Chi per passatempo, chi per passione e chi per professione. Passiamo sempre più tempo sui social e produciamo sempre più contenuti, molti dei quali sono video e immagini. Ma non è solo l’offerta a crescere: anche la domanda da parte di agenzie, editori e professionisti dell’industria dei media è in continua crescita.
Perché allora non far incontrare chi produce e chi cerca contenuti originali in modo facile, veloce e soprattuto monetizzabile? Le strade percorribili sono tante. Una di queste, ancora poco esplorata, è rappresentata dalle piattaforme per la compravendita di user-generated content (UGC). Come Lobster.
Techcrunch l'ha definito, tempo fa, una sorta di iTunes per comprare video e immagini realizzati dagli utenti attraverso i social. In effetti il principio non si discosta molto. Lobster è il marketplace che connette utenti di Instagram, Facebook, Flickr, Google e Youtube con i professionisti in ambito media per vendere (o comprare) contenuti a partire da 1 £.
Esistono altri strumenti simili per monetizzare grazie ai propri contenuti social, anche se con logiche di funzionamento un po’ diverse. Basti pensare a Tsu o all’italianissima Whoosnap. Ma cosa rende diverso Lobster? Prima di tutto la sua semplicità.
Soprattutto per chi vuole vendere, non ci sono grandi strategie da attuare per promuoversi. Basta selezionare dai propri profili social i contenuti che si vogliono vendere e metterli nella vetrina virtuale di Lobster. Poi avviene tutto in automatico. Nessuna dinamica push a carico dell’utente, insomma. Non è un social. Per il momento non è nemmeno un'app. Può essere un bene o un male a seconda dei punti di vista, ma di sicuro ore e ore del tuo tempo saranno risparmiate.
E per chi compra qual è il vantaggio? Dall’altra parte ci sono le agenzie e i professionisti che hanno sete di contenuti visivi da utilizzare. Il limite è rappresentato dal copyright e dalle licenze per il riutilizzo, commerciale e non, e spesso si ricorre ad immagini stock che possono risolvere egregiamente il problema.
A volte però questi strumenti risultano insufficienti, soprattutto quando si cercano foto o video di specifici eventi, anche di piccola scala, in tempo reale. O quando si vuole fare la differenza, senza rischiare di utilizzare gli stessi contenuti degli altri o peggio ancora dei competitor. Oppure, ancora, quando non si trova niente di adatto tra i contenuti scaricabili gratuitamente e non si hanno grandi risorse economiche a disposizione per quelli a pagamento. Lobster può essere una valida alternativa in tutti questi casi.
Come funziona
Basta registrarsi, aggiungere i propri profili social da cui si vuole attingere contenuto e selezionare immagini e video interessati. Di default è attiva l'opzione "Sell all content": basta togliere la spunta e andare a selezionare uno per uno il contenuto da vendere.
I prezzi
- Per chi vende: il prezzo è variabile, e parte da un minimo di 1 £ per singola foto (ma può essere anche superiore o inferiore, in caso di abbonamenti). L'utente riceverà sempre, in ogni caso, il 75% del prezzo.
- Per chi compra: ci sono 3 piani abbonamento a scelta, oppure è possibile richiedere piani personalizzati o l'acquisto singolo.
Le licenze
Vendendo i tuoi contenuti, garantisci a chi li compra una licenza commerciale, royalty free, non esclusiva e mondiale. La licenza non può essere rivenduta. Manterrai ad ogni modo authorship e proprietà intellettuale.
Accertati di poter vendere
Se vuoi vendere i tuoi contenuti devi essere certo di poterlo fare. Ecco alcune regole a cui prestare molta attenzione.
Non mettere in vendita:
- foto o video con nomi di brand visibili e riconoscibili o loghi registrati
- foto o video realizzati da altri (è illegale)
- contenuti pedo-pornografici, che ritraggono persone nude, proprietà private o luoghi per i quali comunque non si detiene la licenza a fotografare (è illegale anche questo)
- foto o video che ritraggono terze persone, a meno che tu non abbia ottenuto da loro il permesso per il riutilizzo commerciale (in questo caso, aggiungi il tag #model_release al contenuto, mentre se non hai il permesso usa il tag #editorial_use)
- foto o video che ritraggano bambini, a meno che tu non abbia ricevuto il permesso dai genitori (se sei tu il genitore autorizzi l'utilizzo commerciale)
Ad ogni modo, se hai qualche dubbio (ma anche se non ce l'hai, non si sa mai), ti consigliamo di leggere attentamente i termini di servizio.
Certo, con Lobster non ci si arricchisce, ma potrebbero nascere interessanti collaborazioni. Tentare costa solo qualche minuto, ma può ripagare con qualcosa di più.