Google punta a produrre in casa il proprio smartphone e lo fa grazie all'acquisizione del team Pixel di HTC, il marchio produttore di smartphone, per la cifra da capogiro di 1,1 miliardi di dollari.
La mossa strategica della società di Alphabet, mostra chiaramente in quale direzione si stia muovendo Google nell'ambito della produzione di smartphone: l'accordo infatti crea uno stretto legame tra l'azienda Internet e il produttore di hardware di Taiwan, di cui Google ha assunto anche diritti non esclusivi di proprietà intellettuale.
Google e HTC: dagli smartphone alla realtà virtuale
Cher Wang, presidente e amministratore delegato di HTC ha commentato:
"Questo accordo è un brillante passo avanti nella nostra partnership, che consentirà a Google di dare una accelerata alla propria attività hardware, garantendo una continua innovazione per il nostro smartphone HTC e per la tecnologia di realtà virtuale VIVE".
A sua volta, il gigante del web amplierà la gamma dei propri prodotti a marchio, una offerta in continua crescita, che al momento include lo smartphone Pixel, l'assistente Google Home, Google Wifi, l'headset Daydream View VR e il dispositivo di streaming Chromecast Ultra.
Quello fra Google e HTC, in effetti, è un rapporto ormai decennale, dato che il colosso di Mountain View si è spesso avvalso del produttore di hardware per i suoi smartphone, a partire da Nexus, mentre solo lo scorso anno HTC aveva realizzato il modello Pixel Plus.
Secondo indiscrezioni, infine, ci sarebbe sempre HTC dietro il Pixel 2, il modello di smartphone a marchio Google che dovrebbe essere presentato il prossimo 4 ottobre.
L'acquisizione del team, quindi, segnerebbe il passaggio ad un prodotto completamente Made in Google.
HTC, nel frattempo, sta lottando per mantenere la propria quota di mercato, dal momento che aveva raggiunto un picco del 10% nel 2011, scendendo a meno del 2% oggi.
La partnership deve ancora essere approvata e siglata, ma dovrebbe chiudersi in modo definitivo entro il 2018.
Google, insomma, ora ci riprova insieme ad HTC, dopo aver perso quasi 9 miliardi di dollari nel 2014, per l'accordo con Motorola, venduta poi a Lenovo per 2,9 miliardi dollari.