Quale segreto si nasconde dietro il successo di società quali E-Bay, Amazon, Ford e la stessa Apple? Perchè alcune aziende si sviluppano, crescono giorno dopo giorno ed altre colano a picco?
Come si realizza l'innovazione aziendale?
Se ci fosse una formula magica, un manuale da seguire rigorosamente, molti businessman e impiegati dormirebbero sogni più tranquilli.
Ma qualcuno, e non di certo l'ultimo arrivato, si è spinto lontano, andando a risvegliare i guerrieri giapponesi, le loro tecniche di combattimento e la loro filosofia.
Il connubio vi sembra strano? A quanto pare i Ninja erano degli ottimi businessman. A svelarlo è Gary Shapiro, presidente CEA (Consumer Electronic Association), un'associazione commerciale che promuove la crescita delle piccole e medie aziende che operano nel settore dell'elettronica e della tecnologia. Nel gennaio scorso è infatti stato pubblicato un suo libro "Ninja Innovation: The Ten Killer Strategies of the World’s Most Successful Businesses", già un best seller che ripercorre il successo di alcune aziende e le strategie dei loro manager confrontandole con la filosofia ninja.
Sopravvivere non basta, il successo è l'obiettvo finale
Quando a un Ninja veniva affidata una missione, il primo passo era definire la strategia di attacco che lo avrebbe portato a compiere il proprio dovere. Fissava degli obiettivi precisi, considerava tutti i possibili ostacoli e soprattutto si preparava ad affrontare gli imprevisti, perchè sopravvivere non basta, bisogna avere successo. Proprio il successo dovrebbe essere l'obiettvo ultimo di ogni imprenditore che avvia una attività.
Definire una strategia nei minimi dettagli è dunque importante, ma non basta se non si ha poi l'intelligenza di saperla cambiare nel momento in cui si incontrano degli ostacoli o si corre il rischio di stagnarsi e non crescere. In questo le piccole e medie imprese sono avvantaggiate, rispetto alle grandi aziende, in quanto non impantanate nella burocrazia, ma possono dunque muoversi con maggiore agilità ed esseri innovativi.
Accettare il fallimento e imparare da esso
Sebbene i Ninja calcolassero con meticolosa attenzione tutti i rischi possibili, non si fermavano davanti agli ostacoli e accettavano l'eventualità di fallire. Il fallimento è la spinta che permette di fare meglio, di riprovare più volte fino a trovare la strada più giusta. Un businessman che vuole innovare la propria azienda deve lasciarsi consigliare e consigliare ovviamente.
Le buone idee non arrivano solo dai top manager, ma anche dagli impiegati e dagli stagisti. Creare un ambiente aperto alla condivisione, al confronto stimola la creatività e il sorgere delle idee. Così come i ninja non si presentavano mai dai loro mandanti con dei problemi, così è necessario arrivare con delle idee e offrire soluzioni. Questa è la via da seguire per l'innovazione aziendale.
Non muoversi da soli
I Ninja agivano in solitudine, ma se necessario e soprattutto nelle grandi imprese univano le proprie forze. Uno degli errori alla base del fallimento delle start up e delle piccole e medie imprese è la convinzione, da parte del fondatore o del manager, di poter correre da soli. L'intelligenza sta nel vedere i propri limiti e capire quando è il momento di affidarsi alla professionalità di altri.
Se nel 1998 il fondatore di eBay, Pierre Omidyar non avesse capito di non essere in grado di condurre la società verso un'offerta pubblica e non avesse assunto Meg Whitman probabilmente non sentiremmo parlare ancora di questa azienda.
Innovarsi o morire
Flessibilità, capacità di adattarsi, di aggiustare il tiro e inventarsi sempre qualcosa di nuovo. Questi sono i principi fondamentali della filosofia ninja e dell'innovazione aziendale. Non importa se deve assumere nuovo personale, definire una strategia, dare consigli ai colleghi, mantenere lo status quo delle cose è l'errore più grande!
L'innovazione è vitale per avere successo!