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Contenuti e content strategy sono diventati un asset determinante per il successo online di un brand.
Erroneamente, diversi manager credono che tutti possano essere in grado di produrre e scegliere i content adatti per ogni canale, e che lo stesso materiale utilizzato per i social o per una campagna advertising offline possa essere declinato anche online.
Il primo passo per creare LA migliore esperienza per un consumatore è quello di comprendere che la content strategy non è una parte secondaria del business, ma il reale vantaggio competitivo che si può ottenere sul mercato rispetto ad un competitor.
Prendiamo ad esempio il settore del fashion e dello sportswear e i loro siti eCommerce: alzi la mano chi non ha mai acquistato dopo aver visto un'immagine di prodotto o un editoriale in homepage curato e accattivante.
Uno degli esempi di maggior successo è Inditex, che nel panorama dei brand fast fashion (e non) sta diventando uno dei benchmark più importanti per qualità dei contenuti nei differenti touch point del sito.
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Content strategy è anche pianificazione e processi: sicuramente i contenuti realizzati variano a seconda della industries, ma le regole da seguire per un piano di successo sono cross brand e cross settore.
La produzione di contenuti parte prima di tutto dalla necessità che si crea per il business di presentare ad un consumatore la value proposition di un prodotto o un nuovo concetto.
Per ottenere l'output che ci si aspetta, è importante prima di tutto comunicare al content team la propria idea in modo chiaro, fornendo diverse reference, e indicare i touch point di riferimento per ogni asset richiesto.
Questo ultimo passaggio è fondamentale, dal momento, ad esempio, un contenuto per una homepage dovrà essere più accattivante, mentre un contenuto per una pagina prodotto dovrà mostrare più dettagli.
Il secondo passo è definire delle linee guida: tutti i brand infatti hanno spesso diverse agenzie che si occupano della produzione di contenuti, ognuna con il proprio stile.
Differenziare è utile perchè si possono avere creatività nuove e sempre fresche, ma è importante mantenere sempre la coerenza tra contenuti, per non rischiare di creare confusione nel consumatore, allontanandosi anche dalla value proposition del brand.
Quando si inizia la produzione di contenuti, è sempre utile coinvolgere anche il team User Experience: nel momento in cui, infatti, si vanno a creare dei contenuti alla luce dei touch point presenti nel brief, è necessario capire anche dove questi andranno posizionati, dove verranno inserite call to action, la lunghezza del copy, in modo da avere asset facilmente utilizzabili.
Il rischio è di avere delle immagini molto sature di colori, di qualità, ma che necessitino di un'ulteriore post produzione da parte dei designer, i quali avranno il compito di rendere il testo visibile ben chiaro ed omogeneo.
Mai dimenticarsi del nostro principale obiettivo: il consumatore. Nel momento in cui ci sono gli asset e la qualità è stata verificata, è importante creare una customer journey map.
Primo passo è identificare il nostro consumatore, le sue abitudini e quali contenuti sono importanti per lui. In secondo luogo bisogna capire in che modo interagisce con i nostri contenuti, con che device e anche in quale momento della giornata.
Come penultima attività, content team e user experience, dovranno creare una mappa della journey all'interno del sito web; l'errore qui è spesso dietro l'angolo.
Non bisogna dimenticare che non è detto che la Journey ideale per noi sia anche la stessa per il nostro consumatore; è sempre importante testare differenti formati, differenti contenuti e call to action per capire il tipo di interazione.
Ultimo passo è la selezione dei content: essi infatti possono variare per gender, ma anche per fascia d'età e addirittura per provenienza geografica. Non tutti i nostri utenti hanno infatti la stessa percezione del brand ed è sempre importante cercare di assecondarla, proponendo prodotti nuovi, piuttosto che creare confusione.
Tracciare i comportamenti dei consumatori è importante per migliorare sempre di più la qualità dei contenuti. Guardare sempre con gli occhi del consumatore aiuta a migliorare anche la qualità e il messaggio che si vuole dare attraverso le immagini.
Non sempre quello che sembra essere perfetto per noi lo è poi anche per gli utenti. Un'analisi approfondita può aiutare a capire punti di forza e di debolezza, cosa tenere e cosa migliorare.
Content strategy è anche pianificazione e processi: sicuramente i contenuti realizzati variano a seconda della industries, ma le regole da seguire per un piano di successo sono cross brand e cross settore.