I social media sono alla portata di tutti? Probabilmente la risposta è affermativa per un approccio di base, ma dove avviene il salto di qualità? Come si impara a gestire i social in modo professionale?
Per scoprire quali sono le sfide a cui un Social Media Manager deve rispondere ogni giorno, per capire come ci si forma e ci si aggiorna in questo settore e per avere qualche dettaglio in più sulla nuova esperienza didattica proposta di Ninja Academy, abbiamo fatto alcune domande a Luca La Mesa, Social Media Strategist e Top Teacher di Ninja Academy.
Luca, che ci accompagnerà con le sue lezioni e i suoi consigli nel nuovo ed esclusivo Social Media LIVE Program, più che un semplice docente potrebbe essere definito un vero e proprio Maestro, per la passione e l'approfondimento con cui mette a disposizione di chi lo ascolta i suoi consigli e i trucchi del mestiere.
Anche per questo, il nuovo Programma specificamente creato per tutti coloro che gestiscono, direttamente o indirettamente, gli account social di un’impresa o di un progetto, è un'occasione imperdibile per continuare a crescere come professionisti.
Ma scopriamo di più, direttamente dalle parole di Luca La Mesa.
Quali sono le sfide che ogni giorno deve affrontare un Social Media Manager?
Iniziare a gestire i social media è facile. Gestirli professionalmente è molto più difficile e richiede impegno costante e aggiornamento continuo.
Una delle peculiarità che avevo intuito di questo mercato quando decisi di uscire da Unilever per intraprendere questo percorso era proprio la frequenza di aggiornamenti e novità che i social ci propongono. Avevo intuito che le strategie più avanzate si possono implementare solo se ci si impegna a ritagliarsi del tempo per aggiornarsi e fare continui test e analisi sui risultati.
Cosa fai per tenerti sempre aggiornato sulla disciplina?
Ho deciso di concentrami su pochi clienti, medio/grandi e continuativi, in modo da non essere sommerso dall’operatività quotidiana che si respira in molte altre realtà. “FOCUS is about saying NO”.
Negli ultimi anni mi sono impegnato a dedicare due ore al giorno allo studio e le campagne di maggior soddisfazione sono nate proprio studiando e sperimentando. Mi viene in mente la campagna #ConLeAzzurre che proposi a Francesca Piccinini che divenne la campagna più virale di twitter ad Ottobre 2014 (fonte: Blogmeter). Nasceva da un’intuizione, da un test fallimentare che avevo messo in piedi con Ciro Immobile (e la GEA) durante i Mondiali di calcio in Brasile.
Un semplice esperimento che è diventato un caso studio importante e che ci ha permesso di essere scoperti dal Coni con il quale in questi anni abbiamo gestito per tre volte consecutive gli Internazionali BNL d’Italia e insieme al quale abbiamo collaborato alla gestione social delle Olimpiadi di Rio per gli atleti azzurri (#ItaliaTeam).
La verità è che siamo sommersi di articoli e novità da varie fonti ma spesso ci limitiamo a leggerne solo i titoli e poche righe senza avere spesso tempo per approfondire o fare dei test reali sul campo.
Personalmente sono consapevole, allo stesso tempo, di avere grandissimi margini di miglioramento in altri ambiti al di fuori dei social, ma ho deciso di provare a focalizzarmi su un aspetto specifico per farlo al meglio. La focalizzazione nel nostro lavoro è fondamentale e diffido sempre un po’ di chi è in grado di fare tutto mantenendo la stessa qualità.
Come nasce l'idea del Social Media LIVE Program?
L’idea nasce durante le feste di Natale del 2016. Ho deciso di non partire per le vacanze e di prendermi del tempo per stare da solo e riflettere su come avrei potuto migliorarmi come professionista nei prossimi anni e come avrei potuto migliorare i corsi ai quali partecipo.
La risposta più personale su “come migliorarmi come professionista” è stata semplice e chiara: dedicando maggior tempo allo studio e ai test sul campo.
La risposta su come migliorare i corsi che seguo l’ho voluta analizzare in modo più scientifico. Ho fatto un questionario con qualche centinaio di studenti e ho avuto conferma della mia intuizione. Molte persone hanno dichiarato di essere molto contente del corso appena terminato, ma mi chiedevano cosa potevano fare subito dopo che gli permettesse di fare il famoso “salto di qualità”.
Credo che non esistano scorciatoie e nel nostro lavoro non ci sono “salti” di qualità ma solo piccoli passi che si possono fare tutti i giorni e che in poco tempo possono portarci molto in alto.
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Ci fai un esempio di come sarà l'esperienza didattica del Program?
Il programma nasce per chi ha già le basi dei social media e vorrebbe avere in un unico luogo le migliori informazioni che non può non conoscere.
È adatto anche a chi ha poco tempo e che in un’ora di lezione video registrata e disponibile online troverà il meglio delle informazioni che deve sapere.
Per chi ha più tempo verranno pubblicati quotidianamente nel gruppo gli spunti più interessanti che potrò scoprire nel mio studio quotidiano.
Un esempio di lezione potrà essere composta di:
- novità social
- casi studio
- analisi degli strumenti
- domande della community
Per l'accesso è previsto un processo di selezione. Come sceglierai i partecipanti?
Domanda molto importante. Non sarà un corso per apprendere le basi dei social e verranno approvati coloro che già pianificano delle campagne e che abbiano una reale intenzione di aggiornarsi in maniera continuativa.
La community può essere un valore molto importante e saremo attenti a dare visibilità e ad affrontare i temi più interessanti e le domande che possono interessare la maggior parte dei partecipanti.
Abbiamo già ricevuto molte adesioni da importanti realtà e sarà veramente interessante vedere il confronto tra tanti professionisti.
Non vuole essere un corso esclusivo solo per chi ha competenze avanzate (avrebbe un prezzo molto diverso) ma per chi ha delle solide basi e vuole fare un percorso di costante crescita.
Anche per il pricing ho ragionato su un paragone forte: 6 mesi di aggiornamento ad un prezzo più basso di mezza giornata in aula! Sono sicuro che i selezionati avranno rapidamente indietro molto di più di quello che avranno pagato.
Come sono andati i primi mesi del 2017?
Il 2017 è già stato molto generoso con progetti importanti nel mondo della moda e dello sport.
L’emozione più grande è stata probabilmente l’attività social con Linkem durante l’ultima partita con la maglia della As Roma di Francesco Totti.
La più importante attività, non di lavoro ma di impatto sociale, che è nata insieme ad alcuni amici, è stata la richiesta di aiuto per comprare e distribuire delle coperte per coloro che vivono per strada nei giorni di grande freddo. Un’idea nata tra amici che, grazie ai social, siamo riusciti a far crescere molto velocemente fino ad arrivare, dopo solo sei giorni, a distribuire migliaia di coperta in sei città.
È proprio vero che i social, se usati bene e senza secondi fini, possono avere un grande effetto moltiplicatore. Inaspettatamente ci hanno chiamato, tramite il loro social media manager che ha notato l’attività, due calciatori della Juventus (Dybala) e del Torino (Iturbe) che hanno voluto unirsi a noi per dare un segnale forte del tipo: “Insieme si può fare, unitevi a noi!”. Anche in questo caso tutto è nato da un semplice test. Poteva funzionare o spegnersi dopo pochi minuti. Siamo riusciti a tenere alta l’attenzione e a impattare qualche migliaio di persone.
Spesso sono il primo a stupirmi di come possano accadere spontaneamente eventi di questi tipo ma dietro c’è molto studio, lavoro e propensione alla continua ricerca di metodi per fare sempre meglio.
Ad inizio anno ho ricevuto anche l’inaspettata nomina di Presidente della Procter&Gamble Alumni Italia con un mandato per i prossimi tre anni per replicare, con gli alumni della P&G, la bella community che siamo riusciti a realizzare con Singularity University. Un impegno e una responsabilità che porterò avanti al meglio delle mie possibilità.
Quali sfide social invece affronterai tu in questa seconda parte del 2017?
I progetti dei prossimi mesi continueranno ad essere nella moda con diversi importanti brand, nello sport grazie alle attività con Linkem a trigoria (AS Roma) e con un nuovo format internazionale che potremo raccontare solo nelle prossime settimane.
Il momento più emozionante sarà ad ottobre a Cincinnati dove sono stato convocato dalla P&G Alumni Global per un riconoscimento che mi rende molto orgoglioso. Hanno selezionato i “40 under 40” più meritevoli secondo i valori di P&G e ci sarà un momento di premiazione durante la loro conferenza annuale, al quale parteciperanno i CEO di alcune delle più importanti aziende (P&G, HP, BOEING) e speaker d’eccezione come Gary Vaynerchuck, CEO, VaynerMedia e Jonah Peretti, CEO, BuzzFeed.
Saranno sei mesi ricchi di emozioni ma sono sicuro che la maggior parte del tempo e del focus sarà nel lancio del Social Media LIVE Program e nella creazione di una community veramente unica nel suo genere. Se volete unirvi a noi… candidatevi ?