Come avrebbe potuto Michael Porter immaginare che un giorno una delle sue cinque forze competitive, il potere contrattuale degli acquirenti, sarebbe stata colpita e plasmata dai social media?
Basti guardare cosa succede ai tradizionali coupon e buoni sconto quando ad essi viene applicata la logica del social networking. Nasce Groupon (group + coupon), un portale che pubblica un’offerta speciale al giorno, nei ristoranti, teatri, spa, musei, bar, concerti, palestre, etc. delle principali città degli Stati Uniti.
Per usufruirne però, occorre impegnarsi per raggiungere ciò che Groupon chiama collective buying power: attivare il passaparola tra gli amici su Facebook e Twitter per raggiungere un numero minimo di partecipanti all’offerta speciale giornaliera. Infatti, solo ed esclusivamente se si raggiunge questa soglia prestabilita i “groupon” vengono inviati via email agli interessati e sono pronti per essere usati.
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