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  • Coinbase debutta a Wall Street e il Bitcoin vola a 65mila dollari

    La quotazione di Coinbase segna l'ingresso delle criptovalute nel trading della finanza tradizionale mainstream

    14 Aprile 2021

    Debutta a Wall Street Coinbase Global Inc., la piattaforma di scambio preferita per l’acquisto di criptovalute che catapulta Bitcoin & Co. nel business mainstream della finanza tradizionale. Un momento storico, con i riflettori puntati sulla borsa di New York, mentre lo scarco sul Nasdaq spinge il valore del Bitcoin. Attribuito a Coinbase un prezzo di riferimento di 250 dollari ad azione, per una valutazione complessiva della società di circa 65,3 miliardi di dollari: quotazione mai attribuita a una società di criptovalute.  Alla vigilia dell’IPO in borsa, il Bitcoin ha toccato un nuovo record storico nelle ore subito precedenti al debutto a Wall Street di Coinbase, sfiorando i 65.000 dollari a 64.747 (un aumento del 6%), prima di ripiegare a 64.177 dollari. La capitalizzazione di Bitcoin così schizza a 1.200 miliardi di dollari. Anche Ether, la criptovaluta nativa della blockchain di Ethereum e la seconda più grande in assoluto, ha stabilito un nuovo record di 2.271 dollari. Con il balzo di quasi il 6% nelle ultime 24 ore, spinto dall’ennesimo record del Bitcoin è stato toccato un nuovo massimo per il mercato globale delle criptovalute che ha raggiunto una capitalizzazione vicina a 2.250 miliardi di dollari, superando nettamente il Pil italiano. Il debutto si configura come una quotazione diretta, che non coinvolge le banche in un processo di vendita di azioni agli investitori. Il reale test, secondo gli analisti, sarà possibile con i primi scambi, Secondo alcune stime, il mercato potrebbe attribuire a Coinbase una capitalizzazione di 100 miliardi di dollari, che ne farebbe la principale ‘borsa’ per valore anche davanti allo stesso Nadsaq e al Nyse. LEGGI ANCHEElon Musk inserisce #bitcoin nel profilo Twitter e il titolo vola

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    L’aumento dell’844% di Coinbase nell’ultimo anno

    Coinbase stima di aver realizzato 1,8 miliardi di dollari in ricavi nel primo trimestre del 2021, un aumento dell’844% rispetto ai 190,6 milioni di dollari generati nello stesso periodo dell’anno precedente, dovuto alle forte oscillazioni al rialzo delle monete digitali come bitcoin ed ether. Fondata nel 2012 a San Francisco, Coinbase il mese scorso ha reso noto il volume delle transazioni sul mercato privato, con una valutazione della società a 68 miliardi di dollari: una crescita esponenziale rispetto ai 5,8 miliardi di dollari del settembre 2020.  Ben 56 milioni di utenti in tutto il mondo utilizzano la piattaforma, circa 223 miliardi di dollari di asset, pari all’11,3% della quota di mercato delle criptovalute. Un evento storico, che segna la linea di congiuzione tra criptovalute e finanza tradizionale. A fare da traino anche il forte endorsment di investitori tradizionali, si pensi ad Elon Musk, Ceo di Tesla e Starlink, mentre il bitcoin spinge la sua volata verso i 10mila sulla base del basso tasso di volatilità degli ultimi 30 giorni, nonostante una parte di analisti detrattori tra cui i governi di tutto il mondo, che osservano con scetticismo e preoccupazione al Bitcoin e alle criptovalute, ritenute solo uno strumento speculativo senza un valore riconoscibile. Mentre la Cina e Pechino starebbero lavorando a uno yuan digitale, è cauto il Federal Reserve System: “Non c’è nessuna fretta per adottarlo”, sottolinea presidente della Fed Jerome Powell, assicurando che la banca centrale non adotterà il dollaro digitale “senza l’appoggio del Congresso”. Se la moneta digitale è sempre più osannate come “l’oro digitale del futuro”, anche l’Europa è a lavoro su nuove norme su criptovalute e finanza digitale per fronteggiare il rischio riciclaggio e terrorismo Intanto diverse banche, fra le quali Goldman Sachs e JPMorgan, hanno annunciato piani per offrire criptovalute ai propri clienti. È sulle prospettive che insistono i più scettici, nonostante gli utili siano in forte crescita (sono attesi per il primo trimestre tra 730 e 800 milioni di dollari, più di tutto il 2020). Sotto accusa il modello di business che dipende integralmente dalle commissioni sul trading, il che esporrebbe i ricavi alla volatilità delle criptovalute e soprattutto alla concorrenza, come è accaduto con il trading convenzionale sconvolto dalle piattaforme a zero-commissioni. LEGGI ANCHEEffetto bitcoin: Coinbase è l’app più scaricata negli Usa (ma i server vanno giù)