Cristina non sapeva quello che voleva, ma solo quello che non voleva. Così Woody Allen caratterizza uno dei personaggi più interessanti del suo ultimo cinema, descrivendola come una donna senza precisi obiettivi o passioni, se non le cose che non vuole e che non le piacciono. Allo stesso modo, quando parliamo di partner, abbiamo ben più chiari quali sono i difetti a cui proprio non siamo disposti a scendere a compromessi rispetto a quelli che sono gli attributi positivi che distinguono il nostro amante ideale.
Immaginatevi di costruire una relazione e scoprire, dopo alcuni mesi, che l'altro è un estraneo: facciamo un esempio.
Sapevate benissimo che gli piace seguire le serie TV, fra cui Game of Thrones. A voi non piace tanto, anzi, se c'è una cosa che odiate davvero è Game of Thrones, trovate senza senso i draghi e il fatto che sia una serie che si basa sul vedere scene di nudo in seconda serata, all around cock insomma. Però fate finta di niente e andate avanti. Poi però trovate tra le sue cose il cofanetto BluRay di tutte e sette le stagioni, quattro action figure e due stendardi di Lannister e Stark, sotto la doccia canta the Rain of Castamere, partecipa al FantaGot e guarda gli episodi alle tre di notte piangendo e strepitando mentre voi cercate di dormire dopo la prolifica lezione di yoga, A letto vi ha addirittura chiesto di chiamarla "khaleesi" (se è donna) o "Re del Nord" (se è uomo). Insomma: più odiate la serie, più lei/lui ne parla. È solo allora che capite che tutto è perduto.
Anche se l'esempio che vi abbiamo presentato è assolutamente irreale (insomma, c'è davvero qualcuno che odia Game of Thrones?) vi dimostra quanto possano diventare rilevanti in una relazione i gusti divergenti.
Bene. Fino adesso le differenze sono state sfruttate solo per capire chi non ci piace: ma se diventassero una leva per individuare chi può interessarci sul serio?
Hater: la nuova app che rileva quello che conta davvero
A risolvere il problema, ci pensa un'app: Hater, che ti permette di trovare persone compatibili in base alle cose in comune che detestate. Mostrarsi al meglio ha fallito, dunque liberate il kraken e lasciate che l'altro vi veda fin da subito nelle vostre psicopatie, piccole manie e grandi crociate per il Bene Superiore (definizione variabile da persona a persona). L'app offre circa 3.000 argomenti da odiare sulla cui base offre le proposte di affinità.
Dei profili proposti come anime gemelle potrete vedere la top 3 most hated, così da capire fin da subito in che direzione girano i malumori. Hater è stato creato da Brendan Alper dopo che ha lasciato il suo lavoro alla Goldman Sachs, con la speranza di rivoluzionare le app di dating online.
Le tre cose più odiate a dicembre dagli newyorkesi? Le elezioni politiche del 2016, il non rispetto dell'etichetta di mantenere la destra quando si cammina sul marciapiede e i capelli nello scolo del lavandino.
Insomma, anche con questa app si possono raccogliere dati interessanti sulla popolazione (oltre che trovare l'anima gemella).