Gruppi Whatsapp: l'incubo dei "chattatori" seriali. E anche fonte potenziale di problemi. È per questo che bisogna fare molta attenzione nel loro utilizzo. Justin Myers del Guardian ha stilato una sorta di guida su pregi e difetti di questo strumento di comunicazione nel quale spesso ci troviamo immischiati nostro malgrado, ma che a volte è fondamentale per velocizzare il coordinamento di numero elevato di persone. Il problema spesso è uno solo: trovarsi a far parte di un gruppo di cui non si capisce l'ironia e avere solo voglia di uscirne senza per questo far capitare un incidente diplomatico.
1. I modi migliori per abbandonare un gruppo
Le stretegie per non farsi risucchiare nel vortice delle conversazioni non gradite sono diverse. La prima, quella più semplice, è silenziare le notifiche dei messaggi in arrivo. Questo, però, non taglia i legami con il gruppo. Se si è alla ricerca di una soluzione più radicale, è bene scegliere il momento migliore per toccare con il dito l'opzione "abbandona gruppo". L'orario migliore potrebbe essere la mattina presto, quando tutti sono molto impegnati, oppure nel bel mezzo di uno scambio vivace di messaggi così da sperare che in pochi notino l'uscita. Esiste anche la possibilità di dichiarare apertamente le ragioni più o meno reali dell'abbandono, in modo da affrontare di petto tutti i partecipanti.
2. Evitare messaggi imbarazzanti
Quando si ha a che fare con molti gruppi Whatsapp bisogna anche stare molto attenti a non sbagliare destinatari, soprattutto quando i messaggi inviati contengono materiale sensibile. La regola numero uno è non mandare mai foto osè così da non doversi trovare a giustificarsi in situazioni imbarazzanti. E prepararsi sempre una scusa da usare all'occorrenza. Quanto all'ansia da controllo, è possibile disattivare la spunta blu dei messaggi, anche se l'opzione non è valida per quelli inviati sui gruppi.
3. Famiglia e vecchi amici: come sopravvivere
Ma quali sono le principali tipologie di gruppi dei quali possiamo far parte? Il primo è il gruppo familiare: genitori, fratelli, cognati e qualche volta zii. In quest'ambiente virtuale di conversazione è come rimanere sempre adolescenti. I più giovani spesso si trovano ad aver a che fare con un uso improprio del mezzo da parte dei membri che non sono esattamente dei nativi digitali. Con conseguente necessario adeguamento alla tipologia dei messaggi da inviare perché siano capiti. Ci sono poi i gruppi di vecchi amici che magari si sono conosciuti all'università, ma con i quali non sihanno più contatti da tempo. Lì è tutto un promettersi appuntamenti per rimpatriate che non si ha alcuna intenzione di fare. In quel caso mantenersi vaghi è l'unica mossa utile.
4. Il dono della diplomazia
Quando si arriva all'ambiente di lavoro, non è raro trovarsi a far parte di gruppi segreti di colleghi. È il posto ideale per la proliferazione del pettegolezzo e delle critiche che non trovano spazio sulle e-mail o su Slack. È necessario fare molta attenzione a non farsi scoprire dai responsabili del personale, o meglio ancora sfilarsi del tutto. Meglio concentrarsi su cose più serie. Tra i colleghi è possibile anche trovare chi si impegni a proporre occasioni di vacanza più o meno brevi, con proposte di attività a dir poco spericolate. In queste occasioni è necessario esercitarsi nella diplomazia per declinare gli inviti.
5. Nessuno è perfetto
Il problema di Whatsapp è anche quello di costringere all'interazione costante persone che in condizioni "analogiche" cercherebbero di evitarsi. Succede con i coinquilini, per esempio, con i quali spesso si preferiva comunicare con bigliettini sul frigo invece che di persona. Stesso ragionamento con i genitori dei bambini dell'età dei propri figli. Se fino a poco tempo fa le occasioni di incontro erano poche, ora su Whatsapp è un continuo aggiornamento sulla crescita dei propri piccoli. Con tanto di competizione tra mamme e papà. Una costante di tutti i gruppi poi, è la tendenza alla lamentela e alla maldicenza. prima o poi ci sarà qualcuno che criticherà una persona che non ne fa parte. In quel caso il gruppo si trasformerà in un'apparente isola felice i cui membri sembrano essere perfetti. Ma si è tanto sicuri che non esistano altrettanti gruppi paralleli in cui si è destinatari di critiche simili? Non si avrà mai la certezza, ma la probabilità è molto alta.