L’iniziativa intrapresa dall’ Università Telematica Internazionale UNINETTUNO e dalla Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) con la convenzione stipulata il 2 dicembre 2006, aumenta le opportunità che i sistemi di e-learning offrono ai diversamente abili. Per immaginare meglio tali opportunità, possiamo considerare la storia ed il modello psicopedagogico dell’Università Telematica UNINETTUNO.
Il progetto parte nel 1991 con il Nettuno, un consorzio tra 38 Università e aziende del settore delle telecomunicazioni promosso dal Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca per l’erogazione di Corsi Universitari a Distanza. Il Nettuno quindi erogava corsi a distanza e forniva il supporto psicopedagogico, tecnico e operativo per la diffusione e la fruizione dei contenuti didattici.
Si è poi passati alla realizzazione del Progetto Med Net’ U (Mediterranean network of Universities), finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Eumedis, con lo scopo di costruire un network tra 31 partner di 11 paesi dell’area euromediterranea.
Il terzo livello di evoluzione è stata la nascita dell’ UNINETTUNO, un’università non statale istituita con Decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il 15 aprile 2005, dotata di una innovativa piattaforma di e-learning.
Passiamo ora ad osservare più da vicino il funzionamento del suo modello psicopedagogico.
L’Uninettuno si avvale di una piattaforma di e-learning costituita dal portale didattico Uninettunouniversity.net dove si possono seguire le lezioni in 4 lingue: italiano, inglese, francese e arabo.
Lo studente assimila la conoscenza nel Cyberspazio Didattico dove può accedere ai materiali multimediali i learning objects: videolezioni digitalizzate con bookmarks che permettono il collegamento ipertestuale con materiali integrativi come slides, libri, bibliografie e sitografie.
Le videolezioni possono inoltre essere seguite sul canale satellitare RAI Nettuno SAT 1 e sul palinsesto notturno di RAI DUE.
Accanto alla preparazione teorica, il modello prevede per lo studente l’acquisizione di una conoscenza pratica basata sulla filosofia del learning by doing. Lo studente può accedere infatti ai laboratori virtuali, luoghi che si rifanno alle botteghe artigiane rinascimentali, in cui tecniche e segreti venivano "rubati con gli occhi" dell’apprendista e assimilati con l’uso degli strumenti e degli attrezzi del maestro artigiano.
Il sistema di tutoring online permette inoltre a professori e tutor, di intrattenere un rapporto costante con lo studente, grazie a strumenti come le chat e i forum che attenuano il senso di solitudine provocato dallo studio a distanza, il vero punto debole del sistema.
Ultimamente si polemizza molto sulle Università telematiche, sulla presunta validità giuridica e qualitativa delle lauree rilasciate o sulla quantità dei CFU (Crediti formativi) riconosciuti agli iscritti. Critiche più che legittime quando si parla del “mercato della conoscenza”, ma un atteggiamento eccessivamente critico rischia di perdere di vista le vere potenzialità racchiuse nei nuovi modelli di formazione a distanza.
Quando le piattaforme tecnologiche delle telematiche garantiscono realmente gli standard per l’universalità e l’accessibilità ai contenuti didattici - i famosi W3C - e la loro qualità è testata, le potenzialità dei sistemi di formazione a distanza sono notevoli.
L’utilizzo dei nuovi strumenti, se effettivamente funzionale o “usabile” come direbbe un Web Designer, non farà altro che facilitare l’accesso al mondo del lavoro per categorie svantaggiate come i detenuti, gli immigrati o i diversamente abili che avrebbero grosse difficoltà nel frequentare un’università tradizionale a causa delle barriere architettoniche, spaziali e temporali.
Il Dipartimento Marketing e Relazione esterne dell’UNINETTUNO si è impegnato su questo fronte, come dimostra la campagna di marketing sociale che ha portato alla convenzione con il CPD, e la collaborazione per la diffusione sul web dell’iniziativa con il portale Disabili.com.
L’atteggiamento orientato alla corporate social responsibility dimostrato dall’UNINETTUNO, può essere di riferimento per tutti gli enti di formazione che dispongono di sistemi di e-learning, strumenti efficaci per favorire l’inclusione di chi, come i diversamente abili, aspira a superare le barriere architettoniche e culturali per un inserimento attivo nel tessuto sociale.