Hai mai sentito parlare di Instagram for Doctors?
A dispetto del modo in cui la molti la chiamano, Figure 1 - questo il suo vero nome - non ha nulla a che vedere, almeno formalmente, con Instagram. Eppure, un legame in qualche modo c’è: si tratta di un’app di photo sharing, che in brevissimo tempo ha riscosso grandissimo successo grazie anche alla sua forte componente social. Come da manuale, ha funzioni quali like, commenti, direct message, follow, interessi che puoi seguire e molto altro.
Ricorda qualcosa? Sicuramente. Ma le somiglianze con Instagram, a ben guardare, forse sono più legate alla veste grafica dell'app. Conosciamola da vicino.
Instagram for Doctors? No, Figure 1
Quella che ormai è nota a tutti come Instagram for Doctors, è un’app rivolta nello specifico a medici, studenti e professionisti in ambito healthcare, pensata per la condivisione di foto di casi clinici particolari, con lo scopo di condividere il sapere e favorire il confronto sulle migliori cure per le patologie più disparate.
Una piattaforma che si appoggia quindi alla componente visual non per puro svago o finalità commerciali (anche se da poco sono stati introdotti anche contenuti sponsorizzati), ma principalmente per diffondere best practice in ambito medico, con il contributo dei medici stessi.
Ma sono solo i medici a poter utilizzar Figure 1?
No. L’app è disponibile per tutti - quindi tutti possono scaricarla e visualizzarne i contenuti - ma solo i medici “verificati” possono avere un ruolo attivo di creazione e condivisione di foto e commenti. Per tutti gli altri utenti l’esperienza di fruizione è quindi leggermente diversa, per garantire attendibilità e scientificità di ciò che viene condiviso, ma non meno utile in termini di “social learning”.
Sarà forse per questa sua funzione divulgativa che Figure 1 ha avuto una rapidissima diffusione in soli quattro anni, in ben 190 paesi: al momento sono circa 2 milioni gli utenti registrati e centinaia di migliaia gli utenti attivi mensili, con una maggiore presenza in America Latina e Stati Uniti.
Anche in Europa però, dove è arrivata solo da un paio d’anni, sembra che l’app sia molto apprezzata, a giudicare anche dalle recensioni lasciate in App Store e Google Play (il servizio è comunque disponibile anche da desktop, con feature ridotte).
Come in ogni applicazione con una forte componente “social”, anche Figure 1 si trova a far fronte a questioni legate alla privacy, dal momento che i soggetti delle immagini condivise dai medici sono i pazienti.
Il sistema di controllo di questo aspetto sembra però funzionare molto bene: innanzi tutto, i medici sono obbligati a rimuovere ogni elemento che possa portare all’identificazione del malato (come tatuaggi e altri segni particolari). Inoltre, l’app include l’integrazione di specifici tool che consentono di eliminare automaticamente i volti. Infine, una volta caricata la foto, un apposito team di moderator si occupa di visionare e approvare i contenuti prima che siano visibili sull’app.
Naturalmente Figure1 va utilizzata con molta accuratezza, soprattutto perché è una piattaforma dove si mette in gioco - e in piazza - la propria professionalità, in un settore particolarmente delicato.
Ma il suo successo dimostra che si tratta di un servizio apprezzato e con molti possibili sviluppi futuri: da poco, infatti, la “start-up” canadese ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di dollari, che verranno investiti in buona parte per ricerche in ambito AI. L’idea, per il momento, è quella di implementare una feature che trasformi le foto di elettrocardiogrammi in dati digitali, consentendo a un sistema automatizzato di fornire insight sulla lettura della misurazione.
Insomma, per il momento sembra che si tratti di qualcosa di più di un semplice "Instagram for Doctors": ci sono tante possibilità ancora tutte da scoprire e implementare, che potrebbero rappresentare un servizio davvero innovativo in ambito medico-scientifico. E social.