Efficienza termica ed energetica, riutilizzo delle acque piovane, miglioramento della qualità dell'aria, urban farming: Lo studio Andrea Caputo Srl ci spiega come sia possibile inserire uno spazio di lavoro con queste caratteristiche, in pochi metri quadrati di ambiente urbano.
Ci troviamo nello studio Andrea Caputo Srl in Via Ventura, Lambrate, Milano, nel cuore pulsante del fuorisalone della Design Week 2012. Dopo essere entrati in uno spazio urbano attraverso un cortile interno, saliamo alcuni gradini e ci troviamo su di una terrazza, dove ci attende una costruzione vitrea battezzata con il nome di Unit # 3.
Chiediamo ad Andrea Caputo, titolare dello studio Andrea Caputo Srl, di spiegarci di cosa si tratta: Unit # 3 rappresenta un progetto di architettura volta al risparmio energetico, al riuso delle acque piovane e al miglioramento della qualità dell'aria.
Un meccanismo di raccolta e circolazione delle acque piovane garantisce l'alimentazione della copiosa vegetazione che troviamo sia all'interno che all'esterno della struttura, realizzata interamente in vetro garantendo un impatto ambientale minimo nel rispetto del contesto in cui essa si inserisce.
Unit #3 integra al progetto elementi di arredo in alluminio funzionali e coerenti con le linee guida intraprese: i tavoli e le librerie contengono alloggiamenti per piante aromatiche, frutta e vegetali, innestate in sistemi idroponici e acquaponici.
Quali sono le possibili destinazioni di Unit # 3?
Unit # 3 è stato concepito principalmente come spazio di ricerca. Il suo particolare mobilio ne fa uno strumento ottimale in ambito accademico, abbiamo infatti iniziato un dialogo in proposito con i dipartimenti di agraria e botanica con l'intenzione di innescare una collaborazione per la manutenzione e sperimentazione del sistema ambientale, ospitare studenti e praticanti, e organizzare workshops.
[In effetti, è un ambiente estremamente piacevole. Il lieve rumore di acqua unito alla freschezza e abbondanza delle piante, gli conferisce un'aura di tranquillità che favorisce la concentrazione e la creatività. NDR]
Andrea, come è nata l'idea di Unit # 3? Vetri, piante, ecologia, sostenibilità... È forse un format tipico del tuo studio? Uno stile?
Non proprio. Unit # 3 è nato con l'idea di creare una struttura modulare, un esperimento di design che unisce la biodiversità all'eccellenza di materiali e tecniche, un test di isolamento sonoro, qualità dell'aria, efficenza termica ed energetica, ed urban farming, implementato nella forma di un ambiente adatto all'inserimento in contesti urbani come terrazze e cortili.
Tuttavia, lo Studio si occupa dei progetti più svariati, ed ogni progetto comporta motivazioni e situazioni che conducono a soluzioni molto diverse l'una dall'altra, anche estremamente lontane dal concept di Unit # 3.
Andrea Caputo Srl è un'azienda di successo, siete giovani, innovativi, guidati da ottimi principi. In termini di business, quali sono gli ingredienti del vostro successo?
Senza dubbio, le tecnologie costituiscono la base nel nostro competitive edge. L'essere al passo con gli ultimi ritrovati dell'informatica è per noi un dogma, e ci permette di realizzare prototipi di concept anche molto complessi, in termini di materiali e design, come Unit # 3, in tempi brevissimi. Questo ci dà la possibilità di realizzare numerosi progetti di ricerca, che richiedono molte energie senza avere un committente né garanzie di ROI commerciale.
Altro motivo del nostro successo è il network formato nel tempo da un insieme di consulenti e aziende partner per affrontare i progetti più disparati. Un'occasione per condividere il lavoro e trovare l'eccellenza anche laddove non si possiede l'expertise. Per esempio, in Unit # 3 così come in altri progetti, abbiamo chiesto consulenza ad Andrea Conte, un ingegnere ambientale e ricercatore.
Andrea, come nasce lo studio Andrea Caputo Srl?
Da quando siamo partiti, abbiamo avuto una doppia connotazione. Da un lato, con Andrea Caputo Srl ci occupiamo di architettura. Dall'altro, sotto il nome di DD/MM/YYYY, ci occupiamo di ricerca sulle culture di strada.
Progetti per il futuro?
Continueremo ad investire nelle tecnologie digitali, in questo momento stiamo guardando alla stampa 3D come possibile mezzo per migliorare e accelerare il design review e design check.
In ambito di marketing stiamo cercando di capire come i social media possano fornire una piattaforma di comunicazione ma al tempo stesso di collaborazione e lavoro, senza fermarci alla semplice brand page; vorremmo realizzare qualcosa di più integrato nel nostro workflow. Abbiamo anche in preparazione un progetto cartaceo: uno strumento di ricerca per confrontarsi sui temi trattati nel nostro contesto professionale.
Si ringrazia Antonio Savemini per la collaborazione.