nel mondo on line tutti quegli accorgimenti che eliminano questi rischi nel mondo offline. In particolare è importante quando si utilizzano piattaforme on line o marketplace on line per freelance fare uso di servizi e strumenti che hanno proprio lo scopo di rendere il rapporto tra il freelance e il committente più sicuro.
Vediamo ora una checklist per affrontare con maggiore consapevolezza i prossimi clienti.
Verifica l’affidabilità della piattaforma che stai utilizzando
Verifica la presenza di alcuni semplici elementi quando utilizzi un’applicazione di terze parti per la ricerca di clienti. In particolare mi riferisco a: una connessione sicura al sito web (https://), se è possibile contattare telefonicamente o almeno via email i proprietari dell’applicazione nel caso avessi bisogno di assistenza, articoli e recensioni in cui si parla del servizio che stai utilizzando. Meglio ancora se hai un amico/a freelance che ha già utilizzato la piattaforma e può raccontarti la sua esperienza.
Verifica l’affidabilità dei tuoi potenziali clienti
Prima di rispondere ad una richiesta di lavoro, verifica se le referenze del tuo cliente e se ha completato il profilo della sua azienda sulla piattaforma che stai utilizzando. Può essere banale, ma è sicuramente un segno di serietà da parte dell’azienda che è in cerca di freelance. Non dimenticare anche di fare una semplice ricerca su Google, potresti scoprire cose molto interessanti riguardo i tuoi potenziali clienti.
Utilizza piattaforme che consentono la creazione di account verificati
Controlla se la piattaforma che stai utilizzando offre la possibilità di creare account verificati. In caso positivo assicurati che l’azienda che stai per contattare abbia fatto questa scelta e ricordati di scegliere anche tu questa opzione. Sebbene sia spesso un servizio a pagamento, è anche il modo migliore per assicurare ai clienti che sei una persona reale e si possono fidare di te;
Accordati attentamente sulle modalità di pagamento
Quando arriva il momento di chiudere il contratto con il tuo cliente accordati attentamente sulle specifiche e assicurati che il pagamento dei tuoi servizi avverrà in modo sicuro. Per fare ciò ci sono varie possibilità:
insisti perchè i tuoi clienti paghino anticipatamente almeno parte del tuo compenso;
accordati con il cliente affinchè il cliente paghi al raggiungimento di micro obiettivi prefissati;
utilizza un servizio di garanzia (escrow service) per gestire gli accordi tra te e il cliente. Considera che le piattaforme che considerano la sicurezza un valore aggiunto per i propri clienti offrono sicuramente questi servizi. E’ sicuramente il metodo più sicuro sia per te che per il cliente perché il freelance viene pagato nel momento in cui raggiunge l’obiettivo prefissato e il cliente depositerà il pagamento su un conto di terze parti indipendente.
Stipula un accordo di riservatezza con il cliente
Nel caso in cui il progetto sia confidenziale si raccomanda di stipulare con il cliente un accordo di riservatezza (mutual non disclosure agreement). In questo modo sia il cliente che il freelance avranno la certezza che nessun dettaglio rilevante sul progetto venga condiviso con altre persone o aziende.
Verifica tutti gli aspetti legali del contratto
E’ molto importante rivolgersi a dei professionisti per verificare che nell’accordo siano state rispettate tutte le norme che definiscono il rapporto tra cliente e freelance e che entrambi concordiate sui termini del contratto. Per esempio se sei un programmatore, verifica quando e se la proprietà del codice che hai scritto venga trasferito al cliente, se egli possa fare eventuali modifiche al codice o se, in caso di vendita dello stesso ad altre persone, hai diritto ad una parte dei ricavi.
twago è la piattaforma europea d’intermediazione online per servizi in outsourcing, in grado di mettere in contatto aziende con fornitori di servizi. I servizi offerti spaziano dalla programmazione, al graphic e web design fino a servizi alle aziende. I fornitori di servizi iscritti nella piattaforma sono sia freelance che aziende di ogni dimensione.
Il concetto è semplice: i Clienti pubblicano progetti (o lavori) su twago. I Fornitori iscritti inviano le proprie offerte, ed il Cliente seleziona il Fornitore che meglio risponde alle sue necessità. twago offre inoltre un sistema di pagamento sicuro (acconto di garanzia “Escrow”) grazie al quale ogni pagamento tra le parti è protetto e accreditato al destinatario solo a conferma di entrambe le parti; si tratta della prima piattaforma in Europa ad offrire un sistema di pagamento cifrato di questo genere.
L’azienda è nata e ha sede in Germania (Berlino) ed è attiva in Italia dal marzo 2010 con un sito tutto italiano.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/Outsourcing_4_Lavorare_on_line_-come_freelance_6_aspetti_-da_tenere_-in_considerazione.jpg338506Sputnikhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSputnik2011-06-20 09:30:032011-06-20 09:30:03Outsourcing /4. Lavorare on line come freelance: 6 aspetti da tenere in considerazione
Ripercorrendo le fasi salienti comuni alla maggior parte delle startup, ho cercato di fare una panoramica degli strumenti finanziari più utilizzati nel mondo delle startup, prendendo in considerazione anche un tool gratuito che permette di proiettare i risultati delle scelte finanziarie che si operano nella struttura di una startup. Innanzitutto è agevole capire quali sono i meccanismi che operano nelle varie fasi dell’ “età finanziaria” di un azienda, subito dopo saremo in grado di capire perchè Mark Zuckerberg possiede attualmente meno del 25% di Facebook, pur restandone CEO.
Il Fund Raising
Sondando la scena startup, incontriamo spesso concetti come Seed Fund, Round A Fund o Debt Fund. Chiunque si cimenti nell’analisi di una Business Idea e tenta di realizzarla incontra immediatamente la primaria necessità di reperire fondi, siano essi volti a coprire i primissimi costi di sviluppo di un prodotto funzionante o siano necessari per fornirsi di una struttura, emerge sempre un fabbisogno aziendale: il finanziamento.
Nel caso specifico in cui ci si occupi di startup web based, o comunque di imprese ad alta capacità innovativa, sappiamo che tra gli attori in grado di sostenerci finanziariamente possiamo individuare gli investitori, Venture Capitalist o Angels. Si tratta di persone o organizzazioni finanziarie che decidono di investire denaro in un determinato progetto d’impresa al fine di detenerne una quota di capitale. Sostanzialmente differenti dal punto di vista operativo sono invece i cosidetti Debt Fund, attraverso i quali si ricevono fondi sotto forma di mezzi finanziari ma che figureranno in bilancio come veri e propri debiti per la start up, e viceversa come crediti per l’investitore al quale si dovrà restituire in un tempo X la somma di denaro investita. Gli strumenti finanziari tipicamente utilizzati nell’ambito startup o comunque nell’ambito dell’equity investment sono detti Investment Stages.
Possiamo trovarli menzionati continuamente guardando un qualsiasi company profile su crunchbase, si tratta di sessioni di investimento, differenziate per tipologia, che vanno a coprire il fabbisogno finanziario in una o più specifiche fasi della vita della startup sino a giungere alla exit della stessa. L’immagine può aiutare a comprenderli al meglio.
In genere si dividono in: -Seed: fino a $100K -Angels: possono arrivare anche ad $1M -Round A: $1M – $10M -Round B: $10M – $25/30M -Debt Fund In sostanza il Round A, B, C ed eventuali round successivi si rendono possibili solamente nel momento in cui l’azienda è ormai avviata ed utilizza questi nuovi finanziamenti per ampliarsi, per accrescere la quota di mercato o per il lancio di nuovi prodotti o servizi.
La struttura finanziaria
Per struttura finanziaria si intende la composizione del capitale aziendale ed in generale il sistema attraverso il quale l’azienda và a soddisfare la necessità di reperire fondi. Ogni qual volta una startup riceve un investimento deve cedere una quota capitale in favore dell’investitore, salvo si tratti di Debt Fund, di conseguenza in occasione di un nuovo apporto di capitale la startup si riassetta su un nuovo equilibrio societario, con conseguente ricomposizione delle percentuali di proprietà di ogni singolo azionista.
In questi casi ed altri, si rende utile un servizio come l’Equity Simulator di ownyourventure.com. necessario per valutare che tipo di incidenza avranno gli eventuali investimenti sull’assetto societario, o quali possano essere le conseguenze di eventuali scelte di investimento.
Spesso sentiamo parlare del caso di Ycombinator, che si occupa di selezionare startups o business idea per garantire al team di queste un periodo di formazione in Silicon Valley al fine di acquisirne una quota compresa tra lo 0 ed il 15% circa, o sentiamo ancora di startup che sono riuscite a superare un pitch con un investitore che ne individua le potenzialità di sviluppo e ci investe denaro, al fine di ottenerne in cambio una percentuale di azioni. Questo tipo di investimenti vengono effettuati al fine di poter ottenere un incremento di valore delle azioni che quindi potranno essere rivendute ad un prezzo di gran lunga superiore rispetto al prezzo di acquisto.
A tal proposito si differenzia il concetto di “valore aziendale” rispetto al momento in cui viene fatta la valutazione.
Nell’Equity Finance troviamo solitamente due concetti, la Pre-Money Valuation e la Post-Money Valuation. In realtà sono valutazioni di tipo finanziario che però permettono di inquadrare meglio le startup in quanto entità altamente mutevoli.
La valutazione Pre-Money è una valutazione finanziaria del valore dell’azienda effettuata prima di un round di finanziamento, mentre la valutazione Post-Money è effettuata immediatamente dopo. La valutazione Post-Money è pari alla somma della valutazione Pre-Money e dell’ammontare dell’investimento effettuato.
Nel caso delle startup, una valutazione Pre-Money è una valutazione effettivamente molto complessa da strutturare, in quanto, se si tratta di un finanziamento seed, si stà operando su una neonata società e spesso è una valutazione frutto di aspettative, poiché non si hanno a disposizione i dati o performance numeriche passate dell’azienda, utili per effettuare un confronto con business model simili all’interno dello stesso mercato, per esempio.
A questo punto nell’interfaccia grafica dell’equity simulator incontriamo una prima fascia, dedicata all’investimento seed, o comunque il primo round di finanziamento, in questa sezione è necessario inserire i dati relativi alla valutazione Pre-Money, ossia la valutazione che avremo dato alla startup prima dell’investimento, valutazione che spesso, o sempre, è ogetto di trattativa tra l’investitore e gli startupper.
Tanto più alta sarà la percentuale di azioni che spetteranno all’investitore nella valutazione post-money, tanto più bassa sarà la valutazione pre-money effettuata.
Nel simulatore di ownyourventure.com è possibile riprodurre in vitro e virtualmente circa tre round di finanziamento. In teoria si tratta del primo investimento di tipo seed/angel e di due investimenti strutturati ripo Round A,B. In tutte le tre sezioni dedicate al singolo investimento si dovranno inserire i dati relativi alle valutazioni pre e post-Money.
Particolare attenzione è prestata all’interno dei grafici anche ai Convertible Debt, ovvero debiti di natura particolare che vengono stipulati con i Venture Capitalist o con gli Angel Investor, ma che in realtà, in caso di successo della startup, si trasformano in veri e propri investimenti nel capitale dell’azienda, trasformando i creditori in azionisti della startup a tutti gli effetti. Questo tipo di debiti traggono origine e sono regolamentati attraverso le cosidette Convertible Notes.
Le Convertible Notes regolano appunto i Convertible Debt. In sostanza il debito si genera in fase di investimento nella startup, generalmente nel caso del primo o secondo round di investimenti. Viene utilizzato questo tipo di finanziamento in quanto, l’investitore, sottoscrivendo il credito e investendo in un periodo rischioso della vita della startup, cerca di tutelarsi vantando un credito appunto, ed in caso di fallimento potrà recuperare parte del suo investimento rifacendosi direttamente sugli asset dell’azienda, diversamente da quanto avverrebbe se l’investitore fosse detentore di una quota azionaria della stessa.
D’altra parte però, l’investitore rimane titolare di un “diritto di conversione” (da qui l’origine del termine), che gli garantisce la possibilità di diventare azionista della startup nel o nei successivi round di finanziamento, quando le condizioni risultano più favorevoli. Inoltre all’atto della conversione, il detentore delle convertible note può usufruire (se previsto nel contratto) di uno “sconto” sull’acquisto delle nuove azioni, generalmente di circa il 30%, in ragione della sua condizione di investitore “privilegiato”.
L’utilità e l’importanza dei concetti che ho appena cercato di esplorare, diventa tangibile nel momento in cui si dà inizio alla fase di previsione finanziaria o quando si struttura un piano finanziario dell’azienda. Nella fattispecie, il tool è in grado di effettuare proiezioni sino al terzo round di investimento e di mostrare le variazioni di queste in un periodo medio-lungo, aspetto che assume una notevole importanza pratica nel momento in cui si tenta di prevedere un possibile andamento finanziario della startup al fine di ponderare le scelte operative.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/analizza_la_struttura_finanziaria_della_tua_startup_HOWTO_2.jpg400500Toshimikihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngToshimiki2011-06-19 11:00:512011-06-19 11:00:51Analizza la struttura finanziaria della tua startup [HOWTO]
Questa settimana sperimentiamo un nuovo format per la sezione Mobile: i nostri Ninja vi suggeriscono un’app a testa tra quelle che usano quotidianamente o semplicemente scaricano per curiosità. Apps di generi diversi, interessanti, utili o divertenti: date un’occhiata qui sotto!
Juice Defender “L’app permette di personalizzare ogni funzionalità che richiede energia e ha il semplice scopo di farvi risparmiare batteria. Con la funzione Ultra è anche possibile programmare i vari momenti della giornata. Per esempio è possibile impostare ciò che sarà acceso di notte e quali funzionalità desideriamo nel week end. Secondo alcuni commenti sul Market, raddoppia semplicemente la durata della batteria. Ottima app!”
Tuscany Book “Ho il piacere di consigliarvi un’interessante app per iPad sottoforma di libro fotografico (dal nome Tuscany Book) composto da ben 167 pagine. Le foto sono realizzate dal fotografo professionista Duccio Nacci, che sanno mostrarci una Toscana diversa.. una Toscana senza il classico cielo limpido e sempre azzurro ma altrettanto affascinante e magnetica”.
IXpenselt+Reddito “Tra le migliori app secondo CNN Money Magazine e Laptop Magazine, questa applicazione aiuta a tenere il conto ed analizzare il bilancio del nucleo familiare o della vostra piccola azienda. Un tool utile in tutte le situazioni: 3,99 € spesi che potrebbero farvene risparmiare molti di più”.
Biografilm Festival “Dal 10 al 20 giugno si svolge a Bologna il Biografilm Festival – International Celebration of Lives, un festival cinematografico che anche quest’anno sto seguendo con molto interesse. Vi consiglio l’app ufficiale: se arrivate a Bologna in questo weekend con questa app vi muoverete facilmente tra i tanti eventi, le proiezioni e gli incontri e avrete anche le informazioni utili per visitare la città”.
Procreate “Un app eccezionale per disegnare sull’iPad 2 in Hd. Creata per lavorare su illustrazioni in maniera dettagliata e precisa, con un’ampia scelta di pennelli dinamici da far invidia a Sketchbook Pro. Le interfacce essenziali permettono di cambiare rapidamente le opzioni su canvas in Hd di 1920×1408 px”.
Ecco i link alle apps di cui vi abbiamo parlato:
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/redazione_mobile_ninja_mark.jpg347620Naokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNaoko2011-06-19 09:19:462011-06-19 09:19:46Le Apps della Settimana by Redazione Mobile Ninja Marketing
Il conto alla rovescia è terminato, da oggi parte il progetto jeep-people.com, lo spazio virtuale dove condividere le proprie sfide voluto da Jeep Italia. Si parte con l’avventura di Alex Bellini, già nell’olimpo degli sportivi estremi per aver partecipato alla Marathon des Sables nel deserto marocchino, alla corsa a piedi tra le distese di ghiaccio dell’Alaska Ultrasport, alla traversata solitaria a remi dall’oceano Atlantico in 226 giorni, fino a quella che lo ha consacrato tra i protagonisti della storia della navigazione: la più lunga traversata a remi dell’Oceano Pacifico mai realizzata e portata a termine dopo 294 giorni e 18.000 km di navigazione in mare aperto.
Da oggi, una parte del nuovo portale sarà dedicata alla sfida transmericana di Bellini: Jeep lo seguirà da vicino sia attraverso una Jeep Wrangler Unlimited, vettura di supporto per tutta la durata dell’avventura, sia attraverso un diario di viaggio in stile blog a quattro mani in cui il protagonista insieme al suo team racconteranno quotidianamente le tappe della sfida.
Vorrò essere invisibile, silenzioso e sempre presente. I preparativi, i discorsi della gioia e della paura, la fatica e il viaggio interiore dell’uomo sul suo percorso, i piedi sull’asfalto per 5000 chilometri e gli occhi che vagano nei cieli infiniti alla ricerca della concentrazione. Le notti e i risvegli sempre prima della luce di un nuovo giorno, ennesimo giorno di corsa. Mi interessa questo. Il viaggio dell’uomo, studiarne i contorni alla partenza e osservarne le differenze all’arrivo. Fotograferò ed editerò tutto quel che vedo, girerò e monterò “on the road” dei clip emozionali da 90 secondi.
Così Mauro Talamonti, che seguirà Alex in USA, presenta il suo progetto di multimedia reportage per Jeep People.
“Alex non è un maratoneta, un canottiere.. ma con il suo stile di vita rappresenta un modo unconventional di vivere lo sport in generale che lo rende ancora più affine ai valori di un brand come Jeep – dice Aurora Incardona, Web Communication Manager del brand Jeep in Europa – Il viaggio di Alex è “il pretesto” di un percorso che Alex affronterà per sfidare i propri limiti assecondando quella che è la sua natura, quella di una persona “autentica”, con un forte spirito “libero” che compie “avventure” straordinarie spinto da una fortissima “passione”. E lo fa in un modo “unico”. Il suo.
Nessuna ricerca del record, solo il forte desiderio di compiere ancora una volta un viaggio ma soprattutto un percorso dentro se stesso. E questa volta non lo farà “in solitario” perché il suo sarà un percorso doppiamente condiviso: da un lato con il suo team, composto principalmente, in loco, da Mauro e da Simone Bortolotti – il suo preparatore atletico – e dalla Jeep Wrangler Unlimited Sahara che farà loro da supporto; dall’altro sarà condiviso con i fan, con tutti coloro che vorranno seguire la sua avventura, supportarlo e interagire con lui attraverso jeep-people.com che diventerà così lo strumento per raccontare la sua impresa e condividere il valore umano del suo percorso”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/jeep_people_bellini.jpg399639VideogirlKittyhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngVideogirlKitty2011-06-19 09:00:442011-06-19 09:00:44Jeep People ed Alex Bellini: storie di vite non convenzionali
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