Continuano le classifiche di fine anno su Ninjamarketing.it: oggi è la volta dei cinque più eclatanti conflitti mediatici ai quali abbiamo assistito nel 2010. Proponiamo una sintesi tradotta da Advertising Age.
5 - Facebook vs Privacy
"Chi perde? Tutti noi e non Mark Zuckerberg. Ha in mano una grande lente d'ingrandimento, siamo tutti formiche. Ed è troppo tardi per fuggire dall'allevamento". Nella continua tensione tra condivisione e protezione, nel 2010 ogni novità relativa al social network è stata messa sotto accusa per i suoi risvolti negativi sulla privacy degli utenti: dalle implementazioni mobile al Like Button, dalle indiscrezioni su comportamenti scorretti di Zuckerberg ai tempi del college (altro che film!) alla prossima implementazione dei Tag Suggestion basati sulla face detection.
4 - Apple vs. Gawker
Un inglese, un napoletano ed un Iphone 4 product engineer entrano in un bar. Ok, lasciamo perdere le barzellette - ma non l'iPhone! Che appunto l'ingegnere in questione ha dimenticato, nella sua versione prototipale, in un bar di Redwood City. Un opportunista l'ha trovato e l'ha rivenduto per pochi spiccioli (5,000$) al blog Gizmodo, di proprietà di Gawker Media. Risultato? Uno strabiliardo di pagine viste su questo sneak peek non autorizzato (e possibilmente illegale). Steve Jobs si è presumibilmente adirato ed Apple ha chiesto alla polizia dello stato della California di fare un raid a casa di Jason Chen, editor di Gizmodo. Nel frattempo, George Orwell sta ancora decidendo verso quale lato rigirarsi nella tomba.
3 - Apple vs. Adobe
Seconda arrabbiatura per il nostro amico Steve: nei confronti dei "testoni" (è così che li vede) di Adobe, gigante del software dietro la tecnologia Flash che Jobs ha perennemente bandito da iPad, iPhone ed iPod Touch. Perché? Perché Flash fa schifo! Almeno è così che la pensa lui, nonostante il fatto (non indifferente) che Flash sembri guarda caso funzionare a meraviglia sulle piattaforme mobile dei concorrenti, tra cui i nuovi telefoni e tablet Android. Dev'essere un bug.
2 - Google vs Cina
A gennaio, Google ha scioccato il mondo intero dichiarando di aver ricevuto un "attacco altamente sofisticato e mirato" proveniente dalla Cina. C'è voluto quasi un anno per avere una conferma indiretta, tramite WikiLeaks, del fatto che il governo cinese era effettivamente responsabile di questo cyber-attacco. Nel frattempo, Google ha deciso di sferrare a sua volta un attacco altamente sofisticato e mirato sulla Cina: ha preso le sue cose ed è tornata a casa, uscendo di fatto dal mercato internet-emergente più grande del mondo.
1 - Assange vs Il Mondo
"Il fondatore di WikiLeaks si ritiene un guerriero della libertà d'informazione. L'esercito ed il dipartimento di stato USA lo vedono come un anarchico imprudente. Assange vuole cambiare il mondo un documento alla volta" ed il primo modo che il mondo ha per ridimensionare ciò che rappresenta è pensare "questo è banale, lo si immaginava già". E snobbarlo al premio TIME Persona dell'Anno!
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