A poche settimana dalla chiusura della 51^ Edizione del Vinitaly, è impossibile non fare una riflessione sul settore vitivinicolo, sempre più di moda e oggi sempre più social.
Il vino è già di per sé un prodotto sociale che avvicina le persone e i suoi appassionati. Questo lo rende perfetto per la comunicazione attraverso i social media, purché venga comunicato attraverso contenuti che riescano ad aggregare attorno a passioni e valori comuni i cosiddetti #winelovers.
Ma come riuscirci?
Ecco 5 semplici consigli:
Avere una strategia
Spesso tante aziende vitivinicole si lanciano nel mondo dei social senza avere una chiara visione del settore di riferimento. Quali sono i punti di forza del mio prodotto e del mio territorio? Quali canali social devo presidiare? Quali sono gli obiettivi che voglio raggiungere attraverso i social media? Qual è il mio target di riferimento?
Una volta che avrei risposto a queste domande, sarà più facile capire il tone of voice da utilizzare, i canali da presidiare e il target giusto da intercettare.
Raccontare ed emozionare attraverso lo storytelling
I contenuti sono la parte più importante per coinvolgere, raccontare ed emozionare i wine lovers.
E’ qui che lo storytelling gioca un ruolo chiave. Come già aveva intuito Edoardo VII “Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e…se ne parla”, per questo è importante creare contenuti che adottino un approccio narrativo, capaci di attirare anche l’audience meno esperta: gli utenti vogliono ascoltare una storia e condividerla con altri. Vogliono conoscere la relazione tra il vino e il territorio di produzione per apprezzare la sua unicità.
Focus sui millennials
Nel raccontare il proprio prodotto, è molto importante adottare un linguaggio informale, proponendo contenuti personali e accattivanti, che riescono a colpire dritti al cuore del nostro target e, perché no, anche dei millennials: giovani tra 20 ed i 35 anni nati dopo gli anni ’80. Un target che è sempre più alla ricerca di autenticità e trasparenza, di conoscere le unicità di un prodotto. Un pubblico che considera il bere un buon calice di vino come uno status simbol, che prende le sue decisioni d’acquisto ricercando informazioni e ispirazioni sui social media e ascoltando l’opinione della community a cui appartengono.
Le immagini e i video, valgono più di mille parole
Il potere emozionale e comunicativo dei contenuti visuali è molto più forte rispetto ad un semplice contenuto testuale. Vendemmia, imbottigliamento, eventi e fiere, sono occasioni uniche per creare contenuti fotografici e video, che riescono facilmente ad esprimere emozioni e raccontare storie.
Instagram, diventa quindi uno strumento indispensabile da integrare nella social media strategy aziendale, permettendo inoltre di integrare attività offline con attività online, attraverso raduni e contest fotografici , per creare conversazione e passaparola, magari associando un hashtag dedicato. Sono tantissimi i wine contest lanciati in questi anni, da #bevicosavedi a #vinopop, passando poi per #donnafugatatime e #chinonbeveincompagnia, fino all’ultima campagna di Veuve Cliquot #DoYouSpeakCliquot.
Integrare nella strategia dei wine influencer.
Sentiamo tutti i giorni parlare di influencer, nel mondo travel, nella moda o per il food. Ma sapevate che esistono anche i wine influencers?
In Italia, rispetto ad altri paesi europei, sono ancora poche le aziende vitivinicole che sfruttano appieno le potenzialità degli influencer di settore. Far parlare di sé e farsi conoscere attraverso il web e i social media è ormai diventato indispensabile e gli influencer, diventano uno degli strumenti che le aziende possono, anzi devono, inserire nella loro social media strategy, per raggiungere questo obiettivo.
Pochi mesi fa il portale francese Social Vignerons ha stilato la classifica dei wine influencer per il 2017, utilizzando il Klout Score e anche l’Italia inizia ad avere dei rappresentanti a livello globale. Tra tutti Andrea Gori e Francesco Saverio Russo, che sono tra i primi 30 wine influencer mondiali.
Conclusioni
Non abbiate paura di far conoscere attraverso i social le vostre eccellenze vitivinicole, preoccupatevi solo di farlo bene e in modo strategico. Il vino, come il cibo, è un piacere che và condiviso.