Il 16 maggio scorso è ufficialmente iniziata l’avventura del motore di ricerca definito dai suoi progettisti come il più sofisticato tentativo di produrre conoscenza. Se siete stanchi di dovervi barcamenare tra le centinaia di migliaia di risultati che Google vi consiglierà, la stragrande maggioranza dei quali non hanno nulla a che vedere con la vostra ricerca, allora dovete assolutamente provare WolframAlpha (che prende il nome dallo scienziato britannico Stephen Wolfram che ha guidato l’equipe di studiosi dell’università di Boston).
La sua caratteristica principale è senza dubbio quella di rispondere a domande formulate secondo i parametri del linguaggio naturale, decodificando tale domanda per arrivare, attraverso l’intreccio dei dati a sua disposizione, ad elaborare una risposta che sia la più precisa possibile. Un ambito di sicuro interesse è quello legato all’analisi matematica: qualsiasi formula venga inserita, anche se formalmente non corretta, WolframAlpha la risolve! E anche con grafico della soluzione annesso.
Però l’innovazione più importante è senza dubbio la capacità di WolframAlpha di lavorare in astratto. Ad esempio, se gli si chiedete di mettere a confronto il PIL della Germania con quello dell’Italia lui lo farà. Questo motore di ricerca è in grado quindi di effettuare ricerche incrociando dati differenti, magari chiedendo come era il tempo in una qualsiasi città il giorno dello sbarco sulla Luna. A differenza di Wikipedia poi, dove tutti possono contribuire alla stesura di una pagina aumentando la possibilità di errori o imprecisioni, i dati che sono presi in considerazione da questo motore di ricerca sono valutati prima da un gruppo di esperti che ne valuta l’attendibilità. Quello che vi mostriamo di seguito è un video che illustra alcune delle potenzialità di WolframAlpha:
A una decina di giorni dalla sua messa in rete si sono avuti solo piccoli inconvenienti dovuti alla natura di alcune informazioni richieste. Per esempio chiedere dei 50cents confonde il motore di ricerca che mette insieme sia dati della valuta statunitense sia quelli relativi al famoso rapper americano. Secondo il suo ideatore però tali problemi saranno presto risolti raggiungendo un grado sempre maggiore di perfezione. A dimostrazione della bontà del progetto c’è comunque l’apprezzamento generale che ha ottenuto in pochi giorni tra i naviganti, ciò ha comportato già l’introduzione di un add-on per Firefox per l’integrazione dei risultati delle ricerche tra Google e WolframAlpha attraverso un unico click.
In questa sfida all'ultimo motore di ricerca non poteva non dire la sua anche Microsoft, che a fine Maggio ha lanciato Bing presentandolo come il "Decision Engine" del futuro. Anche Bing si basa su risposte a specifiche domande, ma si propone anche di "spiegare" i risultati delle ricerche e dividerli per categorie. Per una descrizione più dettagliata vi rimandiamo al video:
Quindi, come sempre accade, solo il tempo potrà dire se queste nuove strade siano migliori di quelle vecchie. Certo che tanto WolframAlpha che Bing hanno buone possibilità di cambiare lo stato delle cose, d'altronde l’essere umano è da sempre abituato a fare domande più che a parlare per singole parole o argomenti.