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Al Columbus College of Art and Design due ex studenti stanno creando un vero e proprio creative riot.
Il duo è completamente anonimo e ogni domenica notte sgattaiola all'interno del college per creare ogni settimana un'opera d'arte diversa, realizzata sulle lavagne delle aule con nient'altro che gesso: per questo si chiamano Dangerdust.
I due artisti scelgono una frase famosa, una "quote", e iniziano a disegnare, completando i capolavori d'un fiato, in una notte.
Il loro lavoro può durare fino a 11 ore consecutive.
Si tratta di opere d'arte non convenzionali, ad alto potenziale virale per l'anonimato e le modalità, e dal valore espressivo molto alto.
Il loro nome, Dangerdust, voleva essere inizialmente uno scherzo per far pensare a chi vedeva le loro opere che il loro lavoro fosse vandalismo.
Attualmente il progetto ha quasi 10mila fan su Facebook e sta andando molto bene anche su Instagram. Potete trovarli anche su Behance.
Noi li abbiamo incontrati virtualmente. Ecco la chiacchierata che abbiamo fatto con loro.
Dangerdust è un progetto iniziato come due amici che volevano creare alcuni lavori per il loro portfolio e prendere una pausa dai progetti scolastici. È diventato una design partnership e adesso che ci siamo laureati siamo freelance sotto lo stesso alias.
Dunque, abbiamo iniziato perchè pensavamo fosse divertente e stimolante. Il gesso oltretutto era un materiale conveniente e avevamo molte quotes da condividere con il corpo studentesco. Volevamo che fosse qualcosa di leggero e non permanente, il gesso ci è sembrato un mezzo perfetto per rendere questo concetto.
Sì, decisamente.
Sicuramente non consideriamo il gesso complesso. Infatti, ne siamo sempre stati molto attratti proprio per il suo carattere basic. Siamo stati a contatto col gesso sin dalla scuola elementare - gli insegnanti lo usavano per scrivere sulla lavagna - e quindi ci sembrava il materiale giusto per questo tipo di progetto, proprio perchè è sempre stato parte della nostra carriera scolastica.
Prestiamo attenzione agli eventi di attualità, sia nel mondo reale che all'interno di quello scolastico e facciamo del nostro meglio per "incapsularlo". La board su Nelson Mandela ad esempio era dedicata alla sua scomparsa. Quella su Julia Child invece era puro divertimento.
Troviamo l'ispirazione nella musica, in altre opere d'arte, nei nostri amici.
Lavoriamo sempre sulla stessa lavagna, collocata in uno stesso luogo. Ci piace dare consistenza al progetto mantenendo lo stesso posto all'interno del campus. In questo modo le opere sono semplici da trovare, gli studenti e la facoltà si aspettano di vedere una nuova opera ogni lunedì.
No, tutto quello che vogliamo fare è dedicarci all'arte e continuare a lavorare liberamente, in forma di freelance.
Certo. Ci piace immaginarci ninja! :)