L'ultima doccia fredda di Morgan Spurlock è stata presentata al Sundance Film Festival 2011 con prevedibili consensi da parte della critica. Questa volta non è il trash-food ad esser preso di mira bensì il mondo del marketing nell'industria cinematografica, il che già basterebbe a farvi tremare, ma vi dirò molto di più...
Un prodotto cinematografico che parla di come i prodotti cinematografici vengano in realtà prodotti... Probabilmente il miglior meta-film mai prodotto, su product placement, marketing e pubblicità interamente finanziato dal product placement, marketing e pubblicità
Morgan Spurlock è probabilmente uno dei più noti documentaristi al mondo e la sua fama gli è certamente dovuta dal clamoroso successo di "Super Size Me" e dal suo show televisivo "30 days".
Delle sue performance, sia sul piccolo che sul grande schermo, sono apprezzate l'irriverenza, l'onestà e la simpatia, che anche stavolta ritroviamo, sempre in chiave cinica, sempre nello stesso stile.
In questi giorni particolarmente chiacchierato è il suo "Che fine ha fatto Osama Bin Laden?" e se proprio non conoscete lo stile Spurlocckiano...Fatevene un po' un'idea
Lui che ha sfidato il nemico n° 1 d'America e che ha giocato su temi politici delicatissimi con estrema ironia, sfida il figlioletto primogenito-preferito e viziato di Mamma America; il marketing (a noi altrettanto caro)
Cosa succede nel mercato cinematografico che lo spettatore non è in grado di capire? Tranquilli, senza sforzarvi troppo, ci sarà Spurlock a spiegarvi tutte le diaboliche dinamiche che condizionano la produzione cinematografica. L’idea di base è quella di sviscerare i meccanismi che stanno alla base della comunicazione, e di farci vedere come il cinema sia un enorme mercato, forse un mercatino... Il mercatino della pubblicità.
La parte più interessante del film riguarda un viaggio a Sao Paulo, il viaggio in una società che dà lavoro a Hollywood per testare trailer dei film. Si analizzano le onde cerebrali degli spettatori con macchine a risonanza magnetica per scoprire quali spot creano più di una risposta emotiva.
I risultati quantitativi si trasformano in sforzi qualitativi... Ed è da questo film in poi che ti renderai conto di essere stato sottoposto a una "Cura Ludovico" tutta basata sul consumo.
E allora un consiglio: vestiti comodo per andare al cinema perchè dovrai camminare tra molti scaffali prima di scegliere il prodotto giusto!