Se volete rendervi conto del potenziale di attenzione ed entusiasmo di un qualsiasi soggetto di sesso maschile; non c’è miglior modo che invitarlo( e nemmeno con troppa insistenza) all’esposizione internazionale del ciclo e motociclo, noto ai più come EICMA.
Una guerra fredda combattuta a suon di stand che hanno rappresentato il meglio dell'ambito esperienziale "moto", in uno spazio di ben 250.000 mq con 1.098 marchi che non hanno fatto pensare ad altro che alle due ruote. Non è questo il portale giusto se l’intenzione è quella di documentarsi sui dati tecnici o sulle evoluzioni dell’universo ingegneristico: la meccanica è serva delle emozioni per chi vive la moto come prolungamento della propria anima e il cuore della questione è analizzare come e quanto brand tanto materiali siano quanto più di sensazionale esista. Tutta l’industria motociclistica del mondo, per quattro giorni, si è trasferita a Milano, mostrando agli appassionati tantissime novità sia sul fronte della sicurezza sia riguardo le evoluzioni tecniche.
Dainese e Ducati, sicurezza e trasgressione
Niente male infatti la grande proposta al mercato di Dainese®, sempre attenta ai bisogni dei motociclisti più appassionati con accessori che rendono la guida sempre più sicura. Questa volta il prodotto protagonista è stato il D-air®, il giubbotto air bag che salva le parti del corpo più esposte al pericolo in caso di incidente stradale e che purtroppo neanche il casco riesce a tutelare. Il sistema D-air capta le perdite di aderenza della moto sull’asfalto e in 30 millisecondi attiva il sistema airbag. Dainese conferma ancora la sua coerenza nell’assecondare la passione per la corsa alla sicurezza.
C’è stato però uno stand che più di altri ha attirato folle di spettatori.. e chi se non l’azienda Italiana di moto più conosciuta nel mondo, nonché Regina del bicilindrico? Ducati®, ovvio.
Lontana dall’idea di stile che ha sempre dato di se, Ducati quest’anno ha presentato la trasgressiva Diavel®, un concentrato di innovazione e forza che farà scuola a tutte le altre aziende, reinventando il concetto di moto bruciasemafori. A differenza della maggior parte degli altri stand, Ducati non ha fornito gadget, perché Lei non si regala a nessuno, si concede unicamente a chi sente davvero le sue creazioni; tutto questo le ha permesso di mantenere una folla costante dall’apertura in poi. Un’emozione da 20.000€ niente male battezzata dall’espressione bolognese “ ‘Gnurant comm’ al Diavel”: direi che rende abbastanza l’idea del mostro temibile e cattivo no?
Che ci crediate o meno l’espressione dialettale le è rimasta attaccata addosso ed è così che è stata battezzata (se siete diffidenti, ricordatevi che lo storytelling è il modo migliore per rendere mito un prodotto). Quello che è accaduto all’EICMA vale nella stessa identica maniera anche nel mercato, l’innovazione e lo stile premiano sempre e non c’è gadget che tenga testa a un’impresa che rende un prodotto uno stile di vita. A rendere ancora più diva la moto è stata la prima prenotazione del modello da parte del mitico Valentino Rossi, fisicamente non presente all’evento ma spiritualmente vivo all’ EICMA, soprattutto negli stand AGV e Yamaha dove tutto parlava di lui.
L'atmosfera
Bibita ufficiale dell’intera fiera è stata Coca-Cola Zero® che per giorni ha consegnato migliaia di lattine ai visitatori. La più grande icona del consumismo contemporaneo non si limita solo ad esserci ma fa anche molto, assecondando il desiderio di migliaia di uomini con una gara di basket: due canestri di fila hanno regalato decine di saune gratuite con modelle di colore, su un pullman-palcoscenico di circa 20 metri. Dal freestyle in motocross agli stand strutturati ad arte, l’EICMA è stato uno spettacolo continuo, senza tregua.
Il pubblico presente (l’80% uomini, contro il 20% di donne di cui il 15% poco vestite e fotografabili) può dirsi soddisfatto spettatore di uno show che ha avuto protagonisti rombanti e ammiccanti, che ha sfamato anche quest’anno migliaia di appassionate aquile dall’acceleratore sempre spalancato.