Il business migliore si fa a tavola? A Pitch & Drink, le sinergie migliori si creano davanti uno spritz. Il progetto, fondato da Alessandro Coltro, CEO di Tasteet!, è semplice e sta crescendo sempre più sul territorio italiano. Si tratta di un aperitivo in cui imprenditori giovani ed entusiasti, esperti del settore e potenziali finanziatori, si confrontano, scambiano opinioni e, tra una risata ed una dritta di business, passano una gradevole serata in compagnia.
Pitch & Drink offre alle startup selezionate la possibilità di presentare i propri progetti, garantendo visibilità e networking tra gli invitati.
Il format è il seguente: 6 minuti per presentare il “pitch” della propria startup, esponendo il proprio progetto supportati da slide e microfono e 10 minuti di Question & Answer.
Un drink, quattro chiacchiere con tutti i partecipanti e a fine di tutto ci si sente più arricchiti in conoscenze ed informazioni, nonchè più reali, ambiziosi e determinati verso il mercato.
Tra le skills dell'evento vi è la presenza di finanziatori, liberi di scegliere i progetti più consoni e di supportarli con i loro mezzi; possibilità reale e confermata da alcuni partecipanti dell’edizione precedente come Alessandro Notarbartolo e Laura Volpi che hanno presentato Tabbid (Il Social Network dei lavoretti) aumentando notevolmente fama e contatti grazie al Pitch.
Non da meno costruttivo il confronto con gli esperti durante il Q&A, un momento delicato perché si è sottoposti ad analisi da parte di chi ha fiuto per le realtà vincenti, ma allo stesso tempo una fase preziosa che in pochi minuti fa emergere limiti, possibilità, problemi di realizzazione o di settore, ponendo così ogni startupper di fronte alle dinamiche di mercato reali.
Dunque, consigli preziosi e fondamentali. Oltre alle informazioni raccolte, alle scoperte e a tutti i benefici di questa serata l’aspetto che maggiormente colpisce è la facile interazione con i presenti, accomunati dallo stimolo verso un networking concreto, attivo e coinvolgente.
Sogni Fuori dal Cassetto
Tra i pionieri italiani nella consulenza sul crowfunding, la startup nasce dalla consapevolezza dell'esistenza di tante buone idee, che il più delle volte restano solo tali per l'incapacità di presentarle, raccontarle e condividerle e di acquisire così la fiducia di potenziali clienti e finanziatori.
Consigli per Startupper: le pillole degli esperti
Nel corso della serata io e Luisa abbiamo avuto il piacere di confrontarci con i membri della giuria: Elena Lavezzi, Community Manager di Uber, Martina Pennisi, giornalista professionista e Giacomo Biraghi, coordinatore tavoli tematici Expo. Ecco i loro consigli in pillole per ognuno che voglia iniziare questo percorso.
Cosa vi colpisce in una nuova startup?
- Quanto veramente porta innovazione, e distrugge le regole di un mercato
- Le persone, quanto le persone sono convinte e competenti
- Quando hanno idee che non si appoggiano altre idee, quindi non cercano di inserirsi in un’evoluzione già cominciata
I consigli per chi vuole intraprendere quest'avventura?
- Pensare a come fare soldi. Tanti ragazzi hanno idee carine, ma non c’è un modello di business forte dietro
- Sapere che se partono con questo viaggio dovranno lavorare, lavorare, lavorare
- Pensare in grande, perché avere un nanoprogetto ha meno possibilità di andare in porto di un progetto grande!
La vostra opinione sui trend dell'universo startup?
- Ci sono troppe cose simili! Tanti, troppi social network.
- Troppo digital. Se si vuole dare un servizio ad un paese, dobbiamo andare incontro ai suoi bisogni. Quindi, se l’Italiano sforna la pizza, proviamo a fare una startup sulla pizza? Partiamo da un bisogno, ed introduciamo un’innovazione!
- Le startup che hanno veramente successo, sono quelle che fanno cose non digitali: biomedico, mobilità, energia. Ci sono dei bisogni primari che non hanno bisogno di innovazione.
Come è nata l'idea: la parola ad Alessandro
"L’idea è nata verso maggio del 2013, dal mio interesse a creare un punto di riferimento friendly ed easy going per gli startupper. Da un anno e mezzo partecipavo a diversi eventi per startup in Italia, e mi ero stancato di prendere i mezzi per arrivare nelle grandi città. Abito in Brianza, ed eventi ben strutturati di questo tipo non ce n’erano. Quindi, perché non fare qualcosa dietro casa? Io ed il mio socio Lorenzo Cesana, con il quale ho anche fondato una nostra startup chiamata Tasteet! abbiamo contattato Luca (proprietario del Wood) che ha sposato il progetto… ed eccoci qui. Il progetto è nato quindi nella mia Brianza ma è stato già esportato in altre città italiane, come Roma. Pitch&Drink è una palestra per provare la propria idea a rischio zero."
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Autori: Federica Bulega, Luisa Miraldi