The world biggest Apple Store will open soon. Questo è il claim del video virale realizzato dal gruppo .WAV – We Are Visual ad Amburgo, nella celebre Jungfernstieg. In occasione dell’apertura dell’Apple store nella città, due ragazzi, come fossero operai addetti all’ordinaria manutenzione dell’edificio, hanno piazzato un enorme logo della Microsoft sulla parete adiacente all’entrata dello store. Una piccola, velata protesta contro l’universo “chiuso” di Apple, in favore di un futuro aperto, dove applicazioni e sistemi operativi nascono per funzionare su qualsiasi device.
Probabilmente il video ha suscitato le ire degli Apple Addicted e una sarcastica risatina tra i fan di Microsoft. Ma cosa penseranno i vertici di Microsoft dell’utilizzo del loro marchio, senza previa autorizzazione? I ragazzi di .WAV hanno pensato proprio a tutto! Osservate con attenzione il logo sulla parete, notate niente di strano? Un’ inversione dell’area blu con quella verde? E’ veramente il logo di Microsoft o è solamente un richiamo, di certo inconfondibile?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kiokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKioko2011-06-21 16:00:382011-06-21 16:00:38L'Apple Store apre sotto l'insegna di Microsoft [VIRAL VIDEO]
Se non sapessimo da chi è stato realizzato, potrebbe essere definito un po’ offensivo, ma in questo caso l’ironia (o meglio l’autoironia!) sono la giusta chiave di lettura.
Si tratta di un mockumentary , termine nato dalla fusione delle parole inglesi mock (deridere) e documentary (documentario) del Toronto’s gay footbal club per la campagna di recruitment della Muddy York RFC, la prima squadra composta completamente da persone omosessuali, nata a Londra nel 2001 e sbarcata successivamente a Washington e Toronto.
The Gay Who Wasn’t Gay Enough è ispirato alle vere storie dei giocatori della squadra e racconta di un ragazzo alla ricerca di sé stesso e della sua reale identità, aldilà di ogni stereotipo.
Un modo per esorcizzare alcuni luoghi comuni sugli omosessuali, ma sarà davvero utile a questo scopo porre l’enfasi non proprio sull’aspetto più “professionale” dei giocatori?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Tomokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngTomoko2011-06-21 14:00:402011-06-21 14:00:40Toronto's Gay Rugby Football Club recluta giocatori [VIRAL VIDEO]
Le GGD nascono nel 2005 da un’idea di Sarah Blow. Sono cene o incontri per donne appassionate di tecnologia, Internet e nuovi media. Vengono organizzate in tutto il mondo da un gruppo di volontarie. Sono eventi unici, senza scopro di lucro e assolutamente divertenti.
Girls only
Chiunque può iscriversi per partecipare ad una cena: non ci sono soci, ma solo donne. Gli uomini sono ammessi a partecipare solo come invitati speciali di una donna e in numero limitato ad alcuni eventi. Per accedere agli eventi è necessario preisciversi su www.eventitribe.com/.
GGD made in Italy
Compaiono per la prima volta nel 2007 a Milano, poi Roma…Campania e Napoli. Le GGD campane hanno origine a Napoli, grazie ad uno staff composto da bloggers, giornaliste, artiste multimediali.
8 Luglio
Idee, strumenti e azioni per le donne e l’impresa. E’ il titolo del secondo appuntamento con la Girl Geek Dinner Campania all’Hotel Parker’s di Napoli. La serata è dedicata all’imprenditoria in rosa.
Contest Telecom dedicato alle donne
Al fine di creare valore aggiunto alla discussione sulla relazione “Donna in carriera” e “Donna e Imprenditoria” si è pensato ad un contest di suggestions&advises, realizzato grazie alla collaborazione e sponsorizzazione tra il team di GGD Campania e Telecom Italia-Impresa Semplice per DonnaBiz, l’offerta integrata dedicata all’imprenditoria. Il contest dal titolo “Il tuo consiglio in un tweet” richiede l’invio in 140 caratteri di una soluzione per avere successo nel lavoro. Il regolamento integrale è disponibile sul sito di DonnaBiz. Scade il 28 giugno.
Contest fotografico boys and girls a tema
Organizzato dall’Associazione Culturale Giu*Box, Work shots scade il 26 giugno. Regolamento sul sito di Giu*Box
Partners
Media partner dell’evento sarà Ninjamarketing.it della testata Ninja Magazine e social media partner Media Company di Ciao People con Fanpage.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ninja Guesthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Guest2011-06-21 12:46:132011-06-21 12:46:13A cena con le Girls Geek: l'appuntamento è per l'8 luglio a Napoli [EVENTO]
Come dice il famoso detto: “Morto un webinar, se ne fa un altro!”
Le iscrizioni ai free webinar firmati Ninja Academy sono sempre numerosissime e per questo vi ringraziamo a più non posso! Come al solito, anche per i prossimi webinar in programma, nonostante l’iscrizione preventiva, SOLO I PRIMI 100 che il giorno della lezione riusciranno ad accedere alla web-room in tempo (se non in anticipo) potranno vedere e ascoltare la presentazione del relatore.
Siete quindi pronti per il prossimo appuntamento ninjosamente online e rigorosamente free?
Segnatevi dunque questa data: lunedì 27 giugno, ore 18.
L’argomento sarà l’Archetypal Branding a cura di Gianluca Lisi e Gianni Miraglia.
Chi sono questi due eclettici personaggi?
Gianluca Lisi è direttore della sezione Branding di CambiareMarcia, mentre Gianni Miraglia è copywriter per Lowe Pirella Fronzoni. Insieme ci parleranno di Archetipi & Brand, di Archetipi & Amore e di Archetipi & …Tu! Sì sì, proprio tu.
Più precisamente:
* Archetypal Branding: Archetipi & Brand. Dal Brand Immagine al Brand Narrante
* Loveting: Archetipi & Amore. Dal Brand Narrante al Brand Amante
* Personaliting: Archetipi & Tu. Non ci sono strumenti: tu sei lo strumento. Dal Brand al tuo servizio, al tuo servizio per il Brand
Vi ricordo ancora una volta che l’iscrizione al webinar non garantisce la vostra presenza.
Il sistema accetterà solo i primi 100 che lunedì 27 giugno riusciranno ad accedere in tempo.
Qualche consiglio per riuscire ad essere dei nostri?
– Collegatevi (cliccando sul link che riceverete nella mail di conferma) PRIMA dell’inizio del webinar. La web-room aprirà alle ore 17.45 di lunedì 27 giugno ma, se siete furbetti, collegandovi anche mezz’oretta prima rimarrete “in coda” per aggiudicarvi uno dei 100 posti a disposizione.
– Se non siete riusciti ad essere tra i primi 100, non scoraggiatevi ma continuate a riprovare anche se un messaggio vi dirà: “The webinar is full“. Molto probabilmente ci sarà qualcuno dei fortunati 100 che prima della fine del webinar dovrà/vorrà lasciare “l’aula” per mancanza di tempo (o di voglia, di interesse, etc.): questo vuol dire che qualche posticino si libererà e voi potrete entrare al suo posto!
Dopo esservi registrati tramite il form online, assicuratevi dunque di cliccare sul link personalizzato che riceverete nella mail di conferma – e ricordate di farlo in anticipo! Ricordo inoltre che, al momento, non è possibile rilasciare la registrazione del webinar in differita: l’unica occasione per seguire l’intervento è riuscire ad accedervi. Non fatevi scappare questa occasione Ninjetti! Sgomitate e pogate tra le file del web che tanto nessuno si fa male 😉
Forza Ninjetti! Scopriremo insieme il potere degli Archetipi e come metterci a loro disposizione per creare azioni di Branding che trasmettono Amore: https://www3.gotomeeting.com/register/641018286
Ne approfitto intanto per ricordarvi la data di uno degli altri webinar in programma:
Lunedì 4 luglio, ore 18: “Internet e Social Media: i diritti dell’era digitale” a cura di Morena Ragone.
Mi raccomando, stretching e riscaldamento per l’amico indice: fare clic in tempo sarà un gioco da ragazzi. Veloci, celeri, rapidissimi: be as fast as Ninjas!
A lunedì 27.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ilaria Mangiardihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlaria Mangiardi2011-06-21 12:35:442011-06-21 12:35:44Free webinar in "Archetypal Branding": sarai tra i primi 100?
Star dietro alle continue novità prodotte dai programmatori di Palo Alto è impresa ardua. Negli ultimi mesi Facebook sta rivoluzionando i suoi contenuti, offrendo ai suoi utenti e agli sviluppatori che utilizzano il Social Network per il loro business servizi sempre migliori ed un livello d’interazione sempre più avanzato.
Facebook Places: “raccomanda questo posto” e “community edit”
In primis, con l’obiettivo di promuovere le imprese locali, e nello stesso tempo anche il servizio Places, Facebook ha introdotto due novità molto interessanti: “raccomanda questo posto” e le modifiche della comunità.
Il tasto “Raccomanda questo posto” rappresenta un innovativo strumento di diffusione virale per un’impresa locale presente sul servizio Place. Grazie a questo strumento, infatti, non sarà solo l’amministratore della Pagina a poter suggerire la stessa ai suoi amici (con l’ormai classico link “suggerisci agli amici”), bensì saranno gli stessi frequentatori del locale a poterlo consigliare, condividendone link e posizione sulla propria bacheca.
La nuova feature dovrebbe collocarsi in alto a destra di tutte le Facebook Page dotate di indirizzo (quindi geolocalizzabili), accompagnata dalla frase “Aiuta i tuoi amici a scoprire fantastici posti da visitare raccomandando [NOME PAGINA]” e connessa a tutte le classiche funzioni di condivisione: breve commento, tag e possibilità di modificare le impostazioni sulla privacy. Inoltre, gli amici che avranno raccomandato la pagina appariranno in un box situato sulla destra della pagina stessa.
Per quel che riguarda le modifiche della community, va detto che già dallo scorso marzo Facebook ha iniziato a mostrare nelle Pagine dei locali provviste di indirizzo (quindi sempre legate al servizio Place) un piccolo link che consentiva agli utenti di “suggerire modifiche” e compilare i dati mancanti, inviando le modifiche all’approvazione del titolare della pagina. La ricerca di dati sempre più precisi per il proprio servizio di Geolocalizzazione, uniti all’intento di incrementare il coinvolgimento dell’utenza (in stile Wikipedia), ha portato gli sviluppatori di Palo Alto ad introdurre un ulteriore servizio, per il momento limitato alle pagine delle città: “Community Edit”.
Grazie a questa funzione, situata nel menu di navigazione alla sinistra della pagina, si visualizzano immediatamente i cinque posti con il maggior numero di Check-in della città, e le relative informazioni. Gli utenti possono agire direttamente sulle stesse modificandole, approfondendole o segnalando eventuali duplicati. Integrato alla nuova feature anche un modulo di ricerca collegato a Bing Maps. Ancora poco chiari, comunque, i vantaggi che gli utenti possono ottenere dall’inserimento di tali informazioni. Per il momento, sembra che Facebook punti sul coinvolgimento nel miglioramento del servizio e nel senso di appartenenza verso la realtà cittadina.
Facebook Ad Account Group
Interessante novità anche sul fronte Annunci. Il 9 Giugno scorso, infatti, Facebook ha lanciato la nuova opzione “Account Group”. La funzione, utile principalmente alle agenzie pubblicitarie, permette di aggregare gli account di più utenti, in modo che ogni membro del gruppo possa accedere simultaneamente ai dati complessivi. La funzione, oltre a snellire il lavoro per le società che operano frequentemente sul Social Network gestendo più account, aumenta la sicurezza non obbligando più i gestori dei singoli account a condividere la propria password.
Creare un “Ad Account Group” è estremamente semplice, anche se non ancora consentito a tutti gli utenti essendo in fase di testing. Dal menù di gestione delle inserzioni, basta selezionare il tab “Account Group” e selezionare l’opzione (in alto a destra) “Crea un nuovo gruppo”. In questo modo, sarà possibile invitare nel gruppo nuovi membri o inserendo il loro indirizzo e-mail, o selezionandoli semplicemente tra gli amici.
Grazie a questa feature, è palese la volontà del Social Network di potenziare l’efficacia delle campagne d’inserzione, incrementando il volume d’affari con esso generato.
Resources for Pages
Infine, una piccola ma utile novità per ciò che riguarda la gestione delle Facebook Page: dal menu di gestione della Pagina, sarà possibile trovare racchiusi in un solo tab (“Resources”) tutte le funzioni più utili per lo sviluppo e la diffusione della nostra pagina. Dalle migliori applicazioni sviluppate, alla possibilità di scegliere lo “username”, passando per delle Best Practices racchiuse in una comoda guida che consentirà alla propria Pagina di crescere e svilupparsi all’interno della community.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Francesco Turturiellohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Turturiello2011-06-21 11:34:122011-06-21 11:34:12Ancora novità per Facebook Places, per le pagine e per le app
La rapida crescita di Tumblr e il sorpasso a Wordpress lo proclamano come il social network del futuro
Tumblr ha superato WordPress sul numero di blog presenti sulla propria piattaforma. Come ha riportato Mashable il distacco, per ora, sarebbe di alcune migliaia di blog, ma i numeri sono in crescita, come dimostra quest’ultimo aggiornamento.
Ciò che colpisce di questo sorpasso è il breve periodo di tempo in cui è avvenuto. A Gennaio, infatti, erano circa 7 milioni i blog creati su Tumblr mentre oggi se ne contano il triplo, superando così in soli quattro anni i risultati ottenuti da WordPress in otto.
Il successo di Tumblr sembra risiedere nella sua facilità e velocità di utilizzo nonché nelle maggiori analogie con alcuni fra i più importanti social network, come Facebook e Twitter, caratteristiche che lo rendono accessibile da un maggior numero di utenti rispetto a WordPress. Questa crescita esponenziale è dovuta anche all’utilizzo di Tumblr da parte di molte aziende nel settore dell’entertainment, delle news e della moda.
Secondo Steve Rubel, EVP/Global Strategy and Insights di Edelman – la più grande società di pubbliche relazioni del mondo – “gran parte del fascino Tumblr è la sua community. Come Twitter e Facebook non devi attrarre un pubblico, ti basta farli sottoscrivere”. “ Sempre più persone iniziano a usare la Dashboard di Tumblr come un aggregatore… L’effetto rete prende il sopravvento e la piattaforma cresce”.
Tumblr potrebbe, quindi, essere il social network del futuro. Dopo WordPress quale sarà la prossima vittima della rapida crescita di Tumblr?
Tra i tanti insegnamenti che i nostri maestri Kiko Hattori Hanzo e Alex Hokuto No Ken ci hanno tramandato, uno dei più importanti è sicuramente quello che un buon Ninja deve essere sempre sensibile alle tematiche che toccano l’intera società. Tra queste, sicuramente l’educazione e la formazione occupano un ruolo centrale. Una persona adeguatamente formata ha infatti più possibilità di riuscire nei suoi intenti e più “strumenti” da poter utilizzare con successo.
Stiamo parlando di Funding4Learning, la prima piattaforma su scala mondiale per trovare fondi a sostegno dei propri progetti formativi.
Pochi semplici passi per realizzare il proprio sogno: una volta registrato l’utente avvia la propria campagna, stabilendo gli obiettivi finali da raggiungere e offrendo ricompense attraenti ai potenziali finanziatori, legate agli stessi obiettivi.
Nonostante la novità del progetto, sono già diversi gli utenti che hanno deciso di proporre la propria creatività ed il proprio spirito di iniziativa: ecco qualche proposta dalla home page del sito ed i relativi stati di avanzamento.
Nel momento in cui la campagna è portata a termine positivamente e gli obiettivi sono raggiunti, l’utente guadagna tutti i finanziamenti raccolti.
Idee, capacità di mettersi in gioco e di “vendere” il proprio personal branding sono i requisiti che F4L sembra considerare fondamentali per avere successo su questa piattaforma partecipativa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Alberto Maestrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAlberto Maestri2011-06-21 10:00:122011-06-21 10:00:12Crowdfunding al servizio dell'educazione: Funding4Learning
Interessante la ricerca condotta da Bbdo Worldwide in collaborazione con Microsoft. L’obiettivo? Indagare la relazione di consumo esistente tra i consumatori ed i molteplici schermi presenti nella vita quotidiana, sperando che la soluzione permetta ai content developer di raggiungere il prossimo miliardo di teste, occhi e cuori.
Simon Bond Chief Marketing Officer BBDO Worldwide
La ricerca si è basata su focus group, analisi quantitative e storie di vita su di un campione di 1500+ persone, per un totale di 11 miliardi di schermi in 5 nazioni.
Il risultato evidente è che non tutti gli schermi sono creati uguali. Anzi, ognuno di loro svolge un ruolo archetipale nella nostra vita e nelle nostre conversazioni. Non sono una tabula rasa, una tela bianca o privi di personalità. Possono essere fuorilegge, joker, badanti, uomini normali, innocenti, re, saggi, stregoni, eroi, creatori od esploratori. Vediamo 4 esempi nello specifico, uniti dalla divertente associazione con personaggi di Star Wars.
Siamo tutti cresciuti con la televisione, via di mezzo tra joker ed uomo normale, della strada. Un compagno col quale passare del tempo, come R2D2.
Con la televisione, lasciamo che sia il contenuto a guidarci ed a trasportarci in viaggio. Vogliamo che attinga alle nostre emozioni, che non ci faccia sforzare troppo, essenzialmente farci rilassare ed intrattenere. Come avviene on questo spot:
Al nostro PC spetta il ruolo di saggio. Per farci imparare, competere, darci delle arie con gli altri mentre affermiamo le nostre conoscenze ed abilità. Come se fosse Han Solo!
È il regno della saggezza e del giudizio, delle sfide e degli insegnamenti, delle dimostrazioni su cosa sappiamo e che ci aiutano ad avvicinarci al nostro potenziale.
Un esempio di campagna che ha sfruttato questo insight è quella sviluppata per AT&T durante i mondiali, in cui un piccolo spazio media (il leaderboard) è stato trasformato grazie all’interazione con la webcam in una big idea che ha permesso ai consumatori di partecipare da protagonisti ai mondiali.
Gli schermi mobile costituiscono la parte più intima della nostra vita, come un amante. Troppo eccessivo? Rispondete mentalmente ed in tutta onestà a questa domanda: qual è la prima cosa su cui posate le mani appena svegli: il cellulare, il vostro partner di letto o voi stessi? Se il mobile è il nostro amante, vuol dire che ci conosce bene. E su mobile dunque, da consumatori, esigiamo contenuti adatti a noi. Che ci facciano sentire parte di qualcosa, integrati, aggiornati, aiutati nella routine quotidiana, perfettamente compresi. E qui, il parallelismo con la Principessa Leia è d’obbligo.
Veniamo infine agli ultimi aggiunti alla famiglia degli schermi, i tablet. Come gli stregoni ci affascinano, sono magici. Non ci importa come e perchè, ma sappiamo che ci permettono sempre più di fare quello che vogliamo e dove vogliamo. È una relazione eccitante e magnetica, come ricorda il personaggio di Obi Wan Kenobi. Prova azione, cura la vita, enfatizza la flessibilitá, interagisce in modalità seamless col nostro ambiente offrendo esperienze e competenze.
Tutti questi schermi portano in sè diversi prototipi di idee e contenuti. Cosa succederebbe se incorporassimo questi ragionamenti archetipali nei processi di storytelling creativo? Fermo restando che le nostre relazioni con gli schermi non sono monogame, perchè non creare contenuti rilevanti e specifici per l’archetipo di ogni schermo? Ad oggi probabilmente nessun contenuto è stato creato in questo modo, neanche nella campagna Old Spice che più si avvicina a questo modello (ed infatti lì il moltiplicatore di business è stato senza precedenti. Per raggiungere il prossimo miliardo di persone, occorre sviluppare il giusto contenuto per il giusto schermo, comprendendo il tessuto connettivo che lo lega agli altri schermi nella nostra vita.
Kraft Foods con Malcolm Gladwell
Attesa la testimonianza di Malcolm Gladwell, giornalista, scrittore e sociologo. E la sua provocazione spiazza: chi l’ha detto che nel marketing e nel business in generale si debba arrivare per primi? Siamo ossessionati dal raggiungere il primato, in qualsiasi campo (il brevetto per lo scienziato, il numero di donne per una rockstar, etc.) perchè abbiamo la falsa convinzione che al primo vada tutta la gloria. E via con due storie, per capire che le cose, nella realtá, vanno diversamente.
La prima storia è l’attacco bellico della Beqaa Valley nel 1982, tra Siria ed Israele. Dopo 3 giorni di combattimenti, la conta è di 87 aerei siriani abbattuti versus 3 israeliani. In poche parole, uno degli ingaggi militari più sproporzionati della storia del mondo. Come mai Israele poteva vantare un tale vantaggio competitivo? La risposta era nelle strategie e nelle dotazioni militari: droni, aerei hub di comunicazione per orchestrare gli attacchi e missili di precisione. E così, uno ad uno vennero a cadere tutti i bersagli siriani.
Il punto però è che nessuna di queste tecnologie erano state inventate dagli israeliani! Loro hanno solo avuto il merito di implementare idee, culture e tecnologie altrui, precisamente quelle sovietiche (esperti di tool militari digitali) e quelle statunitensi (popolo appena uscito dall’esperienza del Vietnam).
Per capire perchè è meglio essere terzi e non primi o secondi, guardiamo anche alle culture militari di questi 3 paesi. L’establishment militare sovietico è altamente centralizzato, basato su di un gotha intellettuale. Negli Usa, la cultura militare è frammentata tra esercito, marine, aviazione e marina. Hanno headquarter, linguaggi ed agende diverse. Per converso, gli Israeliani provenivano dalla batosta del Yom Kippur del 73: la loro forza aerea era stata decimata dagli egiziani e stavano attraversando uno dei momenti più devastanti ed umilianti nella loro storia militare. Imperava il panico e la ricerca affranta di una soluzione. Che è giunta proprio guardando ai prodotti derivati dalle culture militari sovietiche e statunitensi e combinandoli in modo nuovo.
Il problema delle culture dell’innovazione è che sono mutuamente esclusive. Essere bravi in qualcosa ti esclude automaticamente dall’essere bravi in altro. Si è ideatori o esecutori, è difficile saper sia inventare che trovare significato ed utilizzo per quelle invenzioni. E la specificitá della cultura dell’innovazione impone un costo sull’arrivare per primi.
La seconda storia si svolge a Palo Alto, nel centro di ricerca Xerox Park, uno dei centri all’epoca più avanzati in ambito di computing. Nel dicembre del 79, un ventiquattrenne Steve Jobs fa un tour del centro e vede per la prima volta icone, interfacce grafiche e mouse. Torna a Cupertino e impone ai suoi programmatori di annullare tutto quanto prodotto fino a quel momento. Per quanto impossibile potesse sembrare ai tempi, voleva un mouse che costasse 15 dollari e non 300 come quelli Xerox. E così nacque il primo Macintosh, il prodotto più iconico della Silicon Valley: un’innovazione breakthrough che lancia Apple sulla stessa traiettoria su cui viaggia ancora oggi.
La morale di questa storia è la stessa: la cultura costruita per l’invenzione non è ottimizzata per l’implementazione. Xerox non sapeva capitalizzare i suoi prodotti, costruiti da dottorandi geniali e rivendibili a non meno di 60,000 dollari, con un time to market del tutto scollato dalle attese dei consumi di quel tempo. Ma questo lo può solo sapere un ventiquattrenne disperato, che in questa storia gioca il ruolo di Israele: corre per il mondo con gli occhi aperti alla ricerca disperata di soluzioni ai suoi problemi. Jobs è sempre arrivato tardi alla festa ed ha avuto più successo di tutti. Fateci caso: non è stato il primo a produrre smartphone o lettori mp3. Si può dire che abbia fondato l’intero business di Apple sul concetto di arrivare tardi!
È molto più facile trovare soluzioni tecnologiche nuove piuttosto che capire cosa vogliono i consumatori. Ecco perchè bisogna fare leva sul senno di poi e basta guardare ai social media per trovarne ulteriore conferma.
Il primo social network, Friendster, nasce per attivare connessioni con nuove persone con cui andare a letto. Poi arriva MySpace, un posto per pubblicare musica ed artefiatti di vita per meglio rappresentare la tua identità a chi vorrebbe venire a letto con te. Ma è ancora solo una frazione del reale potenziale di questi strumenti; potenziale che ha colto, guarda caso, il terzo arrivato: Facebook. Che si è posizionata come una piattaforma informativa in grado di competere con tutte le altre piattaforme informative esistenti. La stessa cosa è avvenuta con gli ebook, dove il terzo arrivato Kindle ha capito come sfruttare il reale vantaggio ricercato e cioè l’accesso e la connessione seamless ad un bookstore. Ed anche Google, venuto dopo Lycos ed Altervista.
Il mondo si divide in inventors, tweakers ed implementers. Da un lato ci sono le elite ricche di risorse, dall’altro chi ha vincoli di tempo e soldi ed è mosso dalla fame. Ma non per questo è mosso dalla fretta! Nella nostra ossessione verso il primato e verso l’origine delle idee, abbiamo compiuto scelte che rendono via via sempre più difficile tirar fuori un profitto dalle nostre idee. Torniamo ad essere il ventiquattrenne che ha fondato una startup dietro l’angolo.
Arianna Huffington e Tim Armstrong
Gli altri 2 big name attesi per oggi erano Arianna Huffington, ormai mitica fondatrice dell’Huffington Post e Tim Armstrong, chairman e CEO di AOL. Il focus dell’intervento, la creazione di contenuti ed il loro legame con l’advertising, la tecnologia ed il contesto. E il punto di partenza è l’umanitá, troppo spesso relegata in secondo piano, che rappresenta la direzione futura di qualsiasi contenuto. Gli inneschi verso il futuro devono provenire dai crerativi e dagli storyteller, non dagli algoritmi. Il web va ridisegnato a misura d’uomo e va capito come collegare l’umanità ad internet.
Le nostre vite offline si stanno unendo a quelle online perchè Internet sta crescendo. E quello che le persone vogliono sempre più è la possibilità di non abbandonare la propria umanità quando sono online. Internet che cresce ha 4 pilastri:
Fiducia. Potersi fidare dei messaggi online è fondamentale e per ottenere ciò gli editori ed i brand devono parlare agli utenti come se stessero parlando agli amici. È lo scopo di alcune ultime notizie in home page che abbiamo pubblicato.
Autenticitá. Le persone sui social media hanno sviluppato una sofisticazione nel saper distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. L’autenticità è come la pornografia, quando la vedi la riconosci.
Engagement. È al cuore dei social media e si lega sempre più alla dimensione del local. O ad esempio si riferisce a tematiche molto importanti offline e vi pone un brand al centro.
E il quarto pilastro si lega al cause related marketing e a tutto ciò che cerca di parlarci ad un livello più nobile. C’è un quarto istinto dopo la sopravvivenza, il sesso ed il potere: ed è la ricerca di significato. Questo istinto è dappertutto!
Quanti di voi immaginavano fosse uno spot di whisky? All’inizio sembra quasi quello di una non profit! C’è un’espressione intraducibile: Zeitgeist (o anche esprit de temps) alla quale i brand devono attingere. Perchè quando Chivas ci parla a questo livello di nobiltá, qualcosa è già cambiato
E ora si tratta di ridefinire la ricerca della felicità e soprattutto lo stress impiegato per raggiungere il successo. Il rilassamento è un elemento chiave della creatività. Spetta a noi donne ricordare agli uomini il piacere dell’unplugging e recharging. Se Lehman Brothers fosse stato Lehman Brothers & Sisters, forse sarebbe ancora in piedi. Perchè le sorelle, dopo 8 ore di sonno rigenerante, sarebbero state in grado di scorgere l’iceberg che stava per arrivare. E in fondo non è questa la leadership, cioè la capacitá di vedere l’iceberg prima che possa urtare il Titanic? Oggi ci fidiamo più di un GPS che del nostro cuore. Servirebbe un GPS per l’anima e sarebbe la killer application per riallineare noi stessi. Questo è ciò di cui il mondo online ed offline più ha bisogno oggi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Aikohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAiko2011-06-21 09:15:422011-06-21 09:15:42Schermi archetipali, il vantaggio di arrivare terzi e la ricerca di significato: Report di Cannes 2011
L'aveva predetto in un tweet Dennis Crowley che la soglia dei 10 milioni di utenti registrati era ormai vicina. Da poche ore l'annuncio del raggiungimento del traguardo con una suggestiva infografica.
Personalmente, penso che la geolocalizzazione possa essere considerata come il primo passo verso il futuro del social networking, cui grande merito è stato senza dubbio la capacità di connettere due mondi fino ad ora separati: on-line e off-line. L’integrazione tra questi due mondi cambia il modo di fare business, crea nuove opportunità strategiche e apre soprattutto alle piccole aziende.
Il valore dell’interazione con i consumatori è ormai percepito dalle aziende: Coin è il primo pionieristico esempio italiano, a ruota la moda con Gucci, adesso anche il turismo con Toscana e Ferrara. Ecco proprio il turismo credo possa, anzi debba investire molto di più su questi strumenti sicuramente utili a rafforzare, o creare, una forte identità territoriale.
L’aveva predetto in un tweet Dennis Crowley che la soglia dei 10 milioni di utenti registrati era ormai vicina:
“FYI 4SQ didn’t crack 10m yet… I was just rounding up/predicting future! #soontho #prob9.3m?”
Adesso è ufficiale, Foursquare (se ancora non lo conoscete leggetevi questa guida) ha superato i 10 milioni di utenti e per l’occasione ha rilasciato un infografica.
Voi utilizzate Foursquare?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kirahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKira2011-06-21 01:07:592011-06-21 01:07:59Foursquare ha superato i 10 milioni di utenti [INFOGRAFICA]
E’ dinnanzi agli occhi di tutti: viviamo in un mondo fatto di precarietà, dove le opportunità di dimostrare quanto si vale veramente sono sempre meno. Il video di Skoda ripercorre la vita di un giovane attraverso il suo curriculum vitae: descrive la sua esistenza come fosse fatta di tanti origami, che insieme raccontano il giovane, dai suoi giorni di scuola alle prime esperienze lavorative. Tappa dopo tappa, il video mostra come con il tempo i progetti nascano e si sviluppino e come siano alimentati dalla voglia di scoprire, di viaggiare e di conoscere il mondo.
Ogni esperienza, ogni viaggio non solo arricchisce il CV, ma diventa bagaglio personale che fa crescere e arricchisce la propria esperienza di vita. Il futuro sta bussando alla porta di questo giovane, che diventa nel video di Skoda, metafora di tutti quanti i giovani che sperano di poter realizzare i propri sogni e i propri progetti, impazienti di vedere e di vivere la nuova vita che li aspetta.
Con questo video Skoda apre la porta alle speranze di tutti i giovani che ancora credono nei propri sogni, nei propri progetti e soprattutto nelle proprie capacità..e fortunatamente siamo in tanti! Questo video è dedicato a chi non ha mai scordato di essere “simply clever” e che punta su questo – e non su raccomandazioni o squallidi compromessi – per realizzare i propri sogni e progetti, insomma per rendere a propria vita speciale!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kiokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKioko2011-06-20 17:00:372011-06-20 17:00:37La storia di un CV nel video virale di Skoda [VIRAL VIDEO]
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