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Social media

Netiquette, questa sconosciuta

In un periodo in cui tutti pubblicano, commentano, condividono tutto, stabilire delle regole forse non è poi una pessima idea

Eleonora Tricarico 

Social Media Specialist | Copywriter

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Il popolo social, si sa, non sempre si riesce a tenere a bada: per questo motivo risulta fondamentale, se non necessario, adottare una semplice ma ben strutturata netiquette. Un insieme di regole che disciplini  e favorisca un sano e costruttivo confronto sui social dovrebbe quindi essere inserita in ogni sito (o anche su di una Facebook fan page, per esempio).

La FOMO e il social media marketing
Quando si è admin di un'azienda locale, di un piccolo bar o di un piccolo albergo, a meno che non ci scoppi "il caso" non sempre si sente il bisogno di mettere per iscritto una sorta di regolamento interno: pochi commenti, facili da commentare, rapidamente gestibili.

Chi gestisce invece pagine di personaggi pubblici o di un grosso brand non può fare a meno di avere una sorta di elenco delle "regole della casa". Non è raro infatti che gli utenti usino insulti e parole fuori luogo come se tutto rientrasse nella normalità: la Facebook Fan Page è di chi gestisce e di chi ha fondato l'azienda o il brand, per cui è giusto che ognuno stabilisca il proprio statuto.

Come fare?

Man hand writing notebook on wood background

In realtà non esiste un modello universale, tutto dipende da come tu vorresti la tua pagina. Ovviamente, anche se l'avviso è noto non tutti gli utenti saranno perfetti naviganti social: ognuno comunque si regola secondo propria coscienza sia nel pubblicare che nel commentare. "Allora a che serve?", ti starai chiedendo.

Ecco, aver reso pubblico e condiviso con il web le tue regole, ti permetterà di poter gestire al meglio e moderare commenti e post che vengono pubblicati sulla tua pagina: quante volte è capitato che un utente arrabbiato non abbia gradito la rimozione di un suo commento?

Senza rendersene conto (ormai sui social tutto sembra essere lecito) gli utenti non pongono limiti e freni ai propri pensieri, commenti, post.

Leggi anche: Condividere, per distruggere: il caso Tiziana Cantone e il ruolo dei social media

Questo, ed i fatti recenti lo testimoniano, è del tutto sbagliato. Quando i leoni da tastiera dimenticano che uno schermo non filtra la cattiveria, la maleducazione e la mancanza di rispetto allora è necessario che questo compito spetti agli admin e, in generale, a chi si occupa di un canale web.

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Che tristezza, sì!

Non esiste un modello condiviso di netiquette, ognuno sa cosa vuole per la propria pagina. Il buon senso vorrebbe che alcune regole basi fossero comuni e condivise da tutti: non condividere contenuti volgari, non offendere nessuno, non violare la privacy di terzi e così via.

Sì, se ve lo state chiedendo: anche Ceres ha la sua netiquette.

Immagine1

Alcune pagine come Banca Mediolanum, considerata la natura del brand, non possono fare a meno di essa:

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Inserirla o meno, è una scelta libera e personale: dipende dalla policy che tu decidi di adottare. Certo è che le regole, se poche, chiare e fattibili, non hanno mai fatto male..

Esempi: Wind, Fiat, Unilever, Algida, Rai: insomma, divertitevi e scoprite il web!

Quando i leoni da tastiera dimenticano che uno schermo non filtra la cattiveria, la maleducazione e la mancanza di rispetto allora è necessario che questo compito spetti agli admin e, in generale, a chi si occupa di un canale web.