La migliore applicazione green del mondo: così viene definito il "Dizionario dei rifiuti". Un'e-startup potenziale di cui parlano tutti. Nel giro di davvero pochissimo tempo, si tratta di progressi settimanali, Francesco Cucari, 18 anni, liceale lucano ci sta dimostrando come sia davvero possibile risolvere i problemi comuni con il supporto tecnologico.
Ma di cosa stiamo parlando? Dell’idea nata per risolvere il problema dell’educazione all’ambiente a sostegno della raccolta di rifiuti urbani. Francesco ha infatti deciso di realizzare un’applicazione per smartphone Android per la raccolta differenziata, che tra l'altro pochi giorni fa è stata completamente rinnovata.
Tutto è nato un anno fa, quando nel suo paese, Rotondella, in provincia di Matera, è stata introdotta la raccolta differenziata, notando diversi problemi per i suoi compaesani nella sua corretta gestione. Così qualche mese dopo ha realizzato l'applicazione che permette di risolvere i dubbi sulla differenziata.
Come funziona?
L´applicazione è simile ad un motore di ricerca. Basta interrogare il database sull’oggetto che si vuole riciclare e l’applicazione risponde suggerendo la destinazione finale del rifiuto, scegliendo tra le 8 tipologie classificate, cioè umido, carta, plastica, vetro, alluminio, secco indifferenziato, materiale pericoloso e materiale ingombrante.
Così, per esempio, quando non sappiamo dove gettare un rifiuto, basta scrivere il suo nome nel campo ricerca e gettarlo virtualmente con un gesto. Se il software non trova il nostro rifiuto, allora ci avverte che non è possibile cestinarlo e ci aiuta ad effettuare una ricerca, dandoci quindi dei suggerimenti. Nel caso in cui non riusciamo a trovare neppure in questo modo ciò che ci serve, possiamo inviare un alert, vocale o scritto (via sms o via email) per indicare la parola che va aggiunta al database.
Per ogni tipologia di rifiuti, inoltre, abbiamo anche delle istruzioni su come preparare il rifiuto, su come riconoscere i simboli sui pacchetti per sapere a immediatamente come va smaltito un prodotto usato o un suo contenitore.
Qual è la base classificatoria delle informazioni rilasciate dal “Dizionario dei rifiuti”?
Semplice. Quando Francesco ha capito che uno dei principali problemi della gente comune riguarda proprio la mancanza di informazioni e che grazie alla sua app avrebbe potuto dare subito risposte all’utente, si è documentato e ha raccolto dati direttamene da chi si occupa di ambiente e smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese, quindi dall’Ama di Roma all’ Amsa di Milano, per il Cidiu di Torino fino a Basilicata Pulita, è riuscito a classificare 1000 tipi di rifiuti differenti.
Per quanto riguarda invece i tempi per la realizzazione dell'app, Francesco racconta di averci messo circa venti giorni e per la maggior parte si è dedicato al reperimento delle fonti. Il Dizionario dei rifiuti ora si può scaricare gratuitamente dall'Android Market, ma ci sono novità.
L'app infatti è in continuo aggiornamento e miglioramento perché si vuole renderla uno strumento il più utile possibile. E poiché Francesco è inoltre evidentemente un giovane innovatore, non solo ha capito su quali mercati indirizzare le nuove applicazioni tecnologiche, ma anche secondo quale modalità, l'ha rilasciata in open source.
Tra qualche giorno lancerò la versione web del Dizionario dei Rifiuti, un motore di ricerca vero e proprio dove sarà implementata la funzione della geolocalizzazione: ognuno potrà consultare il Dizionario dei Rifiuti della propria città, se avrà aderito gratuitamente all'iniziativa.
Ti lascio questa informazione in anteprima per voi ninja. :)
Esprimendo il più totale apprezzamento per Francesco, credo che non resti altro che prendere da lui questo bell'incoraggiamento:
“Il modo migliore per realizzare una propria idea è quello di crederci profondamente e di fare di tutto per realizzarla. Dovremmo avere il desiderio di fare della nostra vita qualcosa di grande. Non dobbiamo lasciarci inghiottire dalla mediocrità e avere il coraggio di impegnarci con umiltà e perseveranza per migliorare noi stessi e la società”.
Complimenti.