Non è esattamente un'azienda sconosciuta, ma la BMW ha pensato bene di farsi notare ancora di più marcando un nuovo confine dell'advertising, nuovo anche per il guerrilla probabilmente. In un cinema tedesco, infatti, è stato realizzato uno spot sperimentale durante la proiezione di un film:
dietro lo schermo era stato sistemato un enorme flash fotografico (un Profoto Pro-7B, se vi interessa), davanti al quale era posizionato un cartellone con le lettere del logo BMW ritagliate. Nel corso dello spot in questione, la sala è stata invasa dalla luce accecante del flash e subito dopo il testimonial Ruben Xaus, pilota della scuderia, ha chiesto agli spettatori di chiudere gli occhi. Con loro enorme sorpresa, quando li hanno riaperti la scritta BMW compariva ancora davanti ai loro occhi per un po' di secondi, sotto forma di alone luminoso impresso sulla retina.
Come vedrete dal video molti erano entusiasti all'uscita, sancendo così l'ottimo risultato dell'esperimento, anche se... voglio dire, l'innovatività dell'azione non si discute, però in effetti a qualcuno (me compreso) potrebbe sembrare un po' esagerato o troppo invasivo. Pensate ad esempio se questa tecnica venisse utilizzata per lo spam, o peggio ancora per i cartelloni stradali...