Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescendo quantitativo e qualitativo del discorso di emancipazione femminile nella comunicazione commerciale. Dove ha fatto scuola, e a seguirlo sono stati poi tanti altri: c’è chi lo ha saputo fare in maniera genuina e chi, invece, ha dato l'impressione di voler seguire la scia e fare solo del genderwashing. In ogni caso la sensibilità del pubblico verso il tema (al pari dell'intolleranza al suo abuso) sembra essersi acuita, e le aziende dovrebbero tenerne particolare conto. L'ultimo video di Garnier sembra andare in direzione contraria.
"A Day in the Life" con l’intento di promuovere una crema antirughe del brand francese, mostra "avanti-veloce" la giornata di una donna-mamma-lavoratrice che si divide tra famiglia, casa e lavoro, impegni che a fine giornata le regaleranno un aspetto stanco e delle occhiaie un po’ scurite. Insomma, apparentemente qualche annetto in più.
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Il rischio di questo tipo di approccio è alto e presta il fianco a critiche e risentimento del pubblico. Qualsiasi donna è certamente sensibile al tema, ma alcuni fanno notare che difficilmente può sentirsi coinvolta da una comunicazione che le fa pensare, anche se solo lateralmente, che la sua famiglia e i suoi figli, al pari del lavoro, possano essere cose negative che la fanno invecchiare.
L'hashtag ufficiale della campagna, #FatigueAgesYou, contribuisce a rafforzare questo rischioso parallelo tra vita intensa e familiare e fatica, quindi invecchiamento.
Cosa ne pensate?