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Per capire che cos'è un A/B test e come funziona, ti proponiamo subito un facile esperimento.
Prova a guardare questi due form di registrazione e immagina a quale dei due un utente potrebbe iscriversi con maggiore facilità:

Credits: MailUp
Se hai scelto la risposta A, pensando che la certificazione di sicurezza riportata in basso potesse ispirare più fiducia nell'utente, bene, ti sei sbagliato! Secondo l'ultimo eBook pubblicato da MailUp "A/B test: la guida definitiva", è stata la versione B a generare il +12,6% di registrazioni. La versione senza il certificato di sicurezza, cioè, ha funzionato meglio.
Questo, naturalmente, non è un presupposto valido in assoluto, ma serve a capire che non sempre le strategie che sono buone per un certo brand o su un determinato sito web, sono valide per chiunque. Dunque, se ci aspettiamo di ottenere gli stessi numeri applicando le stesse strategie che diamo per buone potremmo restare delusi.
Il bello degli A/B test è proprio il fatto di dover testare, per capire empiricamente quale soluzione funziona meglio per noi, nel nostro settore, con i nostri clienti, nella nostra localizzazione, magari con differenze legate al tipo di visitatore (nuovo o di ritorno, proveniente da Google o dai social network).
I test A/B, insomma, permettono davvero di spaziare e ci danno risposte concrete a domande molto specifiche, consentendoci così di aumentare effettivamente le conversioni. Scopriamo come più nel dettaglio.

Credits: Depositphotos #74444349
Fare A/B test, o split testing, consiste nel mostrare due (o più) differenti versioni dello stesso messaggio a un campione di destinatari, per analizzarne la reazione e determinare infine quale risulti più efficace.
Qual è l’obiettivo? Lo scopo dell'A/B test, come intuirai facilmente, è quello di ottimizzare singoli aspetti delle tue comunicazioni per migliorarne le performance, basandosi sull’effettiva risposta dell’audience. In questo senso, i vantaggi dell’A/B test si dispiegano nell’immediato, ma fanno sentire i propri benefici anche sul lungo periodo.
Tra i vantaggi dello split testing, inoltre, vi è il fatto di essere veloce, semplice, automatico, a costo zero e con una risposta molto efficace in termini di ROI del canale e conversioni, aiutando a migliorare notevolmente le performance e ad aumentare il livello di engagement con clienti e prospect, dal momento che permette di comprendere quali tipologie di interazione e modelli di marketing sono più efficaci sui destinatari.
Le nostre scelte, insomma, saranno molto più pragmatiche e meno intuitive.
Impostare e analizzare un A/B test non è difficile, ma va fatto correttamente: la logica dietro i test è l'aspetto più importante, perché consente di dare una base rigorosa e attendibile al test e ottenere risultati il più possibile scientificamente plausibili.

Credits: Depositphotos #109041116
Poniamo l'esempio di un A/B test su una campagna di email marketing, ecco come dovresti procedere:
Solo al termine dell'invio delle email e dopo aver atteso un numero ragionevole di giorni per dare il tempo a tutti gli utenti di aprire il messaggio, potrai trarre le tue conclusioni e decretare il vincitore tra A e B.
>> Vuoi saperne di più su come creare A/B test utili ed efficaci? Scarica l'eBook"A/B test: la guida definitiva"
Il bello degli A/B test è proprio il fatto di dover testare, per capire empiricamente quale soluzione funziona meglio per noi