Elisa Bonati
Pubblicista, Coordinatore scientifico e Marketing Specialist di Lavorofacile.it
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Anche per l’anno 2020 è possibile accedere al Bonus Formazione 4.0 per promuovere l’aggiornamento delle skill dei dipendenti nell’ambito delle tecnologie dell’Industria 4.0.
Gli incentivi possono essere recuperati attraverso il credito d’imposta.
Serve a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”: le cosiddette “tecnologie abilitanti”. (Fonte Mise)
Le tecnologie abilitanti individuate sono raggruppate in 9 categorie:
Il veloce sviluppo tecnologico comporterà, per il legislatore, un costate aggiornamento delle tecnologie oggetto dell’incentivo.
La legge di Bilancio 2020, rivedendo quanto contenuto nell’art. 1 commi da 45 a 46 della Legge di Bilancio 2018, ha eliminato l’obbligo, da parte dell’azienda, di redigere l’accordo sindacale aziendale o territoriale, per poter riscuotere il credito di imposta.
Questo obbligo è stato considerato, da parte delle associazioni imprenditoriali, la principale barriera per accedere al beneficio fiscale.
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Il beneficio è rivolto:
Sono escluse dal beneficio in commento, invece, le “imprese in difficoltà”, così come definite dall’articolo 2, punto 18), del Regolamento UE n.651/2014.
I destinatari delle attività formative sono:
Si tratta dunque di una ulteriore opportunità di formazione aziendale Digital Marketing per il tuo team.
L’attività formativa, inoltre, deve coinvolgere specifici settori/ambiti aziendali quali: informatica, vendite e marketing e tecniche e tecnologie di produzione (si rimanda all’Allegato A della Legge di Bilancio 2018 per l’elenco completo dei settori).
Nel caso in cui le attività formative siano affidate a soggetti esterni all’impresa, le stesse devono essere:
Le attività di formazione possono essere impartite anche in modalità e-learning (online).
Le aziende, in questo caso, dovranno dimostrare con certezza l’effettiva e costante partecipazione del personale interessato alla formazione, attraverso opportuni strumenti di controllo.
Il Credito d'imposta è ogni genere di credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dell'erario dello Stato o di un ente pubblico con potestà tributaria-impositiva. In particolare, un credito di imposta può essere destinato a compensare i debiti, a diminuire le imposte dovute oppure, quando ammesso, se ne può richiedere il rimborso, ad es. in sede di dichiarazione dei redditi.
Lo Stato centrale o le amministrazioni territoriali o locali spesso agevolano imprese e privati per investimenti, acquisti o altro non attraverso finanziamento ma tramite credito d'imposta.
Con particolare riferimento al bonus formazione 4.0 per il 2020, il credito d’imposta viene calcolato sulle spese sostenute nel periodo d’imposta successivo al 31/12/2019.
Queste spese devono essere relative ai dipendenti (discenti) che sono stati impegnati in attività di formazione agevolata, con riferimento al costo delle ore o delle giornate di formazione.
Inoltre possono essere agevolate anche le spese del personale dipendente con ruolo di docente (o tutor), purché tali spese non superino il 30% della retribuzione complessiva annua.
I limiti di spesa introdotti dalla Legge di Bilancio 2020 sono i seguenti:
Si ricorda inoltre che, la misura del credito d'imposta è aumentata per tutte le imprese, fermi restando i tetti massimi annuali, al 60% se l’attività di formazione ammissibile riguarda lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati. (Fonte: FiscoOggi)
Per poter accedere alla credito d’imposta Formazione 4.0, l’azienda deve redigere una serie di documenti che dimostrino il rispetto degli obblighi di legge.
Il soggetto incaricato dalla revisione legale o da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali, deve verificare che le spese per le attività di formazione siano state effettivamente sostenute e che ve ne sia evidenza precisa nella contabilità dell’impresa.
Le società che non sono tenute al controllo legale dei conti, devono incaricare un soggetto esterno che possa adempiere all’obbligo di certificazione.
In questo preciso caso le spese sostenute per la certificazione vanno ad aumentare il credito d’imposta, per un importo non superiore a € 5.000.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono obbligate a conservare tutte le prove documentali che dimostrino lo svolgimento dell’attività formativa (modalità organizzative e contenuti delle attività formative), ai fini di successivi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Al bonus si accede in maniera automatica in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via esclusivamente telematica all'Agenzia delle Entrate.
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Questa iniziativa ideata dal MISE è una grande opportunità per affrontare in modo corretto e “finanziato” la Digital Transformation.
Inoltre, questi incentivi consentono di formare le risorse interne, sviluppando le loro skill anche in un orizzonte di medio e lungo termine, consentendo all’azienda di pianificare il processo di innovazione.